“Renua Ireland” ha avviato la campagna elettorale

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L’attivismo del piccolo partito, formatosi di recente, è tra i segnali dell’avvicinarsi del voto nella Repubblica d’Irlanda

L’Irlanda si prepara alle elezioni in arrivo la prossima primavera, forse prima. Oggi a Rathmines, Dublino Sud, “Renua Ireland” (lista la cui recente nascita è stata formalizzata nella scorsa primavera) ha presentato le sue proposte in uno dei vari incontri svoltisi nelle ultime settimane. Già il primo ottobre Lucinda Creighton ha presentato la piattaforma politica del partito, che lei stessa ha lanciato, in un incontro con decine di persone al Sandymount Hotel, a Ballsbridge, nel sud della capitale irlandese.

DSC_0915Lo scorso anno la stessa Creighton si è allontanata dal Fine Gael, di cui aveva fatto parte a lungo, radunando poi altri rappresentanti usciti dal FG, che molti vedono come quanto di più simile alle forze di Centrodestra liberale nel continente, ma anche politici provenienti dal Fianna Fáil (destra sociale moderata, a lungo maggioritaria fino alla grande sconfitta del 2011 ad opera della coalizione tra Fine Gael e Labour attualmente al governo), indipendenti e soprattutto imprenditori e professionisti.

Renua Ireland si è caratterizzato come un partito che sostiene lavoratori autonomi e la rimozione di quelli che il gruppo vede come svantaggi subìti dai professionisti nel confronto con il settore pubblico. In particolare, Renua sottolinea il peso di costi quali la cura per l’infanzia (che colpiscono le giovani famiglie impegnate nelle attività professionali) e propone una sorta di infrastruttura sociale, una sinergia tra iniziative del settore pubblico e attività della società civile.

Alcuni osservatori hanno notato che, in modo simile alla dinamica che vide i Progressive Democrats uscire dal Fianna Fáil (togliendo voti al Fine Gael attraendone gli elettori che favorivano politiche pro mercato) così Renua, originato in buona parte dal Fine Gael e attento alla piccola impresa locale, potrebbe sottrarre elettori al Fianna Fáil, in parte allontanatosi dalle sue radicate posizioni socialmente progressiste e culturalmente tradizionaliste. Renua non può essere facilmente collocato tra le forze di centrodestra, essendo simile all’area candidati indipendenti, parecchi dei quali hanno un buon dialogo con la nuova lista, anche se per la maggior parte più a sinistra e a differenza di Renua non costituiscono un partito politico, ma lavorano a piattaforme elettorali più vicine ad una larga alleanza che non è definita da un programma.

Renua è un partito politico che va strutturando da tempo il nucleo del suo programma, evidenziando la necessità di diminuire le dipendenze da ambienti finanziari internazionali. La lista dichiara perciò che intende essere percepita come molto “sociale” all’interno della Repubblica (per superare i problemi originati dalla crisi economica tra 2008 e 2010) e competitiva a livello globale, sostenendo cioè lo sforzo delle imprese irlandesi di diventare più forti verso turbolenze del mercato globale che mettano nuovamente alla prova il mercato interno. Le piccole imprese non possono fare ricorso agli stessi vantaggi fiscali delle multinazionali, perciò l’economia secondo il nuovo partito deve essere meno basata sui debiti e lo svantaggio delle aziende locali verso quelle internazionali di grandi dimensioni deve essere colmato.

Il nuovo partito della Creighton propone investimenti nel capitale umano e una maggiore trasparenza nel settore bancario, il gruppo inoltre ha mosso i primi passi dal rifiuto della centralizzazione vigente nei partiti, un punto in comune con lo scontento che nelle elezioni europee del 2014 ha gonfiato le vele degli indipendenti, candidati non affiliati a nessun partito che sommati sono diventati una delle forze maggiori assieme ai consueti Fianna Fàil e Fine Gael (e allo Sinn Féin, altra novità riguardo alle dimensioni raggiunte). Resta da verificare alle urne l’ampiezza dello spazio che la lista può ritagliarsi nell’ambito del voto conteso da indipendenti e liste minori in un contesto di scontento che non è unanime, ma è sufficiente a far prevedere delle difficoltà di formare maggioranze dopo le prossime elezioni (di cui si sente dire spesso che potrebbero essere anticipate).

Renua insiste nell’affermare che il suo obiettivo non è esprimere solamente una protesta e che le ragioni del gruppo non sono ideologiche, ma mirano ad arrivare a una migliore cooperazione di iniziative pubbliche ed energie generate dal settore privato, il partito si rivolge a diverse fasce dell’elettorato: propone una aliquota unica per facilitare l’emersione fiscale e attacca la gestione del problema della scarsità di immobili, sottolineando che migliaia di stabili sotto l’ombrello pubblico dovrebbero essere utilizzati immediatamente per aiutare le parti svantaggiate della popolazione e banche e proprietari che rientrano legalmente in possesso di immobili abitati dovrebbero lavorare a soluzioni per evitare che i residenti finiscano senza un tetto.

 

Aldo Ciummo

Foto © Aldo Ciummo

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Aldo Ciummo
Giornalista e fotografo specializzato in questioni del Nord Europa e dell’Unione europea, ha vissuto a lungo in Irlanda. Da free lance viaggia spesso nei Paesi scandinavi e scrive in inglese su testate internazionali, tra le quali “Eastwest”, o in italiano per "Eurocomunicazione" e “Startupitalia". In seguito alla laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha studiato Relazioni Internazionali alla Fondazione Lelio e Lisli Basso e Fotografia all’ISFCI a Roma.

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