Papa Francesco a Fatima per scongiurare la Guerra Mondiale?

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Nel centenario delle apparizioni Saverio Gaeta con “Fatima, tutta la verità. La storia i segreti la consacrazione” ripercorre l’intera vicenda con scritti di Suor Lucia mai rivelati prima

Sabato 13 maggio Papa Francesco sarà a Fatima per presiedere la solenne canonizzazione dei pastorelli Francesco e Giacinta Marto che con Lucia Dos Santos, il 13 maggio di cento anni fa ebbero l’apparizione della Madonna. La beatificazione dei due pastorelli è avvenuta nel Santuario portoghese il 13 maggio del 2000 durante il Giubileo e fu presieduta da San Giovanni Paolo II, che nell’occasione ebbe anche un colloquio con Suor Lucia all’epoca ancora in vita. Suor Lucia sarebbe morta il 13 febbraio del 2005 in un convento di clausura e due mesi dopo Giovanni Paolo II l’avrebbe seguita.

Tutto inizia il 13 maggio del 1917 quando tre bambini di 7, 9 e 10 anni figli di pastori in uno sperduto villaggio portoghese ebbero delle visioni. Raccontarono di aver visto la Madonna per sei volte, una volta al mese fino ad ottobre sempre il giorno 13, ad eccezione del mese di agosto quando i tre furono “imprigionatidal sindaco del paese, allarmato per la confusione che i “fatti inspiegabili” stavano suscitando in tutto il Portogallo. Così i bambini in quel giorno non poterono assistere alla visione ma solo sei giorni dopo, il 19. Fu in questa occasione che la Madonna  promise che ad ottobre avrebbe fatto un miracolo. Decine di migliaia di fedeli portoghesi ma anche di curiosi provenienti  da altre parti d’Europa iniziarono a riversarsi a Fatima pervedere” quella che i pastorelli chiamarono “La Signora”. Il 13 ottobre, nel corso della sesta apparizione avvenne il grandioso prodigio delladanza del sole”.

Proprio in quel giorno la Madonna profetizzò «la guerra finirà e i soldati torneranno presto alle loro case». Francesco morì il 4 aprile del 1919 per la “febbre spagnola” che uccise milioni di persone,  mentre Giacinta spirò dieci mesi dopo il 20 aprile del 1920. Giacinta e Francesco diventeranno Santi per un miracolo ad essi attribuito nel marzo del 2013 che riguarda un bambino brasiliano di 6 anni che, caduto da una finestra da un’altezza di circa sette metri, riportò un gravissimo trauma cranico con perdita di materia cerebrale. Portato in ospedale fu sottoposto ad intervento chirurgico con elevato rischio di decesso ma solo dopo tre giorni fu dimesso con “completa restitutio ad integrum” inspiegabile per i sanitari. I genitori dichiararono che nell’occasione avevano invocato la Madonna di Fatima e i due pastorelli di salvarlo.

Il 15 giugno del 1921 Nostra Signora riapparve a Lucia per la settima volta e qualche giorno dopo la veggente partì da Fatima per entrare nel collegio delle suore Dorotee ad Oporto in seguito si fece suora Carmelitana fino alla morte avvenuta all’età di 97 anni.

Nel 1941 suor Lucia, su richiesta del suo vescovo, scrisse un resoconto delle apparizioni. In questo suo scritto parlava di un segreto che la “Signora” gli aveva affidato il 13 luglio del 1917 che constava di tre parti distinte la terza delle quali non poteva essere svelata. Le prime due parti del segreto furono rese pubbliche nel 1942 in occasione della consacrazione del Mondo al Cuore Immacolato di Maria. La terza parte fu scritta il 3 gennaio del 1944 e affidata al vescovo di Leiria che la consegnò a Papa Pio XII. Nella prima parte del Segreto di Fatima c’è la visione dell’inferno una verità che in questi anni è stata messa in discussione. Nella seconda parte del segreto “La Signora” sempre nel 1917, aveva detto «La guerra sta per finire (Prima Guerra Mondiale) ma se non smetteranno di offendere Dio durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta quello sarà il segno…».

Suor Lucia credette di riconoscere quel “segno” nella straordinaria aurora boreale di colore rosso che illuminò, inspiegabilmente, il cielo della Scandinavia, del Nord Europa, Nord Africa e Nord America nella notte fra il 25 e il 26 gennaio del 1938 che annunciava l’imminenza della Seconda Guerra Mondiale. Il 25 marzo dello stesso anno Hitler avrebbe invaso l’Austria erano i primordi del conflitto che avrebbe causato milioni di morti e grandi sofferenze a gran parte dell’Europa e del mondo. Il 3 gennaio del 1944, dopo una apparizione di Nostra Signora, Lucia scrive la “terza parte” del Segreto. Il 17 giugno il plico viene consegnato all’arcivescovo Manuel Marilla Ferreira da Silva che lo porta al vescovo di Leiria.L’8 dicembre 1945 il vescovo di Leiria pone la busta di Lucia all’interno di una propria busta sigillata sulla quale scrive che dopo la sua morte dovrà essere consegnata al patriarca di Lisbona. Secondo una attenta cronologia dei fatti riportata da Saverio Gaeta nel suo libro, il 2 settembre del 1952 Padre Joseph Schweigl inviato da Pio XII ha un colloquio con Lucia riguardo la “terza parte” del Segreto. Il 17 maggio del 1955 il Cardinale Ottaviani, segretario del Sant’Offizio ha anche lui un colloquio con Suor Lucia su la “terza parte” del Segreto. È nell’aprile del 1957 che il plico con il Segreto viene consegnato in Vaticano. Il 21 agosto del 1959 Giovanni XXIII legge la “terza parte” del Segreto. L’anno seguente una agenzia di stampa portoghese afferma che «secondo fonti vaticane il Segreto di Fatima non sarà mai divulgato». Il 27 giugno del 1963 Paolo VI, ad una settimana dall’elezione, legge la “terza parte” del Segreto, mentre l’anno seguente, a conclusione del concilio Vaticano II, Paolo VI affida tutto il genere umano al Cuore Immacolato di Maria.  Nel luglio del 1977 Albino Luciani, Patriarca di Venezia incontra Suor Lucia a Coimbra, un anno prima di venire eletto Papa con il nome di Giovanni Paolo I è in questa occasione che Suor Lucia si sarebbe rivolta al Cardinale Luciani chiamandolo “Santo Padre”. Il 13 maggio del 1981 Giovanni Paolo II viene gravemente ferito nell’attentato in Piazza San Pietro ad opera di Alì Agca. Una mano invisibile avrebbe deviato il proiettile che fu poi incastonato nella corona della Madonna di Fatima. Il 26 giugno del 2000 l’allora cardinale Ratzinger e l’arcivescovo Tarcisio Bertone, su invito del Santo Padre Giovanni Paolo II, divulgano il testo del Terzo Segreto secondo cui “l’atto di consacrazione solenne e universale del 25 marzo 1984 corrispondeva a quanto voleva Nostra Signora”.

Nel terzo segreto si propone l’immagine della sofferenza della Chiesa e del Papa nel quale si riconobbe Giovanni Paolo II. Secondo quanto scrive Saverio Gaeta nel suo libro, alcune parti del Terzo Segreto non coincidono con il testo reso pubblico nel 2000, quando al termine della messa per la beatificazione di Francesco e Giacinta Marto, celebrata da Giovanni Paolo II, e in presenza di Suor Lucia, nella spianata antistante il santuario di Fatima, il Cardinale Segretario di Stato Angelo Sodano ne riferì un sunto,  avallando l’idea che motivi prudenziali abbiano fatto mantenere riservata una parte dello scritto di Suor Lucia. Nel corso degli anni sono stati diffusi vari testi contenenti la presunta interpretazione mancante del Terzo Segreto e alcuni studiosi hanno concluso che non tutto è stato rivelato. Sappiamo bene quanto Papa Francesco sia preoccupato per la fragilità della pace nel mondo ed è presumibile che con la sua presenza a Fatima, voglia impetrare l’affidamento della Chiesa e del mondo intero alla Vergine, per allontanare lo spettro di una Terza Guerra Mondiale che distruggerebbe con il nucleare il genere umano.

 

Giancarlo Cocco

 

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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