Spider-Man No Way Home, l’attesa è finita

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Spider-Man

È finalmente in sala uno dei titoli più attesi dell’anno. Azione, emozioni, sorprese

Se pensavate di aver visto tutto riguardo SpiderMan dovrete ricredervi. No Way Home vi sorprenderà, vi travolgerà con tutta la sua adrenalina, con le sorprese e una trama mozzafiato. Esce finalmente in sala il film più atteso dell’anno.

Spider-Man

Spider-Man No Way Home è energia pura dall’inizio alla fine ma anche emozioni forti, sentimenti profondi che vanno oltre il tempo e oltre il proprio ego.

Tanti significati racchiusi in 150 minuti di film. No Way Home è il passato che ritorna. Sono le storie che si intrecciano e si intersecano perfettamente. È il Multiverso che prepotentemente irrompe nel presente. È compiere sempre l’azione giusta e scoprire che la vendetta non rappresenta mai la giustizia.

Gli applausi in sala sono stati tanti, in diversi e significativi momenti del film che scandiscono la narrazione in una percezione unica del supereroe.

La storia

Per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, viene rivelata l’identità dell’amichevole eroe di quartiere. La situazione diventa complicata perché Peter sente la responsabilità da supereroe in conflitto con la sua vita quotidiana di 17enne, mettendo anche a rischio gli affetti più cari.

Spider-ManQuando chiede l’aiuto di Dottor Strange per ripristinare il suo segreto, l’incantesimo apre uno squarcio nel loro mondo, liberando i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo.

Peter dovrà superare la sua più grande sfida e non solo cambierà per sempre il suo futuro, ma anche quello del Multiverso.

Dietro il film

Columbia Pictures presenta una produzione Marvel Studios, Pascal Pictures, il film, diretto da Jon Watts e scritto da Chris McKenna & Erik Sommers, basato sul fumetto Marvel edito da Stan Lee e Steve Ditko è distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

No Way Home raggiunge la vetta della storia dalle origini del MCU di Peter Parker. Spider-Man si troverà a fare dei sacrifici, come solo i veri eroi sono in grado di compiere ogni giorno per aiutare gli altri.

Spider-Man

Protagonista assoluto è l’attore inglese Tom Holland, affiancato da Zendaya (MJ), Jacob Batalon (Ned), Benedict Cumberbatch (Dottor Strange), Marisa Tomei (zia May), Jon Favreau (Happy), Alfred Molina e William Dafoe. La bellissima colonna sonora è affidata al compositore Michael Giacchino, vincitore di Oscar e Golden Globe e autore anche della musica dell’imminente The Batman.

La crescita di un uomo

Il film rappresenta il culmine della trilogia di Homecoming regalandoci la crescita di Peter Parker, sia come liceale all’ultimo anno che come super eroe. Un capitolo finale che conclude la formazione di Peter e ci lascia di fronte a un uomo consapevole delle sue responsabilità.

L’ologramma di Tom Holland per la presentazione italiana

Spider-Man

In occasione della presentazione alla stampa di Spider-Man No Way Home, Tom Holland, in diretta da Los Angeles, attraverso uno dei varchi di fuoco di Dottor Strange, si è materializzato al teatro 10 di Cinecittà a Roma sotto forma di ologramma.

In una sala gremita di giornalisti, un padrone di casa, Alessandro Cattelan, ha coordinato le domande. Holland ha subito interrotto il silenzio rivelando in tono simpatico “Sono un po’ più alto della realtà!”.

Un segreto rivelato

Entusiasta di aver interpretato il supereroe in diversi film, ritiene che sia stato un lusso averlo potuto fare. La risposta più attesa è legata certamente all’identità rivelata in No Way Home che può essere collegata alla necessità di tante persone di nascondere il proprio essere.

Spider-Man

«È una grande responsabilità, molto più che avere un lavoro e fare l’attore. Ci sono persone che combattono per ragioni differenti e prendono come esempio Spider-Man. È una cosa che prendo molto seriamente». Ma chi soffre di più dell’identità rivelata? «Credo Peter. Il cambiamento penso sia sempre positivo e quindi penso che i fan prenderanno bene questa notizia», precisa.

Un successo annunciato

Dal film ci si aspetta un grande successo, visto anche il risultato da record delle prevendite.

«Da questo film non mi aspetto tanto il successo al botteghino, quanto più vorrei toccare il cuore delle persone, far sì che si sentano parte di una famiglia. Ci piace portare la gioia in tutto il mondo», preannuncia l’attore inglese.

Spider-Man

Da 18enne Holland ha iniziato a indossare i panni di Spider-Man, prendendo sulle spalle anche la responsabilità degli attori che hanno interpretato lo stesso ruolo con successo nei precedenti film. «Spider-Man ha cambiato la mia vita, è stato fantastico. In questi anni ho incontrato amici, ho imparato a essere professionista e a come gestire la mia vita e la popolarità. È stata una lezione infinita. Peter ha appreso qualcosa da me», afferma Holland.

La finta vita non vita dei social

La questione social e l’identità che all’interno del web può essere messa in discussione continuamente è un altro argomento affrontato durante l’evento. «Come qualsiasi cosa il troppo stroppia. Le persone note mostrano troppo la propria vita ed è un’arma a doppio taglio. Può essere pericoloso perché i ragazzi vedono questa vita finta e pensano di inseguire ideali di vite apparentemente perfette ma finte», precisa.

Il futuro del supereroe

Ci si chiede se, dopo il sesto film nei panni di Spider-Man, Tom Holland abbia ancora interesse nel dare qualcosa al personaggio. «Ottima domanda. L’aspetto che amo di più credo sia la sua umiltà, la qualità più preziosa che ho cercato di mettere in luce. L’idea che compia atti di altruismo e si spinga oltre i limiti per esplorare quello che si può fare agendo», rivela.

Amante dell’azione, Holland non si tira indietro di fronte alle scene fisiche, «mi piace andare oltre i limiti ma le cose pericolose le lascio agli stunt», sottolinea.

Tony Stark per sempre

Il ricordo di Tony Stark aleggia sempre nella vita di Peter Parker. Ma cosa penserebbe di com’è diventato Spider-Man? «Credo che sarebbe orgoglioso perché SpiderMan farà cose incredibili, anche per un supereroe. Per la prima volta prende decisioni da leader e per me è stato entusiasmante portarlo sullo schermo. Da ragazzino diventa Spider-Man, diventa un’entità e prende il controllo, è un collega di Dottor Strange, è un Avenger».

 

Alessandra Caputo

Foto © Sony Pictures

 

 

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Alessandra Caputo
Classe 78, giornalista pubblicista, laureata in Lettere Moderne, scrittrice, mamma orgogliosa. Ha scritto di cronaca, spettacolo e cultura in quotidiani, riviste settimanali, mensili e sul web. Per diversi anni si è dedicata al settore viaggi e turismo dove la sua creatività si è integrata alla descrizione della realtà. Oltre al turismo oggi si dedica anche al settore cinematografico e agli amati libri. Appassionata della vita, della lettura, dell’arte e della cucina, senza seguire un ordine preciso delle cose ama ritagliare un piccolo spazio per tutto.

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