200 opere di Raffaello Sanzio a Roma, la metà per la prima volta

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L’attesissima mostra del sommo artista del Rinascimento nel cinquecentenario della sua prematura scomparsa, avvenuta proprio nella Città Eterna

Roma celebra il cinquecentesimo anno della scomparsa dell’eccelso artista Raffaello Sanzio con una grande mostra alle Scuderie del Quirinale. La mostra sarà inaugurata il 3 marzo 2020 dal capo dello Stato Sergio Mattarella, dalle più alte cariche istituzionali italiane e dai rappresentanti dei principali Paesi esteri che hanno dato il loro contributo con fenomenali prestiti. Alle scuderie saranno riuniti per la prima volta più di cento capolavori autografi o riconducibili a ideazione raffaellesca tra dipinti, cartoni, disegni, arazzi, progetti architettonici. A queste saranno affiancate altre opere di confronto e di contesto come sculture, manufatti antichi, codici, documenti, preziosi capolavori di arte applicata, per un totale di 204 opere in mostra, 120 dello stesso Raffaello tra dipinti e disegni.

L’esposizione intitolata semplicemente RAFFAELLO 1520-1483 sarà visitabile fino al 2 giugno. La realizzazione della mostra è frutto della collaborazione tra le Scuderie del Quirinale, le Gallerie degli Uffizi e molte istituzioni come la Galleria Borghese, Il Parco Archeologico del Colosseo e i Musei Vaticani. Il coordinamento dei lavori vede protagonisti la curatrice Marzia Faietti – «Avvicinarsi a Raffaello è una cosa facilissima: e questo perché l’urbinate è autore di un arte complessa ma allo stesso tempo capace di comunicarsi a tutti. La sua pittura è talmente meditata, ponderata, sublimata, contiene tanti e stratificati livelli di lettura che ogni osservatore, dal più semplice al più colto, ha la possibilità di ammirarla e ammirarne aspetti e qualità diverse.

Raffaello è un’artista per tutti» – e il curatore Matteo Lafranconi – «L’idea portante che ha ispirato fin dall’inizio le riflessioni di noi curatori è stata quella di lavorare per la costruzione di un degno tributo alla grandezza dell’artista; un tributo capace di restituire almeno per approssimazione la qualità, la varietà, la grazia, la cultura e l’intelligenza del pensiero creativo raffaellesco. In questo spirito di servizio, e pur nella consapevolezza delle difficoltà, abbiamo tentato di mantenere più alte possibili le ambizioni di completezza e spettacolarità del percorso espositivo, nella convinzione che nessuno sforzo fosse indegno di essere tentato per celebrare Raffaello e la sua opera in una ricorrenza così straordinaria», con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro.

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La rassegna presenterà capolavori provenienti dalle collezioni dei più importanti musei e collezioni nazionali e internazionali tra cui: Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Galleria Borghese, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Fondazione Brescia Musei, e ancora Musei Vaticani, Louvre, Nazional Gallery di Londra, Museo del Prado, Museo Nacional de Artes decorativas di Madrid, Patrimonio Nacional, National Gallery of Art di Washington, Metropolitan Museum di New York, Albertina di Vienna, British Museum, Royal Collection, Ashmolean Museum di Oxford, Musée des Beaux-Arts di Lille.

   Madonna Tempi. Bayerische Staatsgemaeldesammlungen

Si potranno ammirare, per la prima volta nello stesso luogo, opere come: la Madonna del Granduca e la Velata provenienti dalle Gallerie degli Uffizi, la grande Pala di Santa Cecilia dalla Pinacoteca di Bologna. Ci saranno opere mai tornate in Italia dal momento della loro esportazione come la Madonna Alba dalla National Gallery di Washington, la Madonna della Rosa da Prado, la Madonna Tempi dalla Alte Pinakothek di Monaco di Baviera; dipinti iconici come il Ritratto di Baldassarre Castiglione e l’Autoritratto con amico dal Louvre. Protagonisti indiscussi i ritratti dei due Papi che permisero a Raffaello di dimostrare il suo immenso potenziale artistico negli anni romani: Giulio II dalla National Gallery di Londra e Leone X con i cardinali Giulio de’Medici e Luigi de’Rossi degli Uffizi.

Quest’ultimo presentato dopo un restauro durato tre anni a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, intervento che ne ha restituito la nettezza luministica e cromatica originale e gli incredibili dettagli. Il comitato scentifico presieduto da Sylvia Ferino ha affiancato e approfondito il lavoro del team dei curatori e ha consentito un perfetto dialogo tra gli studiosi più accreditati nel settore come Nicholas Penny, Barbara Jatta, Dominique Cordellier, Achim Gnann, Alessandro Nova, Alessandro Viscogliosi, Mario Scalini, Guido Cornini. E proprio da questa collaborazione si è giunti alla scelta di questo importante numero di opere. È la prima volta che un numero così cospicuo di opere di Raffaello sarà presente nella stessa mostra, un evento irripetibile.

   Ritratto di Baldassarre Castiglione. Paris, Musée du Louvre

Per il presidente e A.d. Ales-Scuderie del Quirinale, Mario De Simoni: «è un progetto originale concepito a ritroso. Il punto d’arrivo di Raffaello, Roma, è il punto di partenza della mostra che comincia con un’incredibile, strepitosa ricostruzione in scala, pressoché naturale, della tomba di Raffaello». La mostra è articolata in modo del tutto originale, un percorso a ritroso dal 6 aprile 1520 per ripercorrere tutta l’avventura creativa di Raffaello, da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria, fino alle radici Urbinate. Si parte da una magnifica riproduzione a grandezza naturale della monumentale tomba di Raffaello al Pantheon commissionata alla Factum Foundation for Digital Technology in conservation.

“ILLE. HIC. EST. RAPHAEL. TIMVIT. QVO. SOSPITE. VINCI RERVM MAGNA PARENS ET MORIENTE MORI.” “Qui sta quel Raffaello, mentre era vivo il quale, la Natura temette di essere vinta e, mentre moriva, di morire con lui” (dal saggio “La morte di Raffaello nelle parole dei contemporanei” di M. Lafranconi). Il primo capitolo di questo percorso è dedicato alla celebre Lettera a Leone X, scritta da Raffaello insieme a Baldassarre Castiglione e presentata in mostra nel prezioso esemplare manoscritto dell’Archivio di Stato di Mantova. Ci sarà un istallazione multimediale a cura di Alessandro Viscogliosi e realizzata da Katatexilux, dedicata alla ricostruzione della pianta di Roma antica, la grande impresa che Raffaello lasciò incompiuta alla sua morte, con delusione di umanisti ed eruditi per i quali aveva rappresentato la più ambiziosa impresa antiquaria mai tentata.

   Ritratto di Giulio II, London National Gallery

Presentata anche una grandiosa ricostruzione in 3D della facciata del perduto Palazzo Branconio, a cura di Francesco Paolo Di Teodoro realizzata da Opera Musei Fiorentini e prodotta in collaborazione con il Centro studi Vitruviani e il Comune di Fano che rappresenta la capacità di Raffaello anche nella sezione architettonica. Tra le opere realizzate per la mostra c’è anche la riproduzione in 3D del cartone raffaellesco preparatorio per l’arazzo Il sacrificio di Listra a cura di Factum Foundation for Digital Technology in conservation, realizzato su concessione della Royal Collection e in collaborazione con il Victoria & Albert Museum di Londra. La mostra sarà accompagnata da un nutrito programma di lezioni, incontri e conferenze a cura dei migliori e più brillanti conoscitori del settore.

Gli argomenti approfonditi saranno la corte papale, le famiglie nobiliari, i mecenati e i letterati che vissero in una Roma ricca d’attività, tesa a recuperare i fasti e la grandezza della sua storia. Non mancheranno approfondimenti sulla competenza di Raffaello come studioso dell’archeologia di Roma antica. I visitatori della mostra saranno omaggiati del prezioso libretto con il saggio Modernità di Raffaello. Dalla lettera a Leone X alla Costituzione Italiana, firmato dallo storico e intellettuale Salvatore Settis. Al ministero dei Beni culturali è intervenuto anche il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt: «una parte, ovvero la nuova sala di Raffaello agli Uffizi, non l’abbiamo potuta trasportare a Roma, tutti i visitatori degli Uffizi che comprano il biglietto durante il periodo della mostra a Raffaello avranno il 33% di sconto per la mostra alle Scuderie del Quirinale, si tratta di 3 mesi in cui avranno questa possibilità unica».

   Il sogno del cavaliere (Ercole al bivio), London National Gallery

Tante le istituzioni che hanno contribuito alla realizzazione della mostra. Il ministro per i Beni Culturali e per il Turismo Dario Franceschini ha dichiarato: «una mostra di estremo rigore scientifico, grande contenuto educativo e significativa capacità divulgativa, che illustra Raffaello nella pienezza di uomo del Rinascimento, impegnato nella ricerca e nella tutela del bello e dell’armonia in ogni sua attività, dall’espressione pittorica allo svolgimento dell’incarico di prefetto alle antichità dello Stato della Chiesa, contribuendo allo sviluppo della piena consapevolezza della necessità della salvaguardia del patrimonio culturale».

Le parole del presidente e A.D. Ales-Scuderie del Quirinale Mario De Simoni: «la mostra rende onore a un momento unico nella storia della nostra cultura, i 500 anni dalla morte del pittore per antonomasia, Raffaello. E lo fa attraverso un percorso a ritroso, dalla morte alla giovinezza urbinate, che illustra, con confronti serrati e inediti, e con capolavori da tutti amati, la straordinaria parabola di Raffaello artista totale. Con le Galleria degli Uffizi la collaborazione è stata tanto organica che in questa occasione si può pensare a un viaggio di immersione nel mondo raffaellesco che il visitatore attento potrà effettuare tra Roma e Firenze».

Non da meno la dichiarazione del direttore Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: «mai nella storia è stato possibile ammirare così tanti capolavori dell’urbinate, ora raccolti ed esposti insieme per celebrare la ricorrenza del cinquecentenario della sua morte. Gli amanti dell’arte di tutto il mondo non possono lasciarsi sfuggire questa occasione eccezionale per venire a Roma, alle Scuderie del Quirinale. Sarà un’opportunità unica, almeno per questa generazione, che consentirà di immergersi completamente nel meraviglioso universo dell’arte di Raffaello raccontato da un percorso inedito, ricco oltre 200 opere. Le Gallerie degli Uffizi sono orgogliose di aver co-organizzato questa mostra epocale, inviando da Firenze dipinti e disegni tra i più famosi e celebrati dell’artista, che costituiscono quasi un quarto dell’intero percorso espositivo».

 

Ginevra Larosa

Foto e video © Eurocomunicazione, Scuderie del Quirinale

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