Ue e Consiglio d’Europa sostengono l’edilizia scolastica in Italia

0
804

Grazie ai finanziamenti stanziati, si potrà intervenire su oltre 9.000 edifici, per la messa in sicurezza, l’ammodernamento tecnologico per la didattica e l’efficienza energetica

Al fine di ammodernare e mettere in sicurezza l’edilizia scolastica in Italia, le istituzioni finanziarie dell’Unione europea e del Consiglio d’Europa intervengono con un sostegno notevole. Lo scorso 29 luglio a Roma è stata posta a tal fine la firma dell’accordo a Palazzo Chigi fra il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) Marco Bussetti, per la Banca europea per gli investimenti (BEI) il vicepresidente Dario Scannapieco, per la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) il vice-governatore Carlo Monticelli, per Cassa Depositi e Prestiti (CDP) l’amministratore delegato Fabrizio Palermo.

Accordi per 1.555.000.000 di euro, (1.255 miliardi dalla BEI e 300 dalla CEB) che la CDP farà arrivare ai vari enti locali proprietari degli edifici scolastici. I finanziamenti arriveranno a comuni, province e città metropolitane tramite la concessione di mutui alle Regioni, in base a graduatorie di priorità predisposte da queste ultime e rientranti nella programmazione nazionale triennale 2018-2020 per l’edilizia scolastica del MIUR che coordina e supervisiona l’utilizzo dei fondi. Ogni onere di ammortamento sarà a carico dello Stato e in base specifiche modalità di erogazione, le risorse potranno essere spese senza gravare sul patto di stabilità degli enti beneficiari.

«Oggi sigliamo una importante operazione di sistema che guarda al futuro dei nostri ragazzi. Questi accordi sono fino a ora il contratto di progetto di importo maggiore che sia stato stipulato sull’edilizia scolastica. Rappresentano un ulteriore segnale teso al bene della nostra scuola». Così ha commentato il ministro Marco Bussetti.
«Questi accordi ci consentiranno lo stanziamento di 1,5 miliardi netti per interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento alle norme antisismiche, efficientamento energetico e nuova costruzione di edifici scolastici. Il ricorso ai mutui con la Banca europea e la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa permetterà allo Stato italiano un risparmio sulla spesa legata agli interessi. Quello di oggi è il frutto del lavoro di un anno di governo e siamo molto soddisfatti. L’edilizia scolastica è stata da subito una nostra priorità. E lo sarà fino alla fine del nostro mandato».

 

Riccardo Angelo Ronconi

Foto e video © Riccardo Angelo Ronconi

Articolo precedenteRegno Unito fuori dall’Unione europea a tutti i costi
Articolo successivoProtocollo d’intesa tra il Mattm e Sapienza per sostenibilità ambientale

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui