Putin si prepara alla difesa dei suoi oligarchi
La crisi ucraina è ben lungi dall’essere risolta. Anche se i media hanno temporaneamente spostato la loro attenzione sulle vicende mediorientali, complice la minaccia crescente dell’Isis, la situazione nell’est dell’Europa resta incandescente.
Lo dimostra ad esempio il progetto di legge, presentato dal deputato di Russia Unita Vladimir Ponevezhskij e approvato in prima lettura dalla Duma, con il quale si prevede un indennizzo a fronte delle proprietà perdute in favore degli oligarchi colpiti dalle sanzioni occidentali, oltre alla confisca dei beni di uno Stato estero colpevole a sua volta di aver ostacolato gli interessi russi.
Un provvedimento il cui cammino si annuncia periglioso, visto che in prima istanza è passato con 233 voti favorevoli e 202 contrari. Evidentemente alcuni temono i risvolti di una mossa che potrebbe favorire una fuga dei capitali dal Paese, come afferma il ministro dell’Economia Aleksej Uljukaev.
Eppure Vladimir Putin sembra intenzionato a fornire un ulteriore segno tangibile del proprio disappunto nei confronti delle sanzioni imposte dall’occidente, mossa il cui valore potrebbe rivelarsi più simbolico che sostanziale. Il progetto deve comunque ancora superare due votazioni alla Duma, prima di venir ratificato dal Consiglio della Federazione per approdare sul tavolo di Vladimir Putin per la firma definitiva e divenire legge.
Riccardo Cenci
Foto © European Community, 2014