Contributo tedesco e visita del presidente Mattarella ad Amatrice

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Posta la firma per la costruzione del nuovo ospedale, andato distrutto nel terremoto. Il capo dello Stato, dopo il sottosegretario tedesco Adler, ricevuto nel comune martoriato

Pochi giorni dopo le prime scosse di terremoto dello scorso anno, la cancelliera Angela Merkel aveva assicurato che la Germania avrebbe dato un contributo alla ricostruzione. Dalle parole ai fatti: ieri, martedì 1° agosto, in accordo con l’esecutivo italiano, tale risorsa è stata destinata alla costruzione del nuovo ospedale Grifoni ad Amatrice, poiché quello precedente è andato distrutto quasi un anno fa, il 24 agosto. Stanziati dal governo federale sono stati messi a disposizione per il progetto 6 milioni di euro. Stipulato un protocollo d’intesa sottoscritto dal sottosegretario di Stato per l’Edilizia Gunther Adler e dal commissario straordinario del governo italiano alla Ricostruzione Vasco Errani.
 
Sul posto Adler ha evidenziato l’importanza del progetto: «la costruzione del nuovo ospedale di Amatrice è un progetto di particolare priorità da cui trarranno beneficio tutti gli abitanti della regione. Assieme ai nostri partner italiani vogliamo far in modo che la regione abbia presto un ospedale che garantisca un’assistenza medica di base. Il contributo tedesco è un segno di amicizia nei confronti dell’Italia e degli abitanti della regione. Noi vogliamo infondere coraggio alle popolazioni colpite e allo stesso tempo fornire loro un aiuto pratico». L’Ambasciata tedesca sta aiutando, inoltre, nella ricerca di ulteriori fondi privati per l’equipaggiamento dell’ospedale. La ministro plenipotenziario Irmgard Maria Fellner ha dichiarato: «la costruzione dell’ospedale procede bene. Affinché possa entrare in funzione, ha bisogno di dotazioni tecniche e di tante altre cose. Siamo felici che ci siano imprese tedesche che intendono darvi un contributo».

Per il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti «l’ospedale è un bella idea di Europa e di solidarietà internazionale. Il governo tedesco, come molti governi, sono stati al fianco di queste terre nelle ore successive alla tragedia del terremoto, nell’emergenza». Zingaretti, a margine della firma dell’accordo bilaterale con il governo tedesco ha sottolineato come questa iniziativa sia «un segnale importante, perché l’assistenza sanitaria ad Amatrice è sempre stata garantita da strutture provvisorie, ma voler contribuire alla ricostruzione dell’ospedale significa lasciare un segno indelebile, anche oltre le emergenze e questo è un bellissimo segnale, del quale dobbiamo ringraziare la cancelliera Angela Merkel».

«Il contributo del governo tedesco è il segno di un’attenzione andata oltre, è un contributo destinato a dare prospettiva e futuro a questi territori. Solidarietà e amicizia insieme a un’idea di Europa tale per cui quando qualche Paese ha bisogno gli altri Paesi aiutano con determinazione e generosità» – è quanto ha detto il commissario del governo per la ricostruzione, Vasco Errani – «la capacità di collaborare e di lavorare insieme e di mettere avanti l’obiettivo e l’interesse comune è l’anima del nostro operato ed è un elemento fondamentale per il futuro di questo territorio».

Inoltre il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, il prossimo 13 settembre sarà ospite a Berlino della cancelliera Merkel. L’invito è stato formalizzato sempre ieri dal sottosegretario Adler. «Il nuovo ospedale sorgerà nello stesso luogo dove si trovava la vecchia struttura distrutta dal terremoto» – ha dichiarato Pirozzi, nel corso della cerimonia per la firma del protocollo d’intesa- «lo abbiamo sempre difeso come un presidio che potesse servire un’ampia parte di territorio montano e distante dalle grandi città». Il sindaco di Amatrice, nell’occasione, ha anche consegnato al commissario Errani un assegno di 284mila euro frutto di donazioni giunte al comune anche per la ricostruzione dell’ospedale, compresi allestimento di arredi e strumentazione tecnologica.

Il nuovo ospedale sarà in grado di fornire assistenza medica di urgenza e di base con reparto di medicina interna e chirurgica, sala operatoria e un settore radiologico. Per il trattamento e l’assistenza dei pazienti in regime di ricovero saranno a disposizione 30 posti letto e sarà prevista un’area dedicata a pazienti non ricoverati. Il costo totale dell’ospedale è stimato in circa 13,7 milioni di euro e il resto dell’investimento, 7,6 milioni di euro circa, sarà a carico delle istituzioni italiane. La struttura sarà al servizio anche dei comuni montani del reatino e dell’area circostante, tenuto conto della posizione baricentrica di Amatrice rispetto alle regioni confinanti. Il contributo di solidarietà tedesco sarà erogato in tre rate dal 2017 al 2019 anno in cui è previsto il completamento e l’apertura al pubblico.

Oggi nel comune laziale è arrivato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (nella foto con il sindaco Pirozzi), che per l’occasione ha ricevuto  la prima fusione in bronzo della “Medaglia della Rinascita“. A consegnargliela c’erano il sindaco Pirozzi e l’autrice del conio Laura Cretara. «La speciale coniazione ufficiale» – ha spiegato una nota del comune – «raffigura l’immagine della Fenice, il mitico uccello che risorge dalle proprie ceneri, un simbolo non solo per Amatrice ma anche per tutti i comuni e le persone coinvolte nei tragici eventi sismici che hanno sconvolto l’Italia centrale». Per Pirozzi «ubi erat, sicut erat: Amatrice tornerà dove era e come era, lo dobbiamo ai nostri padri, a chi ci ha lasciato, a noi stessi». E per questo nella frazione di San Cipriano, da ieri è ospitata la nuova casa degli otto ristoranti che hanno ripreso l’attività a un anno dal terremoto. E riparte dal suo grande patrimonio enogastronomico, l’Amatriciana, che l’ha resa famosa in tutto il mondo e che il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ha annunciato che sarà candidata a patrimonio dell’Unesco. L’area food, grazie alla solidarietà dei lettori del Corriere della Sera e ai telespettatori di TgLa7, è un progetto divenuto realtà in 288 giorni. Il proprietario, Alessio Bucci, era rimasto sotto le macerie e per oltre quaranta giorni in ospedale, tra la vita e la morte. Per Stefano Boeri, l’architetto che ha disegnato l’area food, «è come se l’Italia abbracciasse Amatrice. Il legno utilizzato in queste strutture arriva dal Friuli, le imprese che hanno lavorato qui arrivano da tutta Italia, i ragazzi del mio studio da diversi Paesi europei. Abbiamo costruito tutto questo spinti da una grande energia».

 

Klivia Böhm

Foto © Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, Ministero per l’Ambiente e l’edilizia della Repubblica Federale di Germania, Pinterest.de, comunicacity.net

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