Ritorno a “casa” per Tajani dopo il debutto al summit Ue

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Il presidente del Parlamento europeo nuovamente in Italia per visitare gli stabilimenti dell’Avio a Colleferro e i comuni della Ciociaria, di cui è originario

Nella giornata di ieri il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha visitato gli stabilimenti dell’Avio a Colleferro (Roma) insieme all’amministratore delegato Giulio Ranzo. La visita si è svolta a pochi giorni dal successo del nono lancio consecutivo di Vega che ha messo in orbita il satellite della Commissione europea per l’osservazione della Terra Sentinel 2. «Avio» – ha commentao Tajani – «è fiore all’occhiello dell’industria italiana e mostra in questo contesto di saper fare sistema con i partner europei giocando un ruolo importantissimo nei programmi dei lanciatori attuali e futuri».

Successivamente il presidente del Parlamento europeo è ritornato in provincia di Frosinone per una visita ufficiale nei Comuni di Fiuggi, Ferentino, Frosinone, Pontecorvo e Cassino. Un tour istituzionale in cui Tajani, originario della Ciociara (precisamente di Ferentino), ha incontrato amministratori, autorità religiose, rappresentanti delle realtà economiche e membri dei consigli comunali. A Fiuggi gli è stata conferita la cittadinanza benemerita, mentre a Frosinone ha inaugurato lo sportello Europa. Tajani ha parlato di sinergie tra territori e istituzioni e della sua disponibilità a favorire lo sviluppo e la crescita del territorio.

L’uomo ai vertici della massima assise europea è tornato in Italia pochi giorni dopo che la fiaccola benedettina è arrivata nella capitale comunitaria, a Bruxelles. Ad accoglierla era stato lo scorso 8 marzo lo stesso Tajani, che ha ringraziato i sindaci di Cassino, Norcia e Subiaco, Carlo Maria D’Alessandro, Nicola Alemanno e Francesco Pelliccia per aver sottoscritto un patto di gemellaggio per il legame comune con San Benedetto, patrono d’Europa, e stabilito che la luce della pace fosse ospitata nella sede Ue. Come abbiamo scritto a fine anno (vedi link) il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha più volte manifestato la volontà dell’Europa di sostenere la ricostruzione della Basilica dedicata al suo patrono San Benedetto.

«Vi ringrazio» – ha dichiarato nell’occasione Tajani – «per aver scelto il Parlamento europeo per suggellare questo rapporto di fratellanza tra le vostre città (…) senza la cultura benedettina e quindi senza la Regola di San Benedetto, nemmeno Rousseau e Diderout avrebbero potuto elaborare le loro filosofie e le loro concezioni politiche. Non posso, quindi, essere onorato di presenziare a queste cerimonie e grato a voi per aver portato la Fiaccola che simboleggia in questo luogo dove sono rappresentate tutte le nazioni dell’Unione europea». Presenti alle cerimonie previste dal protocollo, l’Abate di Montecassino don Donato Ogliari, l’arcivescovo di Norcia-Spoleto, Renato Boccardo, il priore della Comunità Monastica del paese umbro, Padre Benedetto e in rappresentanza dell’abate di Subiaco, don Maurizio Vivere.

Hanno preso parte all’evento legato al gemellaggio e all’accensione, da parte del già commissario europeo, della “Fiaccola Pro Pace et Europa Una” molte autorità italiane e non, tra cui i deputati europei, Alessandra Mussolini, Silvia Costa, Salvatore Cicu ed Enrico Gasbarra e i consiglieri regionali del Lazio, Mario Abbruzzese e Antonello Aurigemma a capo di alcune delegazioni del territorio. È stato proprio Abbruzzese, attuale presidente della Commissione speciale Riforme istituzionali del Lazio, ad accompagnare il presidente Tajani nel tour ciociaro di ieri (nella foto alla sinistra di Tajani mentre dona al presidente dell’Europarlamento il libro del giornalista Tommaso Polidoro “Cassino e i suoi Monumenti”).

 

Claudia Lechner

 

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