Padoan e la lettera alla Commissione europea sul debito

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Il ministro dell’economia illustra i “fattori rilevanti” per cui l’Italia non ha ancora raggiunto gli obiettivi richiesti. Ci vuole più crescita per tagliare il rapporto debito/Pil

L’Italia deve «crescere di più». Questa la soluzione del ministro dell’economia Pier Carlo Padoan per ridurre il rapporto debito/Pil. Per poter lavorare al meglio in questa direzione, tuttavia, è necessaria una «politica di bilancio adeguata», che equivale a dire maggior flessibilità da parte dell’Ue.

Lo ha detto più volte il ministro e continua a ribadirlo, questa volta, secondo quanto emerso da alcune indiscrezioni stampa, attraverso una lettera inviata alla Commissione europea, datata 9 maggio. Il giudizio della Commissione sui conti pubblici italiani, infatti, è vicino: il 18 maggio Bruxelles si esprimerà al riguardo. Proprio per questo si intensifica l’attività del ministro Padoan per illustrare all’Ue il lavoro fatto fin qui e le scelte relative alla politica di bilancio del Governo italiano.

Il ministro Pietro Carlo Padoan e il commissario Pierre Moscovici durante una riunione dell'Eurogruppo
Il ministro Pietro Carlo Padoan e il commissario Pierre Moscovici durante una riunione dell’Eurogruppo

Il tutto per scongiurare il rischio di una procedura con sanzioni alla quale, intanto, Spagna e Portogallo sembrerebbero non poter sfuggire.
È innegabile, infatti, che l’Italia non è riuscita a raggiungere gli obiettivi previsti da Bruxelles: la Commissione aveva infatti stimato una riduzione del deficit strutturale dello 0,2% per il 2015, contro l’effettivo 0,1% registrato a ottobre scorso. Per il 2016 le previsioni attendevano uno 0,1% mentre il saldo strutturale è stato dello 0,7%. Il mancato raggiungimento degli obiettivi è tuttavia da leggersi, secondo il ministro, in un quadro più ampio che tenga conto di vari fattori.

 Pietro Carlo Padoan, e il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis
Pietro Carlo Padoan, e il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis

La lettera in questione, indirizzata al vicepresidente Valdis Dombrovskis e al commissario Pierre Moscovici, è stata accompagnata da un corposo documento nel quale il ministro illustra appunto i “fattori rilevanti” alla base del debito.

Fra questi, Padoan cita le pressioni deflazionistiche che stanno rendendo difficoltosa la riduzione del debito e non manca di sottolineare come, in questa prospettiva, una politica di bilancio più stringente rischierebbe di «peggiorare la crescita dell’economia e l’evoluzione del rapporto debito/Pil». In definitiva, il ministro auspica che la Commissione valuti «complessivamente» le scelte del Governo italiano e si è detto «molto fiducioso» relativamente al «fatto che il nostro programma di bilancio sia pienamente in linea» con le regole imposte dall’Unione europea.

 

Valentina Ferraro
Foto © European Union, 2016

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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