Ė partito da Bruxelles il countdown per il mercato unico digitale europeo

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Il vicepresidente Andrus Ansip ha svelato al Berlaymont i punti principali su cui si concentrerà l’azione della Commissione a partire da maggio

Ė partito da Bruxelles il countdown per realizzare in Europa il mercato digitale europeo. In un mondo in cui la tecnologia digitale è divenuta il compagno di tutti i giorni, conosciuto bene I male, e le cui potenzialità promettono cambiamenti epocali, l’Europa non può più perdere tempo e mancare le opportunità di crescita e utilizzare i servizi come sta già avvenendo negli Usa.

The journalists in the press room of the EC and Mina Andreeva, Deputy Chief Spokesperson of the EC, at the podium, observing one minute of silence in tribute to the victims
I giornalisti nella sala stampa, Andrus Ansip e la portavoce della Commissione Mina Andreeva osservano un minuto di silenzio per le vittime della Germanwings

Dopo essersi confrontato e coordinato con i colleghi, il vicepresidente della Commissione europea Andrus Ansip, alla testa del gruppo per il Mercato Unico digitale, ė sceso in sala stampa al Berlaymont per svelare i punti principali su cui si concentrerà l’azione della Commissione, quando il 6 maggio prossimo declinerà le azioni concrete per abbattere le barriere e liberare le potenzialità del mercato digitale europeo.

Migliore accesso ai beni e ai servizi digitali da parte di consumatori e imprese, creazione di un ambiente propizio per la diffusione delle reti e dei servizi digitali e creazione di una società digitale europea con potenzialità di crescita a lungo termine. Questi i tre pilastri di riferimento che Ansip identifica per sfruttare appieno l’E-commerce, le opportunità di internet e dell’economia digitale.

Andrus Ansip
Il commissario Andrus Ansip

Le cifre sono promettenti. Questa rivoluzione farebbe risparmiare ai consumatori quasi 12 miliardi di euro ogni anno negli acquisti online, le imprese potrebbero approfittare del commercio extra nazionale attraverso leggi favorevoli e regole omogenee: in questo contesto il 57% delle imprese inizierebbe o incrementerebbe le vendite online.

La diffusione della banda larga, in un quadro di spettro rivisto a livello europeo, farebbe scendere i prezzi dei servizi mobili e aumentare la produttività fino a 0,16% l’anno. L’uso dei Big data da parte dei 100 produttori top europei potrebbe far risparmiare oltre 400 miliardi di euro, mentre il servizio pubblico potrebbe risparmiare oltre 10 miliardi di euro avendo regolarmente un approccio digitale.

Il Vicepresidente ha sottolineato l’importanza della fine del blocco geografico che parcellizza l’Ue (si pensi all’online gambling), la riforma del copyright favorevole sia ai consumatori che ai creatori di opere di ingegno e la necessità di giungere a una definizione europea e comune di net neutrality, sulla scia di quanto appena deciso negli Usa.

 

Andriko Mouapesi

Foto © European Community, 2015

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Andriko Mouapesi
Economista di formazione e giornalista iscritto dal 2005 all'elenco pubblicisti. Freelance per diversi media collabora attualmente con diverse testate online in particolare su EU affairs.

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