Operazioni di cambio lire-euro: 211 dal 22 gennaio a oggi

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In attuazione della sentenza n. 216/2015 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittima la norma che anticipava dal 28 febbraio 2012 al 6 dicembre 2011 conversione

Sono 211 le operazioni di cambio effettuate fino ad oggi, da parte delle filiali della Banca d’Italia, per un importo in lire 4.461.501.430 pari a € 2.304.173,19, da quando lo scorso 22 gennaio sono ripartite in base alla sentenza della Corte Costituzionale numero 216 del 2015 che ha dichiarato illegittima la norma che anticipava dal 28 febbraio 2012 al 6 dicembre 2011 il termine di conversione della vecchia divisa italiana.

Ai sensi dei Trattati europei, la conversione può solo avvenire impiegando risorse finanziarie dello Stato al quale la Banca d’Italia, a suo tempo, ha versato il controvalore delle lire ancora in circolazione al 6 dicembre 2011. Le operazioni di conversione sono effettuate dalle filiali sulla base delle istruzioni impartite dal ministero dell’Economia e delle Finanze il 21 gennaio scorso.eurolira A partire dalla pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale, sono arrivate numerose richieste di chiarimenti e segnalazioni attraverso la casella dedicata (conversionelireeuro@bancaditalia.it), alcune indirizzate anche al dicastero dell’Economia e delle Finanze, alle quali la Banca d’Italia ha risposto alla luce delle istruzioni ricevute.

Nel dare esecuzione alla sentenza, il ministero dell’Economia e delle Finanze, al fine di garantire certezza e trasparenza alle operazioni di conversione, ha esplicitamente previsto l’obbligo di dimostrare di aver presentato la richiesta di cambio tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012, specificandone l’importo. In base alla normativa vigente la Banca d’Italia può pertanto procedere alla conversione delle lire solo se tale obbligo è rispettato.

È considerata idonea documentazione la richiesta scritta (cartacea con sottoscrizione, tramite pec o semplici e-mail) ovvero la dichiarazione relativa alla mancata effettuazione del cambio da parte di una Filiale della Banca d’Italia, purché sottoscritta da parte del personale della Banca d’Italia, con data non successiva al 28 febbraio 2012.

IMG_3427Chiunque sia in possesso di tale documentazione può effettuare l’operazione presso una delle Filiali della Banca d’Italia che svolgono il servizio di Tesoreria dello Stato portando le lire da convertire. Ecco l’elenco: Agrigento, Ancona, Aosta, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Catanzaro, Firenze, Forlì, Genova, L’Aquila, Lecce, Livorno, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Potenza, Reggio Calabria, Roma Succursale, Salerno, Sassari, Torino, Trento, Trieste, Venezia, Verona. La conversione può avvenire anche sulla base di una diversa documentazione, purché presenti analoghe caratteristiche di affidabilità, che sarà valutata caso per caso dalla Banca d’Italia.

Elenco delle banconote in lire rimborsabili: 500.000 “tipo 1997”; 100.000 “tipo 1983” oppure “tipo 1994”; 50.000 “tipo 1992”; 10.000 “tipo 1984”; 5.000 “tipo 1985”; 2.000 “tipo 1990”; 1.000 “tipo 1990”. Operazioni di cambio avanzate da persone che non sono in grado di dimostrare di aver presentato una richiesta di conversione entro i termini originari non sono previste nell’attuale quadro normativo e richiedono pertanto l’introduzione di uno specifico provvedimento legislativo. La Banca d’Italia continua a prestare la propria collaborazione per gli approfondimenti giuridici e finanziari in corso presso il ministero dell’Economia e delle Finanze.

 

Ludovico Stella

Foto © Banca d’Italia

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