Raccolta differenziata… questa sconosciuta

0
376

Critica la situazione rifiuti in molti quartieri della Capitale

«Speriamo sia un anno pieno di monnezza, profughi, immigrati, …», con queste parole vergognose Salvatore Buzzi, l’uomo forte delle cooperative romane, augurava un buon 2013 ai suoi presunti compagni di malaffare; fatti ora oggetto di un’inchiesta che sembra allargarsi di giorno in giorno. Un augurio che pare essersi avverato, almeno in riferimento ai rifiuti, se osserviamo lo stato della raccolta differenziata nella Capitale.

Dopo lunghi giorni di campagna pubblicitaria e volantinaggio, dopo la distribuzione dei fatidici secchi con relativi sacchetti trasparenti, dopo la posa delle nuove campane verdi accanto ai tradizionali cassonetti, in verità quasi tutti obsoleti o danneggiati, il progetto sembra essere partito. Finalmente Roma sarà all’altezza delle grandi capitali europee, abbiamo pensato per un istante, ritornando con la memoria ai tempi lontani in cui, ancora studenti pieni di utopie in viaggio nei Paesi nordici del vecchio continente, ci meravigliavamo di dover separare i rifiuti per ragioni che allora ci apparivano incomprensibili. Oggi la nostra coscienza ecologista è ben più solida, e non possiamo far altro che accogliere con entusiasmo qualsiasi iniziativa volta a migliorare le condizioni del pianeta.

2014-12-12-533Eppure cosa è cambiato a Roma? Nulla, a quanto pare. Anzi, tutto sembra peggiorare. I nomadi proseguono imperterriti nella loro opera di ricerca, svuotando il contenuto dei cassonetti direttamente a terra senza che qualcuno pensi di porre fine a questa vergognosa abitudine. Dal canto loro molti cittadini, forse rassegnati da una situazione che appare immutabile, seguitano ad usare i consueti sacchetti gettando tutto nei rifiuti non riciclabili, dividendo al massimo le bottiglie di plastica da quelle di vetro. La situazione in alcuni quartieri è addirittura critica, come dimostrano le immagini scattate alla Garbatella. Con le festività natalizie alle porte c’è poco da stare allegri. Le cose vanno meglio nelle piccole realtà, dove l’organizzazione è certo più semplice.

2014-12-12-535Che nel nostro Paese manchino impianti volti a valorizzare i rifiuti e trasformarli in risorsa è noto. Meno comprensibile è la disorganizzazione nella raccolta differenziata, l’assoluta incapacità di avviare un percorso virtuoso in questo delicatissimo settore. La questione è ampia, e comprende il problema delle infiltrazioni mafiose quanto quello del senso civico dei cittadini.

Finché non si riuscirà ad arginare l’ingerenza della malavita, finché non sarà possibile costruire un senso di responsabilità nel singolo individuo, finché le amministrazioni non prenderanno sul serio i propri compiti sarà arduo mantenere il decoro nelle strade delle grandi città. Per questo seguitiamo a vedere cassonetti stracolmi, rovesciati o addirittura bruciati, immondizia sparsa sui marciapiedi, tutte cose che non contribuiscono certo a rendere più vivibili gli ambienti urbani, creando inoltre problemi di igiene che non devono essere sottovalutati.

Riccardo Cenci

Foto © Riccardo Cenci

 

Articolo precedentePiccoli quadratini di carta… per grandi viaggi culturali!
Articolo successivoLuxLeaks: indagine “tax ruling” allargata a tutti gli Stati membri
Riccardo Cenci
Riccardo Cenci. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne ed in Lettere presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista, ha iniziato come critico nel campo della musica classica, per estendere in seguito la propria attività all’intero ambito culturale. Ha collaborato con numerosi quotidiani, periodici, radio e siti web. All’intensa attività giornalistica ha affiancato quella di docente e di scrittore. Ha pubblicato vari libri (raccolte di racconti e romanzi). Attualmente lavora come Dirigente presso l’Enpam.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui