La Cancelliera critica in modo deciso la visione di chi pensa di poter risolvere i problemi dei flussi migratori chiudendo i confini. E dichiara: «Necessaria una solidarietà ragionevole»
«Non si può semplicemente chiudere il Brennero. Non è così semplice: l’Europa sarebbe distrutta». Sono più che mai chiare e nette le parole pronunciate da Angela Merkel durante il suo intervento al congresso del Cdu a Gustrow. La Cancelliera, affrontando la questione immigrazione, ha parlato della possibilità di un incremento dei flussi migratori provenienti dalla Libia in direzione del Mediterraneo che, dall’Italia potrebbero salire verso nord. In questo caso, ha dichiarato la Merkel, non si può pensare che si possa risolvere «semplicemente» chiudendo il Brennero.
Bisogna piuttosto mettere in atto una «una solidarietà ragionevole» e collaborare con i Paesi che si trovano al confine con i luoghi da cui queste persone fuggono. Secondo la Cancelliera, infatti, intervenendo sul posto «vengono meno i motivi di venire in Europa», anche perché la questione immigrazione non è soltanto politica, o economica: si tratta di un enorme dramma umano che vede, mese dopo mese, centinaia di persone morire in mare. Di fronte a tutto questo, ha concluso la Merkel, «non possiamo fare finta di niente e dire che gli scafisti possono fare di tutto e noi semplicemente chiudiamo i confini».
Le parole della Cancelliera possono essere interpretate anche come un sostegno al “migration compact” promosso dall’Italia. Proprio in questi giorni i vicepresidenti Timmermans e Mogherini hanno illustrato la proposta in oggetto: essa si basa sui “National indicative programme” (NIP), ovvero dei “patti di partenariato” di durata annuale stretti con i singoli Paesi di origine e transito.
Questi “contratti” si fondano sulla “condizionalità”, secondo la quale l’Unione europea si impegna a investire nei governi locali, in cambio di un controllo dei flussi migratori e delle frontiere, oltre al dovere di riammettere eventuali migranti irregolari che vengono espulsi dall’Ue.
Il “migration compact” sarà approvato martedì dal Collegio dei Commissari per poi passare all’ultima, decisiva valutazione che avverrà al vertice dei leader europei che si terrà il 28 e 29 giugno.
Elodie Dubois
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