“Vissi d’Arte sulle ali del Grifo” con uno sguardo sull’Europa

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In Sicilia, a Partanna, il 16 giugno serata di gala per la raccolta di fondi per restaurare antiche opere d’arte del patrimonio pubblico locale. «Tesoro italiano e del Vecchio Continente»

Ci sono in Italia città, paesi, borghi, la cui peculiarità è l’essere attraversati dalla Storia, che ancora oggi ne caratterizza il fluire della vita. Uno di questi borghi è Partanna, cittadina collinare a poca distanza dall’area archeologica di Selinunte, la più vasta della Magna Grecia.

Con la fine del dominio arabo in Sicilia alla fine dell’XI secolo, il Conte Ruggero consegnò Partanna a uno dei suoi condottieri, Giovanni I Grifeo. Baronia consegnata nel 1137 dal primo Re di Sicilia, Ruggero II, a Giovanni II Grifeo che con alcuni tra i maggiori Baroni della Sicilia presenziò all’incoronazione del Sovrano. Si sviluppò in tal modo uno dei Castelli più rappresentativi della Sicilia e del Sud Italia.

Per volontà dell’erede dei Grifeo, il giornalista Giuseppe Grifeo, il 16 giugno si svolgerà nell’antico Castello una significativa manifestazione: la seconda edizione della Serata di Gala “Vissi d’Arte sulle ali del Grifo”, anche per raccogliere fondi per il restauro di antiche opere d’arte del patrimonio pubblico locale.

Il Castello Grifeo quali radici europee presenta? «La storia rappresentata da Castello Grifeo è già un primo simbolo di quei movimenti di popoli e di ridisegno dei poteri e delle culture che hanno fatto la storia europea – spiega a Eurocomunicazione Giuseppe Grifeo -. Il feudo nacque grazie alla volontà di un Altavilla, il Gran Conte Ruggero che tra il 1091 e il 1092 completò la conquista della Sicilia ponendo fine al dominio musulmano. Quindi normanni discesi dal centro Europa, come erano giunti da fuori i miei avi, greci in arrivo da Bisanzio e da Creta e, in origine più lontana, della Cappadocia in quanto ramo secondario della Famiglia Imperiale dei Foca».

Partanna, comune di poco più di 10 mila abitanti in provincia di Trapani, è ricca di memorie storiche come la Chiesa madre, tra gli esempi migliori del Barocco trapanese con all’interno un coro ligneo del 1600 che è monumento nazionale dal 1910. Per non tacere poi del Castello Grifeo, dove si svolgerà la serata del 16 giugno, tra i maggiori eventi che anticipa l’estate trapanese. Il Castello Grifeo è “Museo Regionale di Preistoria del Belice – Centro di interpretazione e valorizzazione territoriale”, inaugurato il 28 dicembre 2007, evento al quale fu invitata tutta la Famiglia Grifeo.

La Serata di Gala del 16 giugno prosegue la tradizione filantropica di protezione delle arti che sono un bene siciliano non solo, ma anche un tesoro italiano ed europeo.

A Castello Grifeo c’è l’Europa rappresentata dalla pala d’altare dellaMadonna del Rosariodipinta da Simon di Wobreck nel 1585, pittore fiammingo nato ad Haarlem nelle Fiandre nella prima metà del XVI secolo e morto a Palermo tra il 1587 e il 1597. «Lo stemma di Famiglia che campeggia nella corte principale del Castello sull’ingresso principale del Salone centrale, è stato scolpito da Francesco Laurana, artista nato a Vrana in Croazia nel 1430, morto ad Avignone nel 1502 e che a Partanna ha vissuto nel 1468 per completare alcune sue opere del periodo siciliano, comprese le statue che ornavano la vasta area a giardino di Castello Grifeo» ha concluso Giuseppe Grifeo.

«Vittoria notevole per l’eccellenza di questo progetto di restauro e per la qualità dell’evento del 16 giugno» – aggiunge Giuseppe Grifeo – «è l’aver spinto, grazie alla partecipazione a un bando di finanziamento per la cura di opere d’arte, e poi ottenuto un notevole contributo da parte della Fondazione Cultura e Arte che ha come presidente onorario il professore avvocato Emmanuele Francesco Maria Emanuele».

Per l’evento tanto atteso, ci saranno Sua Altezza il Principe Ravivaddhana Monipong Sisowath, cugino e ambasciatore di Sua Maestà Norodom Sihamoni, Re della Cambogia; il Principe Danilo Moncada-Zarbo di Monforte, psicanalista, poi Claudio Caruselli, giornalista e critico cinematografico, la Marchesa Fernanda Paternò Castello di Carcaci con il marito, il professore Marcello Majorana, i rappresentanti della principesca famiglia Tagliavia di Castelvetrano, Maria Desiree il fratello Antonio e il cugino Giovanni Battista. la Baronessa Mariel Piccolo di Calanovella con il consorte, il Barone Stefano Valletta.

Con le somme raccolte, saranno restaurati due antichi dipinti:

– “Incoronazione della Vergine con Santi” attribuito a Vito D’Anna, epoca 1700, altezza 270 centimetri, larghezza 200 centimetri;

– “San Benedetto con Madonna e Redentore”, autore ignoto, sempre del 1700, altezza 270 centimetri, larghezza 200 centimetri.

Lavori di restauro della dottoressa Rosalia M.C. Teri e del professore Antonino Teri.

«Abbiamo un dovere primario, e la Famiglia Grifeo lo ha in particolar modo, con l’area del Partannese: preservare le radici storico-culturali che sono patrimonio di tutti, quindi inestimabile lascito all’Europa che chiamiamo a conoscerle ammirandone i frutti artistici e architettonici nati nei secoli» ha concluso Giuseppe Grifeo.

Spesso i turisti trascurano alcuni luoghi anche se vicini a quelli più frequentati e famosi, ma per Partanna e Castello Grifeo una visita è cosa buona e giusta.

Per informazioni sulla Serata di Gala a Castello Grifeo https://www.facebook.com/events/357594448064568/

 

Enzo Di Giacomo

Foto © Angelo Campus

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Enzo Di Giacomo
Svolge attività giornalistica da molti anni. Ha lavorato presso Ufficio Stampa Alitalia e si è occupato anche di turismo. Collabora a diverse testate italiane di settore. E’ iscritto al GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) ed è specializzato in turismo, enogastronomia, cultura, trasporto aereo. E’ stato Consigliere dell’Ordine Giornalisti Lazio e Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Revisore dei Conti Ordine Giornalisti Lazio, Consiglio Disciplina Ordine Giornalisti Lazio

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