“I Promessi Sposi” sono ancora un romanzo attuale?

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I Promessi Sposi

Sono vari gli argomenti del romanzo di Alessandro Manzoni che si possono ricondurre ai nostri giorni

Nel romanzo “I Promessi Sposi” di Manzoni, di cui nel 2023 ricorrono le celebrazioni, vengono sottolineati temi che ancora oggi esprimono la sua modernità e che viene utilizzata per presentare un contesto storico e sociale che riprende, immutate, le problematiche dell’essere: l’amore, il potere, la guerra, il dolore, la giustizia, la fede e infine la celebrazione della vita.

La vicenda del famoso romanzo si svolge in Lombardia tra il 1628 e il 1630, al tempo della dominazione spagnola. Renzo e Lucia vogliono sposarsi, ma il parroco, don Abbondio, cede alle minacce dei bravi inviati da Don Rodrigo, un signorotto locale, che non vuole che il matrimonio venga celebrato, a causa della sua ossessione per la ragazza. Le sue macchinazioni costringono sia Lucia che Renzo ad abbandonare la terra natia e questo dà il via a un concatenarsi di vicende che sconvolgono la vita dei protagonisti.

Nei “Promessi Sposi” i contenuti sono del tutto correnti: il trionfo della vita, la fede di Lucia, il coraggio di fra Cristoforo, la grandezza dell’Innominato, la genuinità di Renzo. Per la maggior parte dei lettori i “Promessi Sposi” è un’opera superata e troppo spesso legata a ricordi di noiose lezioni di letteratura o a reminiscenze di interrogazioni. In realtà anche la voluminosità del libro non incentiva a leggerlo, ma, di fatto, è uno dei romanzi più discussi del nostro patrimonio culturale.

Ma affrontiamo alcune tematiche del romanzo, attuali ai nostri giorni.

La giustizia

I passi della giustizia sono molto interessanti e si trovano sin dal primo capitolo. Dopo la comparsa dei bravi il narratore riporta le citazioni, le grida (provvedimenti legislativi emanati dal Governo spagnolo) per contenere l’arretramento di tali delinquenti da parte dei potenti. L’ironia del Manzoni mostra come l’abbondanza di provvedimenti usi la debolezza del sistema giudiziario, incapace di far rispettare la legge e di punire chi la trasgredisce. Un po’ come ai nostri giorni, quando a causa della gran quantità delle leggi capita che alcune norme si contraddicano o si annullino. Come le grida spagnole esprimevano un linguaggio complicato e contenevano termini in latino, anche le nostre leggi hanno tecnicismi e spesso sono diffuse dai mass media.

L’incontro fra gli umili e il diritto è presente nel romanzo nel terzo capitolo. Renzo si reca dall’avvocato Azzeccacarbugli per poter risolvere la questione di questo matrimonio che non s’ha da fare. Le grida ingannano il povero Renzo e l’avvocato è dalla parte dei malfattori. Ai nostri giorni le istituzioni e la società spingono il cittadino a denunciare i torti e le violenze subite. Questo non significa che non esistano più abusi o che si ponga velocemente rimedio a ogni crimine reso noto, ma c’è maggior attenzione nei riguardi dei soggetti più indifesi, spesso protetti da associazioni no profit e dalle autorità.

La pandemia

Nei capitoli del romanzo dedicati alla peste non vi è una similitudine al Covid? L’epidemia a cui fa riferimento Manzoni è la peste del 1629 e che si protrasse fino all’estate del 1630, portata probabilmente in Italia dai Lanzichenecchi. Il romanzo descrive minutamente, dal capitolo XXXI al capitolo XXXIII, la diffusione del male, che all’inizio non si vuole classificare come peste. L’analogia con il nostro presente sta negli interessi di Stato, e nei contrasti nella classe medica fra coloro che credono e studiano i vaccini per il contrasto alla diffusione del Covid e i negazionisti. Si può dire che nonostante la rivoluzione scientifica e i progressi della medicina la disinformazione, l’ignoranza e un po’ di superstizione del 1600 ancora fanno parte della nostra società.

Identità nazionale

I Promessi Sposi Un terzo elemento che è ancora attuale è l’identità nazionale. Bello essere italiani e la nostra lingua deve molto ai “Promessi Sposi”. Un romanzo che aveva la finalità di essere letto da tutta la Penisola. Ma come fare se ogni Regione aveva il suo dialetto? La genesi dell’opera fu redatta fra il 1821 e il 1823, con il titolo “Fermo e Lucia”, versione pubblicata nel 1915 e sottoposta dal Manzoni a una severa revisione linguistica. Oggi proporre “I Promessi Sposi” ai quindicenni, significa illudersi che possano concepire i sentimenti romantici del romanzo. Eppure la scelta degli umili come protagonisti era innovativa per la letteratura italiana del tempo, che si incentrava sulle gesta eroiche dei potenti. Un tema questo vicino alla sensibilità culturale dei nostri giovani.

L’obiettivo di Manzoni è consegnare al lettore la poetica del vero. I soggetti sposano il concetto di cittadinanza attiva e l’attualità del capolavoro manzoniano deriva dal fatto che “non tutto il male viene per nuocere, con sguardi di positività nel passato e nel presente”. Un romanzo vivo in cui il lettore è messo di fronte a temi come il libero arbitrio, il determinismo, la giustizia e l’ingiustizia, la fede e l’incredulità. Sentimenti spesso disattesi come la morte, l’amore e l’odio, di drammatica attualità.

 

Paolo Montanari

Foto © Liceoberchet, Libri e parole, Studia Rapido

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