Europa: investire nello spazio per benefici tutti terrestri

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Editoriale di Elżbieta Bieńkowska, commissario europeo per il mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le piccole e medie imprese, per Eurocomunicazione

Il 25 luglio l’Unione europea ha lanciato con successo quattro nuovi satelliti per il sistema di navigazione Galileo. Ciò consentirà a Galileo di fornire un segnale più preciso e contribuirà a renderlo il migliore sistema di navigazione satellitare al mondo entro il 2020.

Perché è così importante sapere cosa succede nello spazio? Una parte della risposta è nel palmo delle vostre mani. Grazie a Galileo le mappe che usate sui vostri smartphone sapranno indicarvi la vostra posizione con una precisione di 20 cm. I dispositivi che sfruttano il GPS non arrivano a tanto. Anche il mercato se ne sta rendendo conto: solo nello scorso anno sono stati venduti circa 75 milioni di telefoni cellulari compatibili con Galileo.

In ogni caso Galileo è qualcosa di più di mappe e app. I suoi segnali sono utilizzati per i moderni sistemi bancari, la TV via satellite, la gestione del traffico e delle ferrovie. I suoi dati possono servire a individuare da quale piano di un edificio sta chiamando una persona che ha bisogno di aiuto; nel futuro le auto a guida autonoma o i sistemi di intelligenza artificiale saranno tutti dotati di un sistema di navigazione satellitare. Ed è solo l’inizio: grazie a Galileo potranno essere sviluppati nuovi servizi e applicazioni che al momento non siamo neanche in grado di immaginare. In aggiunta a questi usi pratici, Galileo è anche un progetto strategico per l’Europa. Che venga usato per scopi economici o per scopi militari, Galileo ci conferisce autonomia e indipendenza. Investire in Galileo aiuta a tenere il passo con gli Stati Uniti senza lasciarsi superare da Russia o Cina.

La nostra odissea nello spazio non si esaurisce con Galileo; l’Europa ha infatti sviluppato il miglior programma satellitare di osservazione della terra: Copernicus, un sistema di monitoraggio del pianeta, dell’atmosfera, degli oceani e dei continenti. Attualmente Copernicus ha già in orbita 7 satelliti e sarà presto il più grande fornitore di dati al mondo dopo Google.

Copernicus offre inoltre l’accesso a dati climatici e ambientali della massima precisione in modo gratuito, aperto e disponibile 24 ore al giorno 7 giorni su 7. Sono dati che vengono utilizzati nelle operazioni di soccorso durante gli incendi boschivi, le inondazioni, gli uragani e i terremoti. I satelliti sono inoltre un valido aiuto per l’agricoltura di precisione o per il monitoraggio dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento urbano. Non ci fermeremo qui: abbiamo l’ambizione di rendere Copernicus il principale sistema mondiale di monitoraggio degli impegni assunti nell’ambito dell’accordo di Parigi sul clima. Ciò fornirà all’Europa una tecnologia all’altezza della sua posizione di leadership nella lotta ai cambiamenti climatici. Con Galileo e Copernicus l’Europa si è affermata come una vera potenza spaziale, la seconda nel mondo.

Il settore spaziale sta subendo notevoli cambiamenti: entrano in gioco nuovi attori, si sviluppano tecnologie rivoluzionarie e approcci aziendali innovativi. Dobbiamo muoverci con la stessa velocità, aumentando gli investimenti, progettando un nuovo approccio allo spazio e costruendo sinergie con le applicazioni di sicurezza e di difesa. È questa la filosofia alla base delle proposte della Commissione europea per un nuovo programma spaziale dell’Ue post-2020 da 16 miliardi di euro. Galileo e Copernicus miglioreranno e diventeranno più grandi e più forti. Saranno sviluppate nuove componenti di sicurezza, quali le comunicazioni satellitari sicure e i sistemi di sorveglianza dello spazio e tracciamento. Sosterremo un accesso autonomo allo spazio per l’Europa e aiuteremo le start-up del settore a prosperare e a crescere.

I traguardi raggiunti nel settore spaziale sono una perfetta dimostrazione di quanto si può realizzare mediante la cooperazione europea. Nessuno Stato membro sarebbe arrivato fin qui da solo e nel futuro abbiamo il dovere di continuare su questa strada. Con la proposta della Commissione per un programma spaziale dopo il 2020, gli Stati membri e il Parlamento europeo hanno l’opportunità di sostenere la nostra ambizione di mantenere la nostra leadership mondiale nel settore spaziale. A vantaggio dell’Europa e di tutti noi.

 

Elżbieta Bieńkowska

Foto © European Space Agency (apertura), European Union (il resto)

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