Giornata internazionale delle persone con disabilità

0
1760

Il tema del 2020 è “Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”

Proclamata nel 1981 dall’Onu ha lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili. Da luglio del 1993, il 3 dicembre è diventato anche Giornata europea delle persone con disabilità. Voluto dalla Commissione europea, in accordo con le Nazioni Unite.

La Convenzione

Dopo decenni di lavoro delle Nazioni Unite, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata nel 2006, ha ulteriormente promosso i diritti e il benessere delle persone con disabilità. Si ribadisce il principio di uguaglianza e la necessità di garantire loro la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.

Il trattato invita gli Stati ad adottare le misure necessarie per identificare ed eliminare tutti quegli ostacoli che limitano il rispetto di questi diritti imprescindibili. Focalizzata sulla necessità di condizioni che consentano alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente. E anche di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita e dello sviluppo.

Obiettivo

Anche l’Agenda 2030, il programma di azione sottoscritto da 195 Paesi Onu per lo sviluppo sostenibile si fonda sul principio che nessuno sia lasciato indietro. In particolare mira a un rafforzamento dei servizi sanitari nazionali. Al miglioramento di tutte quelle strutture che possano permettere un effettivo accesso ai servizi per tutti.

Sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di favorire l’integrazione e l’inclusione delle persone con disabilità permetterebbe un processo rapido verso uno sviluppo inclusivo e sostenibile. Promuovere una società resiliente per tutti attraverso l’eliminazione della disparità di genere, il potenziamento dei servizi educativi e sanitari e l’inclusione sociale, economica e politica di ogni cittadino.

Tema del 2020

Il Disability Day quest’anno va a coincidere con l’Anno internazionale delle persone disabili. Corrisponde anche con la 13esima sessione della conferenza della Convenzione degli Stati sui diritti per le persone con disabilità. Il tema scelto dalle Nazioni Unite coincide con la problematica che sta incidendo sulla vita di tutti quotidianamente: “Ricostruire meglio: verso un mondo post Covid-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”.

Mattarella

«È indubbio che la difficile condizione dovuta alla pandemia sta creando disagi e difficoltà a tutti, anche per via delle necessarie ma dolorose restrizioni nella mobilità e nei contatti sociali», ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Che aggiunge «Ma queste diventano un impedimento assai più grave per persone che si trovano già a convivere con difficoltà di movimento o di relazione. Se l’isolamento per le esigenze sanitarie è di per sé una condizione pesante, può diventare un vero dramma se a provarlo sono persone con disabilità fisica o psichica».

Le persone con disabilità, risentono maggiormente delle carenze sanitarie, hanno minore accesso all’istruzione, minori opportunità economiche e tassi di povertà più alti.

La scuola

La pandemia, infatti, non ha fatto che evidenziare problematiche già presenti nell’ambito dei diritti delle persone con disabilità. Ad esempio il mondo scolastico in Italia è colpito dalla diffusa carenza di insegnanti di sostegno. L’accesso all’insegnamento era già complicato dalla difficoltosa trafila abilitante o dal precariato. Ora è ulteriormente ritardato dal rinvio dei concorsi scolastici per l’insegnamento dovuto all’epidemia.

La Dad (didattica a distanza) ha notevolmente peggiorato la situazione degli alunni con bisogni educativi speciali (Bes), nonostante sia stata utile durante il lockdown. Questi allievi speciali hanno perso il contatto con i loro insegnanti di riferimento e con l’affetto dei loro compagni di classe.

Altra problematica emersa con la pandemia alla quale le persone con disabilità erano già sensibili, è il cosiddetto fenomeno delle classi-pollaio. Dopo la riforma Gelmini del 2006, il sovrannumero di alunni nelle classi scolastiche ha dimostrato di rendere la didattica sempre meno efficace. Particolare incidenza lo ha avuto sullo sviluppo degli alunni con Bes.

Progetto

L’iniziativa proposta per quest’anno dal Cnddu (Coordinamento nazionale dei docenti nella disciplina dei diritti umani) nelle scuole è stata quella di dedicare la settimana in corso dal 30 novembre al 4 dicembre alla sensibilizzazione sul tema. L’attività che si propone consiste nello sviluppare un elaborato. L’alunno con disabilità può raccontare come ha vissuto il lockdown, che cosa gli è mancato e che cosa ha imparato da questa esperienza. L’elaborato (un logo per la Giornata, un disegno, un tema, una canzone) può essere svolto da tutta la classe o da alcuni elementi, a seconda del grado scolastico di riferimento. In modo tale che lo studente si senta meno solo e si dà ai compagni la possibilità di cogliere e comprendere le difficoltà legate alla disabilità.

«La mancanza di salute e la disabilità non sono mai una buona ragione per escludere o, peggio, per eliminare una persona», ha affermato Papa Francesco.

Rischi maggiori

La probabilità che i bambini con disabilità subiscano violenze è di quattro volte maggiore rispetto ai bambini non disabili. Anche gli adulti con disabilità sono più esposti a forme di violenza. I fattori di rischio derivano da stigma, discriminazione e ignoranza, così come dalla mancanza di sostegno sociale per coloro che si prendono cura di loro.

 

 

Vedi anche l’altro nostro articolo su eurocomunicazione.eu

 

Ginevra Larosa

Foto © Il Faro, EarthDay Italia, IC “Di Nanni”, The Math House, Il Capoluogo

Video © Eurocomunicazione

Articolo precedente5G Italy terza edizione: Recovery Fund in primo piano
Articolo successivoL’incredibile storia del Ginkgo biloba, la pianta che ha visto i dinosauri

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui