Medjugorje, terra di prodigi o mistificazioni?

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La Chiesa sta attraversando momenti difficili e avrebbe proprio bisogno di ricevere dalla Madonna aiuto mentre tanti, di poca fede, trovano qui accoglienza e misericordia

Qualche giorno fa la Santa Sede ha dato notizia che Papa Francesco ha incaricato l’arcivescovo-vescovo di Warsawa-Praga (Polonia) Mons.Henryk Hoser di recarsi a Medjugorje per far luce sulle attività pastorali ed economiche legate ad una delle realtà europee più misteriose: l’apparizione Mariana a sei veggenti.

Hoser è un vescovo conservatore con una  attività passata in Africa come missionario. «È una missione non facile» ha detto il prelato quando è venuto a conoscenza del suo incarico. Di fatto è un ispettore, mandato da Bergoglio, per indagare sul funzionamento del santuario, il suo indotto economico, il business degli ostelli spuntati come funghi, le folle che vengono accolte giornalmente da sacerdoti ma anche da vescovi spesso presenti in incognito.

Non spetterà ad Hoser indagare sulle apparizioni, in quanto esiste già un  rapporto preparato da una commissione con a capo il Cardinale Ruini, a suo tempo richiesto dal Papa emerito Benedetto XVI, che è ora sul tavolo di Bergoglio e non è stato ancora divulgato. Il Papa vuol vederci chiaro e ha bisogno di conoscere altri particolari del “fenomeno religioso che attrae milioni di persone in questo remoto e povero  paese della Bosnia Erzegovina.

Era il 24 giugno del 1981 quando avvenne l’apparizione della Madonna a sei ragazzi. È passato solo un mese dall’attentato di Alì Agca in Piazza san Pietro a Giovanni Paolo II. “Una mano misteriosa” devia il proiettile che doveva uccidere il pontefice. Papa Wojtyla è ancora sofferente al Policlinico Gemelli di Roma. Verso le 18 alcuni adolescenti della frazione di Bijakovici, nei pressi della parrocchia intitolata a San Giacomo, stanno salendo su una collinetta sassosa – il Podbrdo – quando appare loro una giovane donna, bellissima (riferiranno), sorridente con occhi azzurri, vestita con abito di tempi antichi e con un Bambino in braccio, sospesa su una nuvola. Questi sei ragazzi si spaventano e fuggono. Il giorno seguente spinti da un desiderio interiore, sempre intorno alle 18, ritornano nello stesso luogo. Dopo un lampo di luce – racconteranno – e altri due in rapida successione, appare loro la stessa donna, ma senza il bambino. Compresero allora che si trattava della Gospa, la Madonna.

Da allora i sei veggenti di Medjugorje, Miriana, Marija, Ivanka, Viska, Ivan e Jacov dichiarano di vedere ancora la Madonna e parlare con Lei. Ora sono sposati, hanno figli, alcuni gestiscono direttamente vicino al santuario attività economiche. Marija Pavlovic Lunetti (ha sposato un italiano) ,Viska e Ivan hanno visioni frequenti, Miriana invece vede la Madonna il 18 marzo di ogni anno Jakov la vede a Natale. Al di là dello scetticismo, la religiosità dei tanti cittadini europei e del mondo che vengono qui, ha trasformato quella collina sassosa in un luogo di conversioni e guarigioni spesso inspiegabili.

Dieci sono i segreti che la Madonna avrebbe affidato ai veggenti. Viska avrebbe ricevuto messaggi profetici sull’avvenire del mondo e sulla forza della preghiera che può cambiare i destini dell’umanità, Mjriana avrebbe avuto illuminazioni sullo stato della chiesa, Marjia è stata incaricata delle comunicazioni rivolte ai pellegrini, Ivan ha il compito di trasmettere ai pellegrini il forte richiamo della conversione.

Papa Francesco in sue recenti affermazioni, si è mostrato scettico. «La Madonna non è il capo di un ufficio postale che ogni giorno manda una lettera diversa, dicendo figli miei fate questo e poi il giorno dopo fate quest’altro. La Madonna vera – prosegue il Papa – è quella che genera Gesù nel nostro cuore”. Purtuttavia dietro la Chiesa di San Giacomo è stato realizzato un viale per la Via Crucis, al termine del quale sorge una scultura in bronzo del Cristo Risorto, realizzato nel 1998 dallo scultore sloveno Andrija Ajdric e da questi donato al santuario. Dal ginocchio destro di questa scultura, da qualche anno, fuoriesce un liquido che non evapora e non gela.

I pellegrini con fazzoletti ne raccolgono le gocce e li portano agli ammalati. Si parla di guarigioni ma nessuno ha potuto accertarne la veridicità. La Madonna ha ottenuto l’attenzione di tanta gente che ha creduto e si converte alla preghiera. Vengono in mente le parole dell’allora Cardinale Ratzinger che nel suo “Rapporto sulla fede” affermava che il segno distintivo delle vere apparizioni è nella «vitalità e ortodossia della vita che si sviluppa intorno a questo luogo».

 

Giancarlo Cocco

Foto © Giancarlo Cocco

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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