Dal 22 al 26 settembre la Settimana della Scienza che si conclude con la Notte europea dei Ricercatori. Il Lazio in pole position
La ricerca e la scienza di tutta Europa unite. Per puntare a una reale, efficace innovazione per il prossimo futuro. Accadrà a fine mese in occasione della Notte europea dei Ricercatori in programma il 26 settembre e della Settimana della Scienza (22-26 settembre) con una carrellata di eventi a tema a Roma e nel Lazio. Saranno più di cento organizzati da Frascati Scienza (che riunisce i principali enti di ricerca scientifica italiani) con il sostegno della Commissione europea: visite guidate, concerti, mostre, presentazioni di libri, animazione per bambini e caffè scientifici, per far conoscere ai cittadini i ricercatori laziali (circa 5 mila) e gli enti di ricerca che producono innovazione, sviluppo e occupazione.
Pochi, infatti, sanno che nel Lazio esiste la più grande area dedicata alla ricerca d’Europa: nel “Polo” di Frascati, in una area di poco più di 30 kmq sono presenti diversi luoghi privilegiati. Come i Laboratori nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN–LNF); i laboratori dell’Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente (ENEA-Frascati); gli uffici dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA–ESRIN). Oltre a vari istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
Inoltre il Lazio è al primo posto per spesa totale in “Ricerca e sviluppo” per mille abitanti, con € 518, seguito da Piemonte (€ 492) e Lombardia (€ 382), con un valore quasi doppio rispetto al dato nazionale (€ 287).
L’iniziativa sarà presentata mercoledì 17 settembre nella sede del Parlamento europeo a Roma in via IV Novembre 149 dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’assessore alla cultura Lidia Ravera e dal direttore scientifico dell’Istituto San Raffaele Pisana Massimo Fini.
Luisa Mosello