Covid-19, Russia seconda al mondo per numero dei casi dopo Stati Uniti

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Si è ammalato anche il fidato e potente portavoce di Putin, Peskov, ricoverato insieme alla moglie

La Russia è diventato il secondo Paese a livello planetario per i contagi da nuovo coronavirus, dopo gli Usa e prima del Regno Unito: in tutto, i casi accertati sono
quasi 4,2 milioni e i decessi oltre 286mila. E in Russia si è ammalato anche il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ora ricoverato insieme alla moglie, una famosa ex pattinatrice russa. La Gran Bretagna, secondo i nuovi dati dell’istituto nazionale di statistica, ha superato i 40mila contagiati e balza al primo posto in Europa come Paese più colpito. In Spagna i dati risalgono e il governo decide di “barricare” nuovamente il Paese: chi arriverà dall’estero dovrà stare in quarantena fino alla fine dello stato di emergenza.

Negli Stati Uniti i morti hanno superato gli 80mila ma entro sabato riapriranno in parte le attività di 48 Stati su 50; ma l’immunologo Anthony Fauci, esponente di punta della task force della Casa Bianca, avverte del rischio di innescare un’epidemia difficile da controllare se si riaprirà troppo presto. E mentre Wuhan, la città focolaio dell’epidemia, si propone l’ambizioso obiettivo di testare 11 milioni di abitanti in appena 10 giorni, la capitale della Corea del Sud registra un nuovo picco nel quartiere della movida frequentato dalla comunità omosessuale. In Brasile il presidente brasiliano Bolsonaro è apparso per la prima volta apparso in pubblico indossando la mascherina.

In Francia e in Svizzera hanno riaperto da oggi le scuole, anche se – a Parigi – il sindaco della capitale, Anne Hidalgo, ha mantenuto chiusi giardini e parchi. In Germania almeno 950 casi di contagio per focolai di coronavirus nei mattatoi dove i dipendenti – spesso lavoratori stagionali romeni e bulgari – erano fino a ieri sistemati in alloggi collettivi, mentre ora sono stati trasferiti in abitazioni più idonee. Buone notizie dal Belgio, dove negli ultimi tre giorni la tendenza al ribasso delle nuove infezioni sembra riprendere. Fra i Paesi più colpiti, in Iran riaprono in queste ore temporaneamente le moschee, da sabato anche le scuole.

Tutto questo mentre si celebrava la Giornata mondiale degli infermieri, nuovi eroi in tempo di pandemia: numerosi gli eventi, anche sul web, con uno dei momenti chiave quando Papa Francesco, nella Messa a Santa Marta, ha pregato per loro. In Italia l’interesse (e la polemica) continua sulla mancanza di mascherine chirurgiche a prezzo calmierato, ma come dichiarato in conferenza stampa (sotto) dal commissario per l’Emergenza Arcuri, presto saranno in vendita anche dai tabaccai, in confezioni da venti, come le sigarette. Oltre all’interesse di cartolerie e ferramenta, con i supermercati che annunciano nuovi arrivi e già sono 19 milioni i dispositivi venduti. Per Arcuri, Federfarma, Asf e Federfarma Servizi, è stata un’altra giornata di trattative. Ma il prezzo delle chirurgiche non cambia. «È 50 centesimi + Iva, ovvero 61 centesimi, e resterà quello. Purtroppo gli speculatori e altre categorie simili se ne dovranno fare una ragione», ha tuonato il commissario ai giornalisti.

 

Ludovico Stella

Foto © Teletrader, Limes, Vatican News

Video © Eurocomunicazione

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