Settimana mondiale dell’acqua di Stoccolma, debutto con seminario Osce

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L’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa apre la 25a edizione della kermesse allo Stockholm International Water Institute fino al 28 agosto

L’importanza della governance per la riduzione del rischio di catastrofi e adattamento ai cambiamenti climatici, grazie al suo contributo per il mantenimento della sicurezza e della stabilità, sono stati al centro di un seminario tenutosi ieri a Stoccolma con cui si è ufficialmente aperta la 25a Settimana mondiale dell’acqua.

Il seminario è stato organizzato dall’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), dalla Serbia presidente OSCE per il 2015 e dal governo della Svizzera. La Settimana mondiale dell’acqua, ospitata dal Stockholm International Water Institute, proseguirà fino al 28 agosto con la presenza di diverse migliaia di esperti, professionisti, responsabili delle decisioni, innovatori di affari e giovani professionisti.

9721324149_566ff57d10_o«La governance co-operativa, il processo decisionale congiunto e il coordinamento tra i diversi soggetti interessati in un bacino idrografico transfrontaliero presenta molte sfide, ma questi sono controbilanciati dai vantaggi a lungo termine che  la cooperazione per l’acqua ha per una maggiore capacità di recupero, sviluppo socio-economico, e stabilità politica», ha dichiarato Desiree Schweitzer, vicecoordinatrice delle attività economiche e ambientali dell’OSCE, in apertura del seminario.

Aleksandar Nikolic, segretario di Stato serbo, ha dichiarato: «la distribuzione non uniforme, la disponibilità e il fatto che le fonti d’acqua non possono essere rinnovati, richiedono cambiamenti fondamentali nel consumo di acqua. L’acqua è gestita secondo i principi di unità del sistema idrico e per lo sviluppo sostenibile, oltre a soddisfare le esigenze delle generazioni attuali. Allo stesso tempo, non dobbiamo mettere a repentaglio il diritto e le esigenze delle generazioni future di fare lo stesso per loro stessi».

9770016694_d04a2f83ff_oEsperti provenienti da Serbia, Moldavia, Svizzera e la Commissione economica per l’Europa dell’ONU hanno discusso le interconnessioni tra governance dell’acqua, riduzione dei rischi, il cambiamento climatico e la sicurezza sulla base di due esempi regionali: la cooperazione transfrontaliera per l’acqua nell’Europa sud-orientale e le lezioni apprese durante la risposta alle inondazioni del maggio 2014; la cooperazione bilaterale tra l’Ucraina e la Moldavia, con una particolare attenzione per il recente sviluppo e l’adozione di un quadro strategico per l’adattamento ai cambiamenti climatici nel bacino (idrografico di 80.000 km², ndr) del fiume Dniester.

La discussione durante il seminario ha evidenziato la necessità di una più profonda comprensione delle sinergie di acqua e politiche estere ed elaborare i ruoli dei diversi soggetti interessati a contribuire agli sforzi congiunti per lo sviluppo sostenibile e la stabilità nei bacini fluviali transfrontalieri.

 

Vaike Viijra

Foto delle precedenti edizioni © Creative Commons

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