Una carta elettronica per gli studenti dell’Unione che contenga il curriculum di ognuno così da stimolare la mobilità dei giovani europei
Formazione e occupazione: due temi cruciali per l’Unione europea e per i suoi cittadini più giovani che costituiscono il futuro dell’Europa. È su questi punti che bisogna lavorare per fare in modo che i ragazzi sentano sempre più forte la loro identità e appartenenza all’Ue. È necessario, in questo senso, farli sentire parte di un progetto comune, e agevolare al massimo la mobilità all’interno degli Stati membri durante gli anni della formazione e poi nell’ingresso del mondo del lavoro. Ne è più convinta che mai l’eurodeputata Silvia Costa, presidente della Commissione cultura del Parlamento europeo, che proprio in questi giorni ha voluto rilanciare la proposta di una carta elettronica per gli studenti europei. Si tratta della Eu-Student e-card, progetto già allo studio della Commissione che, secondo la Costa deve al più presto «diventare realtà».
La carta in questione dovrebbe contenere al suo interno il curriculum di ogni ragazzo, con crediti e titoli acquisiti: così si potrebbe condividere il proprio percorso formativo in modo facile e veloce all’interno dell’Ue. Un incentivo in più che si andrebbe ad affiancare all’Erasmus per stimolare la mobilità dei ragazzi, rafforzando anche la loro identità europea, al di fuori dei confini nazionali.
«Questa carta – ha spiegato la Costa – consentirà anche alla Commissione di avviare accordi con gli Stati membri per realizzare partnership con network di istituzioni culturali, servizi educativi e di ospitalità e di tutte quelle opportunità volte al raggiungimento di due obiettivi: da un lato la costruzione della dimensione europea dell’educazione e della formazione con il rafforzamento dei curricula e le opportunità di lavoro; dall’altro la possibilità di accedere ad un’ esperienza di mobilità europea in ambito formativo anche per gli studenti europei, non solo a quelli inclusi nel programma Erasmus+, con minori possibilità economiche».
Un progetto che mira dunque a rendere l’Unione europea sempre più inclusiva, in special modo nei confronti dei giovani che dovrebbero poter avere tutti uguali possibilità di realizzazione non solo nel proprio Paese ma in ogni Stato membro dell’Unione. Obiettivo senza dubbio ambizioso, nel quale tuttavia l’eurodeputata del Pd crede fortemente.
«Sono certa – ha dichiarato – che questa iniziativa possa trovare partner privati e accedere al fondo Juncker per gli investimenti europei».
La prossima occasione per porre l’iniziativa all’attenzione dei Commissari sarà la Conferenza dei Presidenti delle Commissioni dell’Europarlamento con il presidente della Commissione Juncker che si svolgerà il 3-4 ottobre prossimi. In questa occasione la Costa ha annunciato di voler portare come esempio anche l’iniziativa del Governo italiano che prevede un bonus da spendere in cultura per i diciottenni.
Valentina Ferraro
Foto © European Union