Programma Commissione Juncker per il 2015: focalizzarsi su poche priorità

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Polemica per il ritiro di 76 proposte provenienti dall’esecutivo Barroso, fra le quali quelle relative a smog e rifiuti

Sarà presentata domani ai ministri dei 28 Stati membri la bozza del programma che illustra i lavori della Commissione Juncker per il 2015. Uno degli obiettivi principali di questo programma è quello di ridurre le aree di competenza così da concentrare le energie su pochi temi centrali e fare in modo che le istituzioni europee possano lavorare più velocemente affinché i cittadini possano toccare con mano i risultati della politica della nuova Commisione già nel breve termine.

E infatti, secondo quanto affermato da alcune fonti diplomatiche a Bruxelles, e riportato dall’Ansa, quello presentato da Juncker sarebbe un programma che punta a «pulire i piani, affinché tutta l’energia possa essere investita su proposte che avranno il più forte impatto su crescita e lavoro, e che hanno una buona prospettiva di essere adottate in un futuro prossimo». Dunque un programma sotto il segno della «discontinuità politica», che si basa sul «rafforzamento della cooperazione interistituizionale» ed «evita eccesso di regolamentazione».

Nella bozza del programma vengono illustrati circa dieci temi, considerati cruciali per l’Unione europea: di primaria importanza naturalmente l’economia, all’interno della quale si punta principalmente sulle questioni legate all’occupazione e alla crescita. Viene poi affrontata la questione fiscale, diventata negli ultimi mesi scottante anche a causa dello scandalo LuxLeaks. Su questo fronte la linea tracciata dal programma della Commissione Juncker punta a incentivare le misure contro l’evasione, per esempio attraverso una direttiva sullo «scambio obbligatorio di informazioni dei regolamenti degli Stati membri».

Il programma Juncker per il 2015, tuttavia, se confermerà quanto anticipato dalla bozza, sembra destinato a creare tensioni fra le istituzioni europee: e infatti ben 76 proposte provenienti dal precedente esecutivo saranno ritirate o modificate. Tra queste figurano anche proposte come quella relativa alla creazione da parte dell’Unione di un sistema di registrazione del materiale radioattivo o quella per l’etichettatura dei prodotti bio. O ancora le normative riguardanti i rifiuti, che, secondo il documento, dovrebbero essere stralciate, e quelle sullo smog, che il prgramma Juncker cancellerebbe del tutto.

Non c’è dubbio che, su temi di questo genere, in molti saranno pronti a dare battaglia. A partire dal gruppo dei Green10, l’alleanza delle organizzazione ambientaliste (dal WWF a BirdLife a Greenpeace). Gli ambientalisti europei si sono già mobilitati, inviando una lettera indirizzata a Jean Claude Juncker e a Frans Timmermans, primo vicepresidente: «Siamo molto preoccupati – si legge nella lettera – dal fatto che la tutela e la sostenibilità ambientale siano assenti dal piano di lavoro della Comissione per il 2015», in questo modo, spiegano, «la Commissione Ue invierebbe un messaggio estremamente negativo ai cittadini».

Valentina Ferraro
Foto © European Community, 2014

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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