Riunioni su Libia e contro l’Isis a Berlino e Parigi

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Nella capitale tedesca incontro tra alti funzionari europei più Usa, Russia e Cina. In quella francese ministeriale della Coalizione anti-Daesh

Cina, Federazione Russa, Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti d’America e l’Unione Europea si sono riuniti ieri a Berlino, a livello alti funzionari, con i delegati libici che partecipano al dialogo politico sponsorizzato dall’Onu, alla presenza del rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite, Bernardino León. All’incontro è intervenuto il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier.

Nel comunicato finale di Berlino si conviene che «il popolo libico merita pace, stabilità e prosperità. Eppure, la Libia si trova ad affrontare nuove minacce alla propria sovranità e integrità: gli scontri armati fratricidi sono causa di gravi sofferenze per la popolazione civile, del deterioramento della situazione umanitaria, di una crescita elevata delle violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario, dell’allontanamento dalle proprie case di grandi masse di persone, del prosciugamento delle risorse statali e dell’imminente rischio del collasso economico e finanziario del Paese; gruppi terroristici, così designati dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, stanno cercando di mettere radici in una Libia divisa e minacciare la sicurezza dell’intera regione; la guerra e l’instabilità in Libia e in altre regioni stanno contribuendo al continuo aumento del numero dei rifugiati, preda di reti criminali, tra cui trafficanti di esseri umani e contrabbandieri di migranti, che prosperano traendo vantaggio dalla divisione del Paese a scapito della pace e della sicurezza e del suo potenziale economico, causando continue perdite di vite umane in mare».

LampedusaDi fronte a queste minacce, tutti i partecipanti alla riunione hanno rinnovato il loro forte impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’integrità territoriale e unità nazionale della Libia, richiamando la dichiarazione del Consiglio di Sicurezza del 23 luglio 2014 e le risoluzioni n. 2174 (2014), 2213 (2015), 2214 (2015). I Governi e l’Unione europea hanno espresso il loro inequivocabile sostegno al dialogo politico guidato dal rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite Bernardino León e alle sue proposte per raggiungere un compromesso. Hanno elogiato il continuo impegno delle delegazioni libiche nel processo di dialogo e hanno ribadito con chiarezza la convinzione che un accordo politico inclusivo sia l’unica soluzione sostenibile alla crisi politica della Libia. Essi hanno inoltre confermato che le sfide con cui la Libia è chiamata a confrontarsi potranno essere affrontate e superate in maniera efficace da una Libia unita in partnership con la comunità internazionale. Gli alti funzionari hanno incontrato i rappresentanti di Algeria, Ciad, Egitto, Marocco, Niger, Sudan e Tunisia manifestando apprezzamento per gli sforzi dei loro Paesi, dell’Unione africana e di altri attori, a sostegno del processo guidato da Bernardino León.

Christos Stylianides,A Parigi, nella riunione ministeriale della Coalizione anti-Daesh, si è sottolineata l’importanza di soluzioni politiche inclusive sia in Iraq che in Siria, in particolare nelle attività addestrative delle forze di polizia irachene e nel contrasto alle fonti di finanziamento dell’autoproclamato Stato islamico. Di rilievo nella lotta anti-Isis anche il colloquio tenutosi a Roma tra il ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione allo Sviluppo Paolo Gentiloni e il generale Allen, inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per la Coalizione Anti-Daesh. Il titolare della Farnesina ha rinnovato l’auspicio italiano che il contrasto a Daesh venga portato avanti con un approccio sinergico anche fuori da Iraq e Siria, in Libia in particolare.

 

Claudia Lechner

Foto © European Community, 2015

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