Erdogan ringrazia Trump per la “calorosa amicizia”. E gli altri leader?

0
799

Sentimenti contrastanti in giro per il mondo dopo i risultati delle ultime elezioni americane

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha inviato un messaggio di ringraziamento a Donald Trump per la “calorosa amicizia” mostratagli durante il suo mandato come presidente Usa. «La ringrazio per la sua sincera e determinata visione mostrata nello sviluppo delle relazioni tra Turchia e Stati Uniti sulla base dei nostri interessi e valori comuni. È nel nostro interesse comune far progredire ulteriormente la storica amicizia, la partnership e i rapporti di alleanza, e come Turchia le assicuro che faremo tutti gli sforzi necessari in questo senso», ha dichiarato il leader di Ankara nel messaggio, reso noto dal suo ufficio. In precedenza, dopo giorni di silenzio sul voto americano, Erdogan si era congratulato per la vittoria con il presidente eletto Joe Biden.

Chi non t’aspetti forse sbuffa

Oltre il presidente turco altri non sembrerebbero proprio contenti del risultato delle elezioni americane. In cima alla lista ci sono il presidente cinese Xi Jiping e quello russo Vladimir Putin. Il primo e Trump in teoria sarebbero rivali. O almeno così sembrerebbe dalla battaglia di Donald contro la Cina e il virus sempre definito “cinese”. Ma di fatto il presidente Xi Jiping, che ancora non ha esteso le congratulazioni a Biden in attesa di risultati “certificati”, è stato di fatto il più grande sostenitore di Trump. Questo perché sottraendo gli Usa al tradizionale ruolo di gendarme e commerciante del mondo, il presidente americano ha dato il via libera alla Cina perché si sia sostituita geopoliticamente agli Usa. Biden sarà meno brusco ma anche meno permissivo. Ha già fatto sapere che la maggiore minaccia per gli Usa è proprio la Cina e poi, in seconda battuta, la Russia.

Putin pure non corre a congratularsi

Da molti anni il leader russo cerca di mettere fine alla “pax americana” ottenuta da Washington all’indomani della Guerra fredda. Un altro mandato di Trump ne avrebbe assicurato il definitivo smantellamento. E così lui si rifiuta di congratularsi con Biden, facendo sapere che preferisce aspettare la fine delle procedure legali.

Chi farebbe di tutto per non farlo

Il primo ministro sloveno Janez Janša, populista anti-immigrati, si era congratulato con Trump subito dopo la sua prematura dichiarazione di vittoria, all’inizio dei conteggi dei voti postali. Ma quando Joe Biden è stato dichiarato vincitore dai media, ha continuato a twittare teorie cospiratorie a favore di Donald, non ultima quella per cui la società americana Pfizer avesse aspettato a diffondere la notizia positiva sul vaccino per danneggiare la campagna del presidente.

Il Trump europeo

Il premier ungherese Viktor Orban ha fatto a fatica le congratulazioni al prossimo presidente americano. Lui che vede in Trump l’uomo forte che ha distrutto “l’imperialismo morale” americano basato sullo stato di diritto e sui valori democratici. Lo stesso obiettivo che Orban si è dato in Europa, e che insegue anche in questi giorni, minacciando di mettere il veto sui fondi del Recovery fund se non verranno rimosse le nuove condizioni per gli esborsi legate allo stato di diritto.

E quello dei Tropici

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Definito il “Trump dei Tropici” è diventato presidente azzeccando una narrativa populista maschilista che esalta “ordine e giustizia”, condanna l’aborto e imbavaglia i media non amici. Nemmeno lui è riuscito a congratularsi con Biden. D’altronde l’aveva detto chiaramente che avrebbe voluto la vittoria di Trump.

 

In merito alle prime chiamate e dichiarazioni con i leader europei di Joe Biden vedere il relativo articolo sul portale eurocomunicazione.eu

Ginevra Larosa

Foto © Dw, Wion, AP News, Svet24, Freedom House, Deutsche Welle

Articolo precedente“Bruno ai 4 venti”: l’osteria romana nel cuore di Monteverde
Articolo successivoL’ozono terapia: nuova frontiera contro il Covid-19

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui