Sono dati tratti dalla rassegna mensile delle intimidazioni realizzata per il Centro europeo per la libertà di informazione e di stampa di Lipsia
Sono stati 521 nel 2015 i giornalisti e i blogger italiani vittime di intimidazioni, minacce e abusi a causa del loro lavoro dei quali Ossigeno per l’Informazione ha dato notizia dopo avere accertato la fondatezza dei fatti. Nella realtà, secondo le stime dell’Osservatorio promosso dalla Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI) e dall’Ordine dei giornalisti, si sono verificate molte più intimidazioni di questo tipo: almeno dieci volte di più.
Questo dato conferma che, in Italia, il lavoro dei giornalisti che si occupano di informazioni scomode per il potere è ancora altamente rischioso. La situazione è grave e appare stazionaria rispetto all’anno precedente: nel 2014 Ossigeno segnalò 506 vittime, con un incremento numerico del 31% rispetto al 2013. Anche nel 2015 si sono verificati episodi molto gravi, alcuni proprio nelle ultime settimane dell’anno. Soltanto in quest’ultimo mese dell’anno Ossigeno ha segnalato minacce e intimidazioni nei confronti di 49 giornalisti, blogger, fotoreporter, videoperatori, direttori di testata ed editori.
Nelle ultime settimane altri due giornalisti italiani, Alessia Candito e Michele Inserra, sono stati minacciati di morte e adesso vivono protetti dalle forze dell’ordine. La stessa protezione è stata proposta per altre due giornaliste, Gisella Cicciò (La Gazzetta del Sud) e Rosaria Brancato (Tempostretto.it), che hanno riferito gli sviluppi di un grande scandalo in cui sono coinvolti 23 dei 40 consiglieri comunali di Messina. Secondo dati del quotidiano la Repubblica a maggio del 2015 erano già fra i 30 e i 50 i giornalisti protetti dalle forze dell’ordine a seguito di minacce.
Per ulteriori informazioni circa gli episodi più significativi accertati e segnalati a dicembre dall’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione, tratto dalla rassegna mensile delle intimidazioni in Italia realizzata per il Centro europeo per la libertà di informazione e di stampa di Lipsia (ECPMF, acronimo inglese per European Centre for Press & Media Freedom) con il sostegno dell’Unione europea ecco il link
Elodie Dubois
Immagini © Ossigeno per l’informazione, European Centre for Press & Media Freedom