Rinnovo dei membri del Comitato economico e sociale europeo

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Nominati dal Consiglio i 350 componenti del CESE, per un mandato che durerà cinque anni. Quasi il 40% dei membri è al primo mandato. Prima riunione il 6 ottobre

Il 21 settembre ha avuto luogo il rinnovo dei membri del Comitato economico e sociale europeo (CESE), la principale istituzione europea che rappresenta la voce della società civile. Precisamente il 18 settembre il Consiglio europeo ha nominato 338 dei 350 componenti, mentre il 1º ottobre ha nominato i 12 rimanenti, le cui designazioni non erano state comunicate al Consiglio entro il termine stabilito e che non era stato possibile includere nella decisione del 18 settembre. L’elenco aggiuntivo include tre membri in sospeso dei Paesi Bassi e i nove membri della Lituania.

2015_09_08_social_pact_042-extra_largeIn questi tempi difficili per l’Europa sul piano economico e sociale, gli Stati membri, ai quali spetta il potere di proporre la nomina dei componenti del CESE, hanno rafforzato la voce della società civile in Europa con un rinnovo sostanziale della composizione del Comitato. Ai sensi dei Trattati Ue (introdotto dal Trattato di Roma del 1957), i 350 membri del CESE vengono rinnovati ogni cinque anni. Questa volta il 40% dei membri è al primo mandato: i nuovi arrivati apporteranno al Comitato una ventata di energia e idee nuove, da integrare con il vasto bagaglio di conoscenze ed esperienze che i membri riconfermati portano con sé.

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Benoît Lallemand

Numerose sfide sociali ed economiche stanno ponendo la società europea dinanzi a un bivio, e il rinnovo del CESE non poteva giungere in un momento più opportuno per rafforzare la voce della società civile e avvicinare l’Europa ai suoi cittadini. I membri del Comitato vengono nominati dal Consiglio per un periodo di cinque anni (questo nuovo mandato durerà dal 2015 al 2020) sulla base di elenchi nazionali proposti dagli Stati membri.

I 350 membri del CESE riconfermati o di nuova nomina si riuniranno per la prima volta il 6 ottobre a Bruxelles. Il 7 ottobre eleggeranno, per un mandato limitato a due anni e mezzo, un nuovo presidente e due vicepresidenti, responsabili rispettivamente della Comunicazione e del Bilancio. 2015_09_07_possible_change_europe_001-extra_largeDi norma, la carica di presidente viene assunta a rotazione da un membro di uno dei tre gruppi che compongono il CESE (Datori di lavoro, Lavoratori e Attività diverse). I due presidenti precedenti provenivano dal gruppo Attività diverse e dal gruppo Datori di lavoro.

Ciascun consigliere dovrà aderire a uno dei tre gruppi, nella misura di circa un terzo dei membri per ciascuno dei gruppi. Ognuno dei tre gruppi eleggerà il suo presidente per un mandato rinnovabile di due anni e mezzo. Il ruolo principale del CESE è quello di formulare pareri in merito alle proposte legislative e alle politiche dell’Unione attraverso i lavori delle sue sei sezioni specializzate e di una commissione consultiva, che insieme abbracciano un’ampia gamma di settori che vanno dalle questioni sociali ed economiche a quelle agricole e dei trasporti. I membri faranno parte anche di una o più sezioni, ognuna delle quali eleggerà un presidente per un mandato rinnovabile di due anni e mezzo.

2015_09_07_possible_change_europe_028-extra_largeEcco i membri italiani: Pietro Vittorio Barbieri, portavoce del Forum Terzo Settore – Presidente FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap); Giulia Barbucci, area politiche europee e internazionali della CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro); Claudia Buschi, segretariato generale della CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori); Marina Elvira Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro – presidente del Comitato Unitario degli Ordini e Collegi Professionali; Carmelo Cedrone, professore emerito di Politica economica europea all’Università la Sapienza di Roma – consulente del Dipartimento europeo ed internazionale della UIL (Unione Italiana del Lavoro); img_0047-extra_largeStefano Cetica, presidente di IPER (Istituto per le Ricerche Economiche e Sociali) dell’UGL (Unione Generale del Lavoro); Pietro Francesco De Lotto, direttore generale di Confartigianato Vicenza; Cinzia Del Rio, direttore del Dipartimento internazionale della UIL (Unione Italiana del Lavoro); Gianfranco Dell’Alba, direttore della delegazione di Confindustria presso l’Unione europea a Bruxelles; Tommaso Di Fazio, presidente nazionale della CIU (Confederazione Italiana di Unione delle professioni intellettuali); Giancarlo Durante, direttore degli Affari sociali dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) – professore di Sicurezza sociale e libera circolazione dei lavoratori nell’Ue all’Università degli Studi La Sapienza di Roma; Diego Dutto, direttore nazionale LEGACOOPSOCIALI (Associazione Nazionale Cooperative Sociali); Emilio Fatovic, vicesegretario nazionale CONFSAL (Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori); 2015_06_29_services_general_interest_008-extra_largeGiuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà-Confcooperative – presidente della cooperativa sociale Ecosviluppo; Giuseppe Antonio Maria Iuliano, responsabile per le Politiche internazionali, Segretariato internazionale della CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori); Luca Jahier, giornalista, politologo, esperto di associazionismo di promozione sociale e del terzo settore – ACLI; Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino – Membro del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti); Sandro Mascia, direttore dell’Ufficio di Confagricoltura a Bruxelles; Alberto Mazzola, responsabile degli Affari internazionali delle Ferrovie dello Stato Italiane – vicepresidente Gruppo Trasporti Business Europe; Stefano Palmieri, Area politiche europee e internazionali della CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro); Antonello Pezzini, professore di Economia e gestione delle imprese nell’Unione europea all’Università degli Studi di Bergamo – imprenditore nel settore tecnico-tessile; Maurizio Reale, direttore dell’Ufficio di Rappresentanza per le Relazioni con le Istituzioni dell’Unione europea di Coldiretti; Claudio Rotti, presidente di AICE (Associazione Italiana Commercio Estero); Marco Vezzani, vicepresidente Nazionale CIDA.

 

Fiasha Van Dijk

Foto © European Economic and Social Committee

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Fiasha Van Dijk
Fondamentalmente apolide, proveniente solo "per caso" dai Paesi Bassi, figlia di immigrati di due continenti diversi da quello in cui vivo, spero di portare i resoconti dei pregi delle politiche dell'integrazione, della salute e della medicina dal resto d'Europa...

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