“Dal comunicare al fare l’Europa”: il ruolo dell’informazione in Italia

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Presentazione lunedì 13 marzo nella Città Eterna del libro alla vigilia del 60° anniversario del Trattato di Roma alla base dell’attuale Unione europea

Conoscere l’Unione europea partendo dalle scuole, un decalogo di buone pratiche, i nuovi media, il ruolo dell’informazione in Italia e le opportunità dei fondi strutturali e d’investimento europei fino al 2020. Sono questi alcuni degli spunti di riflessione che animeranno la presentazione del libro “Dal comunicare al fare l’Europa – best practice e linee guida operative” che si terrà lunedì 13 marzo alle ore 17.30 nello Spazio Europa della Rappresentanza della Commissione europea e del Parlamento europeo a Roma.

Populismi e crisi identitaria

Assieme ai curatori, il giornalista (nella foto a destra) Andrea Maresi e la docente di Scienza della Comunicazione Lucia D’Ambrosi, animeranno il dibattito Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli affari europei e Mario Mauro, senatore dei Popolari per l’Italia già vicepresidente del Parlamento europeo. Gli spunti di confronto e riflessione non mancano: crisi economica persistente, populismi galoppanti, disaffezione dei cittadini verso l’Ue e difficoltà a gestire e dare risposte a sfide ormai pressanti come l’immigrazione, la sicurezza o il lavoro. Del parterre saranno anche il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, il vicedirettore dell’agenzia stampa Ansa Stefano Polli e Roberto Santaniello, special advisor della Commissione europea per la comunicazione. La moderazione è nelle mani del giornalista de La 7 Frediano Finucci che promette un confronto stile Omnibus.

Cittadinanza attiva e demos europeo

Un leit motif del dibattito che confronterà e coinvolgerà il pubblico presente è il tema della cittadinanza attiva verso l’approdo di appartenenza a un vero demos europeo per la costruzione di una nuova cultura europea in un momento molto delicato per lo stesso progetto comunitario.  Il testo rappresenta uno strumento interessante di riflessione da sfogliare a mo’ di margherita per vedere approfondire anche l’evoluzione del modo di fare comunicazione delle Istituzioni europee – in un contesto in rapida evoluzione tecnologica.

Il libro raccoglie contributi di autori diversi per formazione, background ed esperienze, ma tutti conoscitori a vari livelli della macchina europea, e offre strumenti pratici per utilizzare e gestire al meglio i fondi comunitari. Come il contributo di Eurocomunicazione che ha partecipato al progetto raccontando la sua sfida di raccontare l’Europa in forte evoluzione partendo dai new media.

 

Pierfrancesco Mailli

 

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