Quella sfida economica chiamata enoturismo

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Esce in libreria l’opera di Fravolini che offre un contributo analitico ai benefici del nettare di Bacco. Con dati, informazioni e osservazioni di esperti intervistati sull’argomento

L’economia italiana può crescere in maniera robusta e costante solo se la politica intercetta la giusta potenzialità dell’enoturismo, volano economico indiscusso capace di garantire occupazione e ricchezza. È questo il concetto principale contenuto nel libro “Sulla strada dell’enoturismo”, scritto da Francesco Fravolini, Alter Ego Edizioni. L’autore vuole dimostrare, mediante gli interessanti dati raccolti e le puntuali osservazioni degli esperti intervenuti al dibattito culturale, la grande valenza economica dell’asset non adeguatamente valorizzato.

cop. fravoliniNel volume si leggono con estrema chiarezza le origini e le potenzialità del turismo trainato dalla passione per il vino, a conferma di un fenomeno culturale capace di offrire diverse opportunità decisamente vantaggiose da sfruttare. È una novità o più semplicemente il ritorno alla “villeggiatura in campagna” di una volta? Una moda passeggera, oppure il definitivo e insolubile congiungimento tra enologia e turismo? Sono proprio queste le risposte fornite dall’autore per delineare quella nuova economia del XXI secolo, in grado di riprendere necessariamente quei valori indissolubili come l’ambiente e l’agricoltura.

Il profondo cambiamento della domanda e dell’offerta del settore turistico deve trovare una sua naturale valorizzazione per aumentare la ricchezza economica italiana. Sono tre i fattori principali che agiscono sulle preferenze di una località: l’autenticità, la novità, la qualità. Nuovi scenari, nuove opportunità ben delineate nel volume. Tra queste spiccano “le strade del vino”. Si tratta di un progetto con due obiettivi specifici: far conoscere i percorsi che attraversano le zone a vocazione vitivinicola del nostro Paese; rendere più responsabile il consumo del vino proponendo, inoltre, uno sviluppo turistico attuato nel rispetto dell’ambiente e del patrimonio culturale.

Particolari tour originali tra vitigni, per apprezzare e conoscere le bellezze naturali delle località rurali italiane, sono alla base delle iniziative realizzate al fine di rilanciare tutto il comparto economico. Con una chiara esemplificazione il libro contiene un vero e proprio elenco delle azioni da realizzare per far sì che il vino favorisca un sostanziale aumento dei turisti.Costa_degli_Etruschi Potremmo definirlo come un vero e proprio studio marketing con l’obiettivo di sottolineare gli interventi più importanti, quasi fosse un decalogo economico.

Nella prefazione, l’ambasciatrice della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento a Nicotera, Giovanna Ceccherini, sottolinea quanto sia importante che in Italia, con l’orgoglio nazionale per il possesso di tante abbondanti eredità molto preziose, beni artistici e ambientali, specialità eno-gastronomiche e tradizioni suggestive, si diffonda anche la cultura della responsabilità: «“In vino vis vitalis”, dicevano i Romani, che avevano già ben compreso gli effetti salutari del vino! Quello rosso, in particolare, è riconosciuto come un valido alleato terapeutico contro l’invecchiamento cellulare e, proprio come ci insegna la Dieta Mediterranea, dal 2010 un “patrimonio culturale intangibileUnesco, la scienza dimostra che non bisogna mai eccedere nel suo consumo.

«Dalle pagine scritte dal tedesco Goethe alle ricerche dell’americano Ancel Keys, autore degli studi che hanno evidenziato principi e valori della Dieta Mediterranea, le osservazioni fatte dagli stranieri hanno messo in luce ed evidenza le migliori qualità del Belpaese». L’autore esalta l’importanza di valorizzare il legame tra turismo e vino, al fine di identificare strategie promozionali e commerciali che consentano di utilizzarlo come “ambasciatore” delle particolari aree e località storiche, ancora da conoscere. Ma l’azione non si limita al nostro Paese. La promozione turistica di una località non comprende solo l’arte, la cultura, le bellezze naturali ma anche una serie di beni, destinati a memorizzare nella mente di un consumatore-turista, il ricordo di un viaggio o di un paese, senza tralasciare il tipico borgo storico.

Strada_dell'olio_e_del_vinoI prodotti caratteristici di un luogo rappresentano quell’area nei mercati internazionali e nazionali. Una sorta di “ambasciatori” di sapori, di odori, di idee, di contenuti, di espressioni sociali. La presenza di questi “ambasciatori inconsapevoli”, presenti sui mercati ha una duplice valenza: la possibilità di legare fortemente i diversi atti di consumo con l’acquisto dei prodotti turistici italiani; la capacità di far conoscere ai turisti stranieri in Italia, i diversi prodotti tipici e rendere possibile il loro acquisto anche nei Paesi di provenienza. Questi concetti economici, raccolti nel volume, promuovono il vino come se fosse quell’attore indispensabile per favorire la crescita nel settore dell’enologia e del turismo.

Nel libro non poteva mancare un fondamentale percorso culturale dove vengono descritti i principali musei dedicati all’enologia, quasi fossero monumenti storici: tante persone visitano queste realtà per conoscere le antiche origini contadine della nostra civiltà. A Torgiano, in Umbria, c’è il Museo del vino dove si possono ammirare testimonianze storiche della cultura vitivinicola. Tutto ciò conferma quanto sia importante l’unione strategica della cultura del turismo con quella dell’enologia in una chiave squisitamente economica.

 

Sulla strada dell’enoturismo

Alter Ego Edizioni, dicembre 2015, € 4,90

link alla scheda on-line http://www.alteregoedizioni.it/

 

Lorenzo Maria Severino

 

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