La COP27 per la salvaguardia del Pianeta

0
312
La COP27

Finanziamenti per il clima e transazione energetica al centro del summit di Sharm el-Sheikh 2022

Quasi 200 Paesi sono riuniti per due settimane per un vertice sul clima dal 6 al 18 novembre 2022 a Sharm el-Sheikh, in Egitto, per accelerare la lotta alle emissioni di gas serra in parte responsabili del riscaldamento globale. Va notato che i Paesi più inquinanti, Cina, India e Russia non partecipano.

Uno dei temi al centro delle discussioni

I finanziamenti per il clima sono una delle principali linee di demarcazione della COP27 tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo. Si tratta, innanzitutto, di rivedere i progressi compiuti dai Paesi sviluppati rispetto all’impegno di finanziare il clima con 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020. L’anno scorso, prima della COP26 (Glasgow), Germania e Canada avevano pubblicato un piano di finanziamento per il clima che prevedeva il raggiungimento dell’obiettivo entro il 2023. La COP27 dovrebbe portare a un obiettivo di finanziamento per il clima che sostituirà quello di 100 miliardi di dollari dopo il 2025. Stabilirà un obiettivo quantificato più elevato, ma ulteriori dettagli devono essere negoziati.

Maggiori finanziamenti, no prestiti

I Paesi in via di sviluppo chiedono inoltre maggiori finanziamenti pubblici e sovvenzioni invece di prestiti, dato che molti dei Paesi più colpiti stanno affrontando una crisi del debito. Il riscaldamento globale sta accelerando da 8 anni che, compreso il 2022, sono stati gli otto anni più caldi della storia moderna. Gli effetti stanno accelerando in quasi tutti i settori e sono misurabili in termini di record di calore battuti in tutto il Mondo e visibili con l’accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai, tra gli altri.

Gli obiettivi principali della conferenza

Si cercano in questi giorni delle strategie:

  • limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C o addirittura di 1,5°C
  • trovare un equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento dei gas serra

La COP27 di quest’anno 2022, deve portare all’attuazione operativa degli impegni presi nell’accordo di Parigi del 2015.

La COP27L’ultimo rapporto dell’IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change – dimostra che non stiamo riducendo a sufficienza le nostre emissioni di gas serra e che il riscaldamento globale rischia di superare i +3°C con conseguenze irreversibili per l’umanità.

Nel corso di questa conferenza gli Stati stabiliranno regole e parametri di riferimento per garantire che tutti rispettino i propri impegni. L’obiettivo è di definire processi chiari per quantificare le emissioni di anidride carbonica per Paese, al fine di ridurle in modo più efficace, e di introdurre metodi che consentano a ciascuno Stato di rendere conto dei propri sforzi e dei risultati ottenuti, come ad esempio una tassa sul carbonio.

Non si tratta di fissare scadenze comuni

Tuttavia, i requisiti non possono essere gli stessi per tutti gli attori, in quanto i Paesi in via di sviluppo avranno naturalmente maggiori difficoltà a ridurre la propria impronta di carbonio e ad accelerare la propria transizione energetica. Non si tratterà quindi tanto di fissare scadenze comuni quanto di dimostrare flessibilità nel determinare come, al proprio livello, ogni Nazione possa contribuire alla riduzione dell’effetto serra monitorando le proprie emissioni di CO2.

Attuare i finanziamenti per la transizione

Uno degli obiettivi, in particolare, chiaramente identificati della COP27 è quello di mettere in atto i finanziamenti per il clima che consentiranno ai Paesi in via di sviluppo di effettuare la propria transizione.

 

Rossella Vezzosi

Foto ©  skynews, concilium europa, globalchallenges.org, cais.cass.anu.edu.au

Articolo precedenteMe contro Te, il concerto nella Capitale
Articolo successivoPapa Francesco e la Giornata mondiale dei poveri

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui