La Gipsoteca della Galleria dell’accademia di Firenze riapre al pubblico

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Gipsoteca

Beyond the David è l’ultimo preziosissimo tassello del processo di rinnovamento durato più di due anni e ostacolato dalla pandemia

Dopo più di due anni di restauro e lavori, il 10 ottobre 2022 ha riaperto al pubblico la nuova Gipsoteca della Galleria dell’Accademia di Firenze. Una vera e propria stanza delle meraviglie che ospita centinaia di opere attentamente ripulite e portate di nuovo all’originario splendore grazie alle sapienti mani dei restauratori.

Questa riapertura rappresenta un passo molto importante nella direzione dell’innovazione e della modernizzazione di un museo ottocentesco, a seguito di un processo lungo e complesso che aveva come obiettivo principale quello di non snaturarlo né tradire la tradizione della Galleria stessa.

«La Gipsoteca è l’ultimo preziosissimo tassello del processo di rinnovamento della Galleria dell’Accademia di Firenze. Compito che mi è stato affidato dalla riforma Franceschini, ovvero traghettare dall’800 nel XXI secolo un’inedita e moderna Galleria, afferma la direttrice Cecile Hollberg. «Un’impresa enorme che siamo riusciti a portare a termine grazie al sentito e costante impegno del nostro piccolissimo staff e di tutti coloro che ci hanno sostenuto. Nonostante le tante battute d’arresto siamo riusciti a fare il miracolo. L’allestimento della Gipsoteca è stato riordinato e ammodernato nel pieno rispetto di quello storico. I gessi, restaurati e ripuliti, sono esaltati dal leggero azzurro polvere delle pareti, tanto da sembrare vivi, con le loro vite, i loro racconti. Il risultato è magnifico. Siamo orgogliosi e felici di poterlo condividere da ora con tutti».

Il titolo

La scelta del titoloBeyond the Davidè emblematica, in quanto è attraverso queste parole che si intende sottolineare il fatto che il complesso museale dell’Accademia non debba essere rappresentato solamente dalla scultura michelangiolesca del David, conosciuta e amata dai più, bensì da molte altre importanti collezioni legate all’arte fiorentina, che oggi riemergono sulla scena a gran voce. L’elegante sala, infatti, ospita 414 opere (ben 50 in più rispetto a prima) tra dipinti, busti, bassorilievi, sculture, modelli originali dei più importanti maestri pittori e scultori italiani ottocenteschi, tra cui Lorenzo Bartolini e Luigi Pampaloni.

Interventi strutturali

Il tempo impiegato per il processo di rinnovamento e restauro è stato lungo perché, oltre al grande ostacolo della pandemia, la sospensione dell’autonomia, la criticità della struttura in sé, i lavori si sono dovuti svolgere prevalentemente di notte e durante il giorno di chiusura settimanale, cioè il lunedì, ritenendo opportuno di far rimanere la Galleria interamente aperta al pubblico durante questi mesi. Ogni opera è stata attentamente revisionata, ripulita e restaurata nei minimi dettagli con scrupolo e dedizione.

GipsotecaGli interventi strutturali hanno riguardato sia l’illuminazione che la climatizzazione. Al fine di preservare la stabilità climatica adeguata sono state chiuse varie finestre, permettendo il recupero di uno spazio espositivo ulteriore che ha consentito alla Gipsoteca di arricchirsi anche di quelle sculture e opere in gesso che venivano conservate negli uffici e nei corridoi della Galleria. L’impianto di luci led di ultima generazione, oltre a contribuire all’efficientamento energetico, si adatta a ogni opera esposta e la valorizza al massimo. Le opere sono disposte secondo precisi criteri di posizionamento, in modo che nessuna di queste si ostacoli o si disturbi a vicenda nell’esposizione. Ognuna possiede una didascalia che la racconta ai visitatori, contribuendo a far avvicinare quanti più possibile alla cultura e al mondo dell’arte.

Questi importanti lavori di benessere, sicurezza e mantenimento si sono rivelati essenziali per l’ottima riuscita nell’intento di conservazione e rafforzamento dell’identità della Galleria, pur rinnovandola, ma sempre con estrema sensibilità.

 

Cecilia Sandroni 

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Cecilia Sandroni
Fondatrice della Piattaforma internazionale ItaliensPR. Cecilia Sandroni, per formazione semiotico del teatro, è membro della Foreign Press di Roma come Italienspr (italienspr.com/global press), oltre ad essere un'esperta di relazioni internazionali nella comunicazione. Le sue competenze spaziano dal teatro-cinema, alla fotografia, all'arte e al restauro, con la passione per i diritti umani. Indipendente, creativa, concreta, ha collaborato con importanti istituzioni italiane e straniere per la realizzazione di progetti culturali e civili.

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