Natale, Papa inaugura celebrazioni per 1,3 miliardi di fedeli

0
751

«La logica del mondo è dare per avere, Dio arriva gratis». In contemporanea con Roma raduni a Betlemme e a Palermo. Il messaggio per il Sud Sudan con Justin Welby

Papa Francesco ha inaugurato le celebrazioni natalizie per 1,3 miliardi di cattolici nel mondo, ribadendo come la celebrazione della nascita di Gesù ricordi all’umanità che «Dio continua ad amarci tutti, anche il peggiore di noi». Il pontefice, alla folla riunita in Vaticano per la messa della mezzanotte, aveva dichiarato: «Potresti avere idee sbagliate o aver compiuto gesti sbagliati, ma Dio continua ad amarti».

In una Basilica di San Pietro gremita per la messa della Vigilia, il vescovo di Roma ha sottolineato l’amore incondizionato del Signore e ha esortato ad amare la Chiesa anche se non è perfetta: «mentre qui sulla Terra tutto pare rispondere alla logica del dare per avere, Dio arriva gratis. Il suo amore non è negoziabile: non abbiamo fatto nulla per meritarlo e non potremo mai ricompensarlo». Così come «non dobbiamo aspettare che il prossimo diventi bravo per fargli del bene».

Stamattina, invece, c’è stato il messaggio e la benedizione “Urbi et Orbi” del Papa dalla loggia della Basilica vaticana, mentre alla celebrazione nella Natività di Betlemme ben 320 cristiani di Gaza si erano radunati, e nella cattedrale di Palermo l’arcivescovo Corrado Lorefice deponeva nella mangiatoia del Presepe un Bambino Gesù nero, nel segno dei migranti e dell’accoglienza.

     L’arcivescovo di Canterbury, Welby

Il pontefice ha anche celebrato con il primate anglicano Justin Welby, arcivescovo di Canterbury, in un messaggio natalizio ai leader del Sud Sudan. «Eleviamo pertanto le nostre preghiere al Cristo Salvatore per un rinnovato impegno nel cammino di riconciliazione e di fraternità e invochiamo abbondanti benedizioni su ciascuno di voi e sull’intera Nazione, assicurando la nostra vicinanza ai vostri sforzi per l’attuazione sollecita degli Accordi di pace».

Poi nel suo messaggio lanciato dalla loggia di San Pietro ha ricordato tutte le crisi accese nel mondo. Siria, Libano, Iraq, ma anche la Terra Santa, lo Yemen,  il Venezuela, l’Ucraina, il Burkina Faso, il Mali, il Niger e la Nigeria. «La giornata di oggi ispiri i governanti e la comunità internazionale a trovare soluzioni che garantiscano la sicurezza e la convivenza pacifica dei popoli delle regioni in conflitto e ponga fine alle indicibili sofferenze della popolazione».

 

Lena Huber

Foto © PBS, The Guardian

Articolo precedenteVilla Riccio al Flaminio festeggia i 100 anni, ma non li dimostra
Articolo successivoI Re Magi di “Viva la Befana” porteranno dei doni speciali il 6/1

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui