Natale 2017: consumi e tredicesime in moderato aumento

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Può piacere o meno ma c’è una certa disaffezione al regalo delle festività tipico di questo periodo che va recuperata. Analisi della situazione italiana e del resto d’Europa

Negli ultimi anni in tutta Europa vi sono stati consistenti cali di spesa per spese natalizie ma quest’anno c’è un segnale positivo, in quanto gli italiani spenderanno di più. In Europa gli spagnoli e i sudditi di Sua Maestà britannica spenderanno più del Belpaese mentre in Grecia la spesa sarà più contenuta. In tutto il continente, ma anche in Italia, gli acquisti si  concentrano nella prima quindicina di dicembre (27% è la media europea e più del 30% in Italia) mentre il 3% degli italiani rimanderà i propri acquisti al periodo post natalizio contro una media europea dell’8%. Una fetta consistente di cittadini europei ha approfittato del Black Friday per l’acquisto di prodotti di abbigliamento, elettronica o acquisti in promozione.

                    Mariano Bella

L’Ufficio Studi di Confcommercio ha presentato una analisi sull’andamento dei consumi per il Natale 2017. Dice Mariano Bella, direttore dell’ufficio studi: «rispetto all’anno scorso il quadro economico è migliorato, però permane qualche elemento problematico. Il reddito disponibile delle famiglie» – prosegue Bella – «è rimasto piuttosto stagnante dalla seconda meta dello scorso anno e la ripresa 2017 ha perso un po’ di slancio». Secondo i dati di Confcommercio, per quanto riguarda  il reddito disponibile, nel 2007 era per abitante pari a 20.740 euro nel 2018 sarà di 18.610 quindi oltre duemila euro in meno. Nel 2014 abbiamo toccato il fondo in quanto il reddito disponibile era di 17.910, da quell’anno ad oggi abbiamo recuperato 700 euro a testa con una crescita cumulativa in 4 anni del 4% reale. Al netto delle imposte sul reddito le tredicesime nette dei dipendenti e dei pensionati è quest’anno di 41, 2 miliardi di euro. Imu, Tasi e tasse varie assorbiranno circa sei miliardi di euro per cui la tredicesima disponibile per consumi sarà di 35,5 miliardi di euro.

La tabella riguardante la propensione agli acquisti durante le festività (nell’immagine in apertura) ci dice che quest’anno  l’86.1% degli italiani effettuerà regali, nel 2009 era al 91% nel 2014 era calato all’85,2% poi ha cominciato a risalire. Riguardo la spesa media per abitante per i “soli” regali di Natale se nel 2009 si spendevano in media 240 euro quest’anno ne sono previsti 166 euro, invariata rispetto al 2016. «Gli italiani» – continua il direttore Mariano Bella nella sua esposizione di dati – «penseranno a mettere ordine nei propri bilanci e nelle proprie case o magari a fare qualche viaggio in più, piuttosto che a fare regali che comunque restano una voce importante a dicembre» e per molte aziende commerciali la gradevolezza del rito dei regali rappresenta un momento importante tra proseguire l’attività o chiudere.

 

Giancarlo Cocco

Foto © Giancarlo Cocco

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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