Covid, vaccino: in Italia si inizia a dicembre. Alla Lombardia più dosi

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Arcuri: «Si inizierà dagli 11 milioni di abitanti che hanno più di sessant’anni, a partire dagli anziani in giù»

La campagna di vaccinazioni inizierà a dicembre, come per tutto il resto d’Europa. Previsto anche il medesimo giorno, hanno già aderito Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera.

Direttive dal commissario straordinario

«Se le agenzie del farmaco in Italia (Aifa) e in Europa (Ema) rispetteranno il calendario, inizieremo simbolicamente a fine dicembre. E massicciamente ad inizio gennaio. Non perderemo neanche un minuto e non conserveremo una sola dose nei nostri magazzini. Sarebbe intollerabile». Lo ha dichiarato Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Coronavirus.

«Si inizierà dagli 11 milioni di abitanti che hanno più di sessant’anni, a partire dai più anziani in giù. Nella seconda fase di vaccinazioni dovranno rientrare anche i lavoratori che svolgono servizi essenziali che li mettono a rischio: forze dell’ordine, scuola, trasporto pubblico e anche le carceri». Arcuri assicura «ci sono gli hub, la dotazione delle celle frigorifere e il sistema di distribuzione è già pronto a partire».

Assegnazioni

Il primo invio da parte della Pfizer-BioNTech per un totale di 1.833.975 dosi di vaccino sarà così ripartito per Regione: Abruzzo 25.480, Basilicata 19.455, Calabria 53.131, Campania 135.890, Emilia Romagna 183.138, Friuli VG 50.094, Lazio 179.818, Liguria 60.142, Lombardia 304.955, Marche 37.872, Molise 9.294, Pa Bolzano 27.521, Pa Trento 18.659, Piemonte 170.995, Puglia 94.526, Sardegna 33.801, Sicilia 129.047, Toscana 116.240, Umbria 16.308, Valle d’Aosta 3.334 e Veneto 164.278

European Medicines Agency

Lunedì prossimo, 21 dicembre, si riunirà l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, per decidere sul via libera al vaccino Pfizer-BioNTech contro il Covid-19. Poi toccherà all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) dare il suo ok. I primi italiani saranno vaccinati dopo Natale, si parla del 27-28 dicembre, incerto il numero preciso. Forse la prima a beneficiarne sarà un’infermiera dell’ospedale romano «Lazzaro Spallanzani», luogo-simbolo della lotta al Coronavirus.

Governo

«Da metà gennaio 2021» – ha affermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – «scatterà la prima grande sessione della vaccinazione di massa in Italia. Saranno 1.833.975 dosi di vaccino anti Covid-19 che verranno subito distribuite da Pfizer-BioNTech al nostro Paese. E saranno destinate alle categorie che governo e Parlamento hanno già stabilito debbano avere la massima priorità: operatori sanitari, personale dei presìdi ospedalieri, ospiti e lavoratori delle residenze per anziani. Poi arriverà anche la seconda fornitura, che sarà di 2.507.700 dosi. Consentirà nelle settimane successive di somministrare anche la seconda dose alle categorie prioritarie».

«Ma per avere un impatto sulla popolazione bisognerà raggiungere una percentuale di vaccinati sufficiente» – ha dichiarato il premier Giuseppe Conte – «almeno 10-15 milioni e contiamo di averli nella primavera inoltrata del 2021»

Polemiche

Boom di prenotazioni sul portale della Toscana. Entro questa settimana le Regioni riceveranno tutte le indicazioni, con tanto di “libretto delle istruzioni”. La Lombardia sarà la Regione che riceverà inizialmente il maggior numero di fiale, seguita dall’Emilia Romagna e dal Lazio. Il governatore della Campania (135.890 dosi), Vincenzo De Luca, ha espresso «netta contrarietà a un piano non commisurato a criteri oggettivi di fabbisogno. Si tenesse conto della popolazione delle singole Regioni».

Via alle candidature di medici e infermieri

Il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, invita alla compattezza: «La campagna vaccinale sarà una sfida che vinceremo tutti insieme». Per la prima fase verrà consegnato solo il 90% delle dosi richieste dalle Regioni e questo perché non si vaccinerà il 100% del personale sanitario. Da ieri chi è disposto a impegnarsi in prima persona può inviare la propria candidatura al portale personalevaccini.invitalia.it. L’obiettivo del commissario Arcuri è di poter contare su almeno 3 mila medici e 12 mila infermieri.

Altri vaccini

Anche dall’azienda Moderna arrivano buone notizie. L’Autorità Usa per i farmaci (Fda, Food and Drug Administration) lo ha definito ieri «efficace e sicuro». «Sembra bloccare la trasmissione virale» – afferma lo scienziato Roberto Burioni – «se i dati saranno confermati, il Covid è finito».

 

Ginevra Larosa

Foto © JHSPH, Quotidiano.net, Odontoiatria, Il Mattino, TechCrunch

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