Pe approva Pnr: via libera allo scambio di dati sui passeggeri

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Le compagnie dovranno comunicare ai servizi di sicurezza degli Stati membri informazioni relative ai viaggiatori che si spostano da o verso Paesi terzi

Approvata a larga maggioranza (461 si, 179 no, 9 astenuti) dal Parlamento europeo la nuova direttiva sul Pnr (Passenger name records). Si tratta di una norma controversa che, dopo anni di discussioni e polemiche,  ottiene il via libera del Pe. La direttiva riguarda l’utilizzo dei dati del registro dei passeggeri aerei  e obbliga le compagnie a comunicare, qualora richiesto dalle autorità, i dati relativi ai passeggeri che si spostano da o verso Paesi terzi o, se ritenuto necessario, anche quelli dei passeggeri che si muovono all’interno dell’Ue. La direttiva sul Pnr è stata negli anni osteggiata da più parti, poiché ritenuta lesiva della privacy; il particolare momento storico che stiamo attraversando, tuttavia, con l’Unione europea tragicamente al centro dell’attenzione dei terroristi, ha spinto l’aula di Strasburgo ad approvarla.

La norma stabilisce che i dati in questione debbano essere comunicati ai servizi di sicurezza o alle polizie degli Stati membri esclusivamente a scopo di «prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi».

«Abbiamo adottato un nuovo importante strumento per la lotta contro i terroristi e i trafficanti  – ha commentato il  relatore Timothy Kirkhope –  Attraverso la raccolta, la condivisione e l’analisi delle informazioni dei Pnr le nostre agenzie di intelligence sono in grado di rilevare modelli di comportamento sospetti, che necessitano di verifica. I Pnr – ha aggiunto –  non sono una formula magica, ma i Paesi che dispongono di sistemi nazionali Pnr hanno dimostrato ancora una volta che tale sistema è altamente efficace».

Timothy Kirkhope
Timothy Kirkhope

Relativamente alla questione della privacy, Kirkhope ha definito «comprensibili» le preoccupazioni sollevate al riguardo, ma ha anche affermato di ritenere che «la direttiva offra garanzie sul rispetto della privacy e dimostri che la legge è proporzionata ai rischi che abbiamo di fronte».

Per mettere in atto la direttiva ora gli Stati membri dovranno stabilire una propria “Unità di informazione sui passeggeri” (UIP) con la quale ottenere i dati Pnr dalle compagnie aeree. Dopo sei mesi dal trasferimento dei dati, alcuni elementi saranno sottoposti a mascheratura così da renderli anonimi. I Pnr verranno poi conservati per un periodo di cinque anni.

 

 

Valentina Ferraro
Foto © European Commission and Parliament

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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