Presso la Casa del Cinema, dove si è svolta la rassegna, il pubblico ha potuto visitare un’esposizione fotografica dedicata alla storia del cinema del Paese nordico
Il Nordic Film Fest ha offerto agli spettatori una visione della società di Norvegia, Svezia, Islanda, Danimarca, Finlandia, attraverso storie che vanno dal ruolo del contesto naturale ai cambiamenti sociali, passando per i temi privilegiati da questa sesta edizione del festival: il viaggio e la cultura dei Sámi, popolazione che vive nel nord della Scandinavia. Nel corso degli eventi culturali presentati, l’ambasciatore di Finlandia, Janne Taalas, ha ripercorso gli scambi culturali tra i Paesi nord-europei e l’Italia, il direttore del Circolo Scandinavo di Roma, Ingo Arnason, ha introdotto le proposte islandesi proiettate durante i quattro giorni della manifestazione e gli ambasciatori di Norvegia, Bjørn Grydeland, di Svezia, Robert Rydberg, e di Danimarca, Erik Vilstrup Lorenzen, hanno parlato dell’importanza della cooperazione nell’industria del cinema tra l’Italia e i Paesi nord-europei.
La Finlandia celebra i cento anni della sua indipendenza e ha proposto a Roma (presso la Casa del Cinema a Villa Borghese dove tutte le proiezioni hanno avuto luogo dal 4 maggio al 7 maggio) l’esposizione di fotografie “Donne forti luce tenue”, illustrando così la storia del proprio cinema attraverso le immagini delle registe, sceneggiatrici e attrici. Tra le più note ai finlandesi, Irma Seikkula, Rakel Linnanheimo, Emma Väänänen, Kirsti Hurme, Rauni Luoma, Tuulikki Paananen, Siiri Angerkoski.
Il film che ha inaugurato la rassegna, “The Happiest Day in the Life of Olli Mäki” (“Hymylyievä mies”) racconta la storia di un uomo di umili origini che vede la sua vita trasformarsi troppo rapidamente quando il manager lo spinge a farsi avanti nel campionato del mondo di boxe allo stadio olimpico di Helnsiki: Juho Kuosmanen ha vinto il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes nel 2016 proprio con questo film, con la sceneggiatura dello stesso regista Kuosmanen e di Mikko Myllylahti e gli attori Jarkko Lahti, Oona Airola, Eero Milonoff (produzione: Aamu Filmcompany, One Two Films, Tre Vänner Production AB). Juho Kuosmanen con le sue opere ha vinto diversi premi, anche a Locarno.
In un altra pellicola presentata, “Little Wing” (“Tyttö Nimeltä Varpu”) al centro della vicenda c’è la forza dei legami familiari. La protagonista prende una decisione drastica per ritrovare una persona assente da lungo tempo. Il film è diretto e sceneggiato da Selma Vilhunen. In “Kaisa’s Enchanted Forest” (“Kuun metsän Kaisa”) di Katja Gauriloff, l’amicizia tra un narratore Sámi e uno scrittore è l’occasione per regalare allo spettatore un panorama della storia e delle tradizioni del Grande Nord, dove l’identità degli abitanti è stata messa alla prova più volte dagli avvenimenti.
Nel film “Il bianco pastore di renne” (“Valkoinen peura”) appaiono le leggende delle regioni più remote della Finlandia, poste sotto una luce inquietante dal regista Erik Blomberg, che ha anche sceneggiato la storia assieme a Mirjami Kuosmanen. Il Circolo scandinavo di Roma ha presentato nel corso del Festival anche quattro cortometraggi di animazione finlandesi che spaziano dalla narrazione della vita cittadina a quella della natura finlandese (Summer in Helsinki, Yellow, Blava, Vuosirengas) firmati da Maria Björklund, le cui animazioni sono state esposte in gallerie d’arte di diversi Paesi.
Aldo Ciummo
Foto © Nordic Film Fest 2017 (Guido Gaito Usartecoop)