Draghi, presto limitazioni all’aumento dell’energia

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Draghi

L’informativa del premier alla Camera dei deputati, in vista del Consiglio Ue, si sofferma su tutti i punti principali che affliggono l’Italia da anni

Il premier Mario Draghi ha tenuto nell’Aula della Camera le comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo. La maggioranza sta lavorando a un testo unitario per la presentazione delle risoluzioni. Vari i buchi nei banchi dell’aula che vede la presenza più corposa dei gruppi del Pd e di Fdi. Gli argomenti affrontati nel suo discorso riguardano: l’immancabile pandemia, il prezzo dell’energia, la gestione condivisa della crisi. Ma anche la più che attuale migrazione, i rapporti con i Paesi esteri, in particolare Bielorussia e Ucraina. Parla anche dei temi di discussione dell’Euro summit e della ripresa economica.

Tanti applausi

Un inizio doveroso e giusto quello di Draghi nel ricordare le vittime di Ravanusa e nel ringraziare tutto il lavoro svolto tempestivamente dai Vigili del fuoco e le altre autorità.

«Voglio prima di tutto ricordarele nove vittime dell’esplosione avvenuta l’11 dicembre a Ravanusa, in provincia di Agrigento. Ai loro cari, vanno le condoglianze del Governo e mie personali. È essenziale che venga fatta luce al più presto su quanto accaduto per accertare le responsabilità. Episodi come questo non devono accadere e sono inaccettabili». Il premier procede elencando una per una i nomi e l’età delle vittime.

«Voglio anche ringraziare le autorità coinvolte. Sono intervenuti subito e hanno lavorato senza sosta e sono riusciti a salvare la vita di due donne».

Pandemia

«L’inverno e la diffusione della variante Omicron, dalle prime indagini molto più contagiosa delle altre, ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia. I contagi sono in aumento in tutta Europa: nell’ultima settimana, nell’Ue, si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100.000 abitanti. In Italia, l’incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in crescita. Il Governo ha deciso di rinnovare lo Stato di emergenza fino al 31 marzo per avere tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione. Invito i cittadini a mantenere la massima cautela e a continuare a rispettare le regole che ci siamo dati».

«I dati di oggi descrivono un quadro molto diverso rispetto all’anno scorso. Il numero totale di persone attualmente positive al virus in Italia è 297 mila. Dodici mesi fa erano 675 mila, nonostante un livello di restrizioni molto maggiore. Le persone ricoverate sono 8.026. Il 14 dicembre 2020 erano 30.860. Negli ultimi sette giorni ci sono stati in media 95 decessi al giorno. Nello stesso periodo di un anno fa erano stati 629. Dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri».

Vaccini

Un miglioramento dovuto soprattutto alla campagna di vaccinazione. Infatti nell’arco di un anno in Italia sono state vaccinate con due dosi all’incirca 46 milioni di persone e oltre 300 milioni in tutta l’Unione europea. Il premier Draghi ringrazia tutte le autorità di competenza e i cittadini che hanno dato fiducia al vaccino.

«Oggi più dell’85% degli italiani sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, e circa il 20% anche la terza. Voglio incoraggiare chi non si è vaccinato a farlo al più presto e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile. Come dimostra un recente studio dell’Istituto superiore di Sanità (Iss), i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte rispetto a chi ha fatto la terza. Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. E per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come fatto finora».

DraghiPer combattere il virus e le sue mutazioni serve che il vaccino arrivi a tutti. Infatti gli Stati più ricchi e le case farmaceutiche stanno procedendo col prendere impegni significativi per la distribuzione gratuita ai Paesi più poveri. Speriamo che questo diventi realtà. «L’Unione europea ha già consegnato 134 milioni di dosi principalmente attraverso il meccanismo Covax. L’Italia 15 milioni».

Energia

La priorità del Governo Draghi sembra essere la limitazione dell’aumento dell’energia, che influirebbe notevolmente sull’economia delle famiglie.

«L’aumento del costo dell’energia è legato soprattutto a cause congiunturali, come la ripresa economica globale e le strozzature negli approvvigionamenti. Questi fattori transitori dovrebbero essere almeno in parte superati nel corso del 2022, con la normalizzazione dei consumi e il superamento dei colli di bottiglia».

«Il Governo si è impegnato a definire una chiara traiettoria di decarbonizzazione, con tempi rapidi ma realistici, e con obiettivi misurabili. Siamo impegnati a definire un percorso di riduzione delle emissioni a livello europeo che tenga conto della capacità di riconversione del nostro tessuto produttivo. Per aumentare rapidamente la produzione da fonti rinnovabili, abbiamo stanziato fondi ingenti e semplificato le procedure amministrative».

Caro bollette

«Da giugno il Governo ha stanziato più di 4 miliardi di euro per contenere l’incremento delle tariffe. Per l’anno prossimo, abbiamo previsto di spendere altri 3,8 miliardi e siamo pronti a aggiungere altre risorse se l’andamento dei prezzi non dovesse stabilizzarsi. Per il primo trimestre 2022, annulliamo gli oneri generali di sistema per le utenze elettriche domestiche, per le piccole attività commerciali, per le microimprese; riduciamo al 5 per cento l’aliquota Iva e abbattiamo gli oneri generali di sistema per il gas. Per i cittadini più poveri e in gravi condizioni di salute, c’è quasi un miliardo per rafforzare le agevolazioni sulle bollette elettriche».

«L’Italia è impegnata per una soluzione strutturale al problema dei prezzi dell’energia a livello europeo. Penso alla proposta di stoccaggi integrati di scorte strategiche di gas. Al momento manca un accordo, ma è opportuno che il Consiglio continui ad occuparsene anche nelle prossime riunioni. Auspichiamo che il terzo pacchetto gas, presentato dalla Commissione, venga attuato rapidamente. Il pacchetto comprende l’acquisto congiunto volontario di stoccaggi strategici da parte degli operatori di trasmissione energetica, una misura che sarebbe utile per far fronte a eventuali rincari futuri».

«Permangono però elementi di incertezza, come la diffusione della variante Omicron e le pressioni inflazionistiche, legate anche all’aumento dei prezzi dell’energia. A fronte di questi rischi, è giusto confermare una politica di bilancio espansiva per il 2022, che consolidi il sentiero di crescita e punti soprattutto sugli investimenti».

Euro Summit

«Questa settimana, si terrà anche l’Eurosummit, in cui ci confronteremo sullo stato della ripresa economica. La Commissione europea prevede che l’Italia crescerà del 6,2% quest’anno, un tasso superiore a quello dell’Unione europea, pari al 5%».

«La settimana prossima ci sarà una cabina di regia per approvare la relazione annuale sullo stato di avanzamento del Pnrr. Nel documento sarà illustrato lo stato di realizzazione del piano; le riforme intraprese; gli investimenti avviati; gli organi preposti al controllo e alla valutazione delle misure. Il Governo farà il punto anche sui 51 obiettivi da realizzare entro la fine dell’anno. Siamo tutti certi di raggiungerli nei tempi previsti».

Collaborazione Ue – Nato

DraghiUna collaborazione tra i vari Paesi per rafforzare la sicurezza e la stabilità della politica estera, sembrano essere gli obiettivi di Draghi. Il quale, inoltre parla del principio dell’unanimità e di quanto questo rallenti l’azione europea. E questo potrebbe sembrare un segno rilevante dato che, come tutti sanno, lui è “cresciuto” in Europa. Il premier Mario Draghi mette in campo anche le intelligens dei Paesi nel capire e affrontare le minacce terroristiche. Insomma «un Unione europea più forte, meglio coordinata dal punto di vista della politica estera e un vantaggio per l’Alleanza atlantica e per il Mondo intero. La terza dichiarazione congiunta tra l’Ue e la Nato deve tener conto anche delle sfide cibernetiche».

Migrazione

Numeri decisamente in rialzo quelli degli immigrati che sono sbarcati in Italia nell’ultimo anno. Draghi chiederà più sostegno all’Unione europea.

«Nel Consiglio europeo si parlerà anche di migrazioni un tema che l’Italia pone con assoluta determinazione, anche visti gli elevati arrivi in questi mesi. Al 14 dicembre le persone sbarcate quest’anno erano 63.062. Continueremo a chiedere una gestione condivisa, solidale, umana e sicura. L’Ue deve dimostrarsi all’altezza dei propri valori, come l’ha esortata a fare Papa Francesco. È essenziale promuovere i corridoi umanitari e non è sufficiente sia solo l’Italia ad attuarli: serve un chiaro impegno Ue. Dobbiamo rafforzare i canali legali, sono una risorsa, non una minaccia. E serve una gestione condivisa, rapida ed efficace dei rimpatri».

Il premier Draghi chiederà al Consiglio europeo di far terminare la strumentalizzazione dei migranti messa in atto dalla Bielorussia.

«Allo stesso tempo serve una gestione condivisa rapida ed efficace dei rimpatri. La Commissione europea e il servizio europeo per l’azione esterna devono fornire fondi adeguati per la rotta del Mediterraneo centrale. Inoltre, l’Unione deve fare di più per negoziare e attuare accordi europei di riammissione per intensificare i rimpatri volontari assistiti. Sul fronte della politica estera ci aspettiamo che il Consiglio Europeo si esprima in modo inequivocabile contro la strumentalizzazione dei migranti da parte del regime bielorusso. L’uso intenzionale dei migranti per scopi politici è inaccettabile».

 

 

Ginevra Larosa

Foto © Eurocomunicazione, Focus, Gavi, Unwto, Mixedmigrationcenter

Video © Eurocomunicazione

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