Nel cuore di Roma hotellerie con clienti europei alla ricerca dell’arte

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Il “Donna Camilla Savelli Hotel”, Monastero del ‘600 riconvertito, dove i secoli si fondono e si sovrappongono. Un Palazzo-fortezza alle falde del Gianicolo

IMG_2007La Chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori su disegno di Francesco Borromini c’è ancora, custodita da tre suore anziane. L’annesso Monastero fatto edificare dalla Duchessa Camilla Savelli Farnese nel 1642 sempre su progetto del Borromini invece è stato trasformato nel 2008, dopo alcuni anni di lavori nel rispetto rigoroso del progetto originale del Borromini, in un Hotel a 4 stelle con 78 camere e suite. Le camere sono ricavate dalle celle che ospitavano le suore con travi di legno a vista e mobili d’epoca.

IMG_2008Nel cuore di Trastevere, a Roma, in un dedalo di viuzze e piazzette che confluiscono su altre più grandi, il Monastero di Suore Oblate Agostiniane è stato trasformato nell’albergo “Donna Camilla Savelli Hotel” (dato in locazione per 40 anni alla Alpitour World Hotels & Resorts), che in pieno svolgimento dell’anno giubilare della Misericordia si pone come struttura alberghiera di rilievo in una posizione strategica per accogliere anche i pellegrini-turisti che affluiscono a Roma.IMG_2036 All’interno della struttura sono rimaste 3 suore anziane che accudiscono e custodiscono la Chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori. Un piccolo gioiello di arte architettonica e pittorica nel centro di Roma, poco distante da San Pietro. La pala d’altare di Carlo Maratta su Sant’Agostino è da visitare. «Maratta già alla metà del ‘600è il primo pittore di Roma…dipinge una serie di pale che stabiliscono definitivamente il gusto nuovo» (Vittorio Sgarbi).

IMG_1997Siamo a contatto con la storia in questo Monastero-fortezza sotto il Gianicolo. Quando la Duchessa Camilla vi giunse nel 1642 per far costruire il Monastero e la Chiesa, il quartiere era tra i più poveri di Roma. E proprio qui comincia l’opera assistenziale ai poveri di una nobildonna (i suoi genitori erano Giovanni Savelli e Livia Orsini) che aveva fatto una scelta di vita.

Il Monastero è stato realizzato secondo le idee geniali del Borromini con ampie scale, refettorio (oggi Sala Borromini) con tele del Rinascimento e il soffitto in legno a cassettoni, fontane su disegno del Borromini (la sua arte si spande ovunque) e giardino con vista su Roma, soprattutto dalla terrazza dove la Città Eterna appare in tutto il suo antico e nuovo splendore. Lo stile dell’architetto rivale del Bernini è evidente nella facciata con il gioco di superfici piane, concave e convesse.IMG_2026 Un ipogeo che fungeva da cantina refrigerante è anch’esso da visitare.

La Chiesa nel 1800 fu spogliata e depredata delle statue di marmo situate nelle nicchie da Napoleone Bonaparte. Nel corso della seconda guerra mondiale il Monastero e la Chiesa furono luoghi di accoglienza per i perseguitati su ordine di Pio XII, accogliendo e salvando dalla deportazione 103 ebrei romani.

Una scala seicentesca conduce ai piani superiori;IMG_2018 alla fine della seconda rampa, un’edicola incastona un antico dipinto. «E’ difficile trovare a Roma una suite come la “Première Suite” del Donna Camilla Savelli – dichiara con orgoglio Flavia Fontanesi, direttore dell’albergo -. E’ una camera che mi emoziona, perché all’interno c’è un rosone del Borromini che non ha prezzo». Il tasso di occupazione delle camere? «Siamo al 70-75% con una clientela internazionale che va dagli Stati Uniti, al Canada, alla Germania. Il primo mercato però resta quello italiano» conclude Flavia Fontanesi, che dopo varie esperienze all’estero è ritornata nella sua Roma.

 

Enzo Di Giacomo

Foto Enzo Di Giacomo

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Enzo Di Giacomo
Svolge attività giornalistica da molti anni. Ha lavorato presso Ufficio Stampa Alitalia e si è occupato anche di turismo. Collabora a diverse testate italiane di settore. E’ iscritto al GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) ed è specializzato in turismo, enogastronomia, cultura, trasporto aereo. E’ stato Consigliere dell’Ordine Giornalisti Lazio e Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Revisore dei Conti Ordine Giornalisti Lazio, Consiglio Disciplina Ordine Giornalisti Lazio

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