Eric Carle, amato autore e illustratore di libri per bambini

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Eric Carle

Morto all’età di 91 anni lascia un patrimonio ricco di opere lette anche dai canditati alle elezioni presidenziali

“The Very Hungry Caterpillar” “Il Piccolo bruco Maisazio” è tra le opere di Eric Carle che regalano a milioni di bambini alcuni dei loro primi e più cari ricordi letterari.

Carle è morto all’età di 91 anni nel suo studio estivo a Northampton, Massachusetts, con i membri della famiglia al suo fianco. Ne dà l’annuncio Penguin Young Reader.

Parole semplici per temi importanti

Attraverso i suoi libri Carle ha introdotto temi universali con parole semplici e colori vivaci, capace di incantare i bambini di tutto il Mondo. «L’ignoto porta spesso con sé la paura», ha osservato una volta. «Nei miei libri cerco di contrastare questa paura, di sostituirla con un messaggio positivo. Credo che i bambini siano naturalmente creativi e desiderosi di imparare. Voglio mostrare loro che l’apprendimento è davvero affascinante e divertente».

La storia del libro più famoso

The Very Hungry Caterpillar“, pubblicato nel 1969, accolto con entusiasmo dai genitori ha deliziato i bambini con la sua storia della metamorfosi di un bruco verde e rosso in una farfalla orgogliosamente multicolore. Originariamente concepito come un libro su un topo di biblioteca – intitolato “Una settimana con Willi the Worm” – l’eroe, che mangia 26 cibi diversi, venne trasformato in un bruco su consiglio del suo editore. Sono circa 40 milioni le copie vendute nel Mondo grazie alla traduzione in 60 lingue. Inoltre ha generato bruchi di animali di peluche ed è stato trasformato in uno spettacolo teatrale.

«Caterpillar è un libro di speranza per i bambini: anche tu puoi crescere e volare», lo definiva così lo stesso autore. Come illustratore, dichiara di aver scelto di ritrarre gli animali con colori non convenzionali per mostrare ai suoi giovani lettori che nell’arte non c’è colore sbagliato.

Molti personaggi noti come Hillary Clinton e George W. Bush hanno letto i suoi libri durante le loro campagne elettorali.

Il collega scrittore e illustratore Ted Dewan lo paragona ai Beatles in quanto lo definisce come uno dei pilastri della cultura dei bambini.

Una carriera ispirata dal bellissimo rapporto con il padre

Eric Carle ha scritto e/o illustrato più di 75 libri, collaborando con altri autori, ma la maggior parte dei libri li ha creati da solo.

Nato da genitori immigrati tedeschi a Syracuse, New York, quando aveva 6 anni, con la sua famiglia, torna in Germania. All’epoca nazione nazista. All’età di 12 o 13 anni, un insegnante di arte del liceo cambiò la sua vita invitandolo a casa sua, dove gli mostrava segretamente la sua arte espressionista, incluso il “Cavallo blu” di Franz Marc.

Molta della sua ispirazione è dovuta a suo padre che gli presentò le meraviglie delle creature viventi che avrebbe poi immortalato nei suoi libri. «Quando ero un bambino, fin da quando riesco a ricordare, mi prendeva per mano e uscivamo nella natura», ha affermato al New York Times nel 1994. «Mi mostrava vermi, insetti, api e formiche e mi spiegava la loro vita. È stata una relazione molto amorevole».

Dopo aver conseguito il diploma in un’importante scuola d’arte tedesca, torna negli Usa nel 1952. Ha lavorato come grafico nel dipartimento di promozione del New York Times prima di passare alla pubblicità.

Scoperto da un altro scrittore ma come illustratore

George Raymond Richard Martin, scrittore statunitense, fu il primo a individuare il suo talento e a portarlo nel campo dell’editoria. All’epoca Carle lavorava come art director per un’agenzia pubblicitaria. Martin aveva appena scritto “Orso bruno, orso bruno, cosa vedi?” e aveva bisogno di un illustratore. «Mentre aspettavo un appuntamento dal dentista, mi sono imbattuto in un annuncio che aveva fatto che mostrava una aragosta del Maine», dichiara all’Associated Press nel 2003. «L’arte era così sorprendente che ho capito immediatamente di aver trovato il mio artista!».

Il libro, che introduce i colori e gli animali ai giovani lettori, è uscito nel 1967 ed è diventato un bestseller perenne. Le altre loro opere congiunte sono: “Polar Bear, Polar Bear, What Do You Hear?” del 1991 e “Panda Bear, Panda Bear, What Do You See?” del 2003.

Un aiuto per gli altri illustratori

Nel 2002, Carle e la sua defunta moglie, Barbara Carle, hanno fondato l’Eric Carle Museum of Picture Book Art. Con sede ad Amherst, nel Massachusetts, il centro artistico senza scopo di lucro di 3.700 metri quadrati è una vetrina per le illustrazioni di libri provenienti da tutto il Mondo. Ha ricevuto molti premi alla carriera dal National Endowment for the Arts e dalla American Library Association.

Prima stampa in Giappone

La prima edizione del classico libro illustrato per bambini di Eric Carle “The Very Hungry Caterpillar“, stampata in Giappone, pubblicata negli Stati Uniti nel 1969, tradotto in 70 lingue ha venduto 55 milioni di copie.

Ebbe molti problemi a trovare un editore statunitense in grado di stampare e rilegare il libro come era stato progettato. Ma nell’estate del 1968, in visita in Giappone ne mostra campioni a un certo numero di persone legate all’industria editoriale. Hiroshi Imamura, presidente della Kaisei-Sha Publishing Co., se ne innamorò e trovò una società in grado di accettare l’ordine di stampare e rilegare il libro con pagine perforate e pagine di varie larghezze.

Secondo un sondaggio risulta essere il libro illustrato tradotto più venduto in Giappone, dalla sua prima pubblicazione nel 1976. Ha raggiunto una tiratura interna di oltre 4,3 milioni di copie.

Molti papà e mamme hanno letto la storia del “Il Piccolo Bruco Maisazio” ai loro bambini e continueranno a farlo per molte generazioni ancora.

 

Mario Gallo

Foto © Biblioteca di Genova, Amazon, Wikipedia

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Viaggiatore, interessato al Giappone e alle culture Orientali.

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