A Bruxelles la mostra “Era smarrita. Dante, l’Europa e altri cieli”

0
459
Bruxelles

40 le opere di Corrado Veneziano in mostra negli spazi museali del Comitato Europeo delle Regioni di Bruxelles dal 15 marzo al 3 aprile

Non è più anonimo Veneziano, perché l’attività di Corrado come docente universitario prima, di insegnante all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, di scrittore e regista cinematografico, di pittore infine – che rappresentano il percorso di un intellettuale – lo hanno fatto conoscere non soltanto al grande pubblico italiano, ma soprattutto internazionale attraverso l’esposizione delle sue opere pittoriche nelle gallerie d’arte e nei Musei: Bruxelles, Parigi, San Pietroburgo, Lanzhou (Cina), Amboise, Tunisi, Granada.

Sono oltre 40 le opere che compongono “Era smarrita. Dante, l’Europa e altri cieli”, la nuova mostra di Corrado Veneziano, a cura di Francesca Barbi Marinetti, negli spazi museali del Comitato europeo delle Regioni di Bruxelles dal 15 marzo al 3 aprile. Opere che toccano due argomenti apparentemente distanti, Dante e l’Europa, attraverso il recupero di aspetti iconici medievali e di produzioni artistiche più contemporanee e talvolta dichiaratamente provocatorie.

Cosa rappresenta l’autore

In tale direzione Corrado Veneziano riprende la tensione, molto marcata nell’epoca di Dante, di immaginare la presenza di demoni e animali fantastici: un modo per esorcizzare tempi antichissimi in cui bestie e uomini avevano una matrice condivisa, per reclamare un futuro in cui l’uomo potesse emanciparsi dalla sua condizione più primitiva, per avviare quel salto antropologico e catartico che l’età rinascimentale in parte suggellerà.

Collegate alla Commedia, ci sono poi tele che riportano fedelmente alcuni versi delle tre Cantiche.

 

Resta infine il lavoro più strettamenteeuropeodella mostra. Qui, sul solco di Dante, che auspicava una guida spirituale moralmente superiore e transnazionale per il governo del continente europeo, Veneziano propone lavori su tela e su legno, unitamente a installazioni più articolate. In quest’ultimo caso risolve artisticamente, con materiali grezzi come ferro, plexiglas e oggetti di risulta la contraddizione che talora l’Unione europea manifesta: la dialettica non risolta tra identità e pluralità economica, ma anche linguistica e culturale, lo scarto tra realtà chiuse, arroccate, non comunicanti, con i principi di confronto, razionalità e democrazia inscritti all’interno del suo patrimonio costitutivo.

Patrocini e sostegni

“Era smarrita. Dante, l’Europa e altri cieli” è realizzata con il patrocinio e il coordinamento generale della Regione Lazio d’intesa con l’associazione D.d’Arte, con il patrocinio e il sostegno di Unioncamere. La mostra ha, inoltre, il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Bruxelles, del Comitato europeo delle Regioni, dell’ICAS, Intergruppo parlamentare Cultura, Arte e Sport della Camera dei deputati, del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, della Camera di Commercio belga italiana e dell’Istituto italiano di Cultura a Bruxelles.

Corrado Veneziano non è soltanto un cittadino di Tursi (paese dove è nato il poeta Albino Pierro), della Lucania, ma del Mondo; anche se Tursi rimane il paese dell’anima del pittore di Dante. Sì perché negli ultimi anni ha dedicato numerose opere al “divin Poeta”.

Da dove parte

L’itinerario di Veneziano comincia a Bari, dove nella locale università si laurea in Lettere con abilitazione alla docenza in Storia, Filosofia Latino nel 1980 con il massimo dei voti a 22 anni. Prosegue a Milano come allievo regista alla Scuola del Piccolo Teatro e a Roma alla “Silvio D’Amico”.

È un susseguirsi di impegno teatrale, narrativo, cinematografico, pittorico. Un intellettuale radicalmente votato all’arte nelle sue varie declinazioni, ma anche alla terra di Tursi.

Di Ignazio Silone, il grande scrittore francese Albert Camus ha scritto: «Guardate Silone, che parla a tutta l’Europa. Se io mi sento legato a lui è perché egli è nello stesso tempo incredibilmente radicato nella sua tradizione nazionale ed anche provinciale». Altrettanto possiamo dire di Corrado Veneziano.

 

Enzo Di Giacomo

Foto © Leeloo – Informazione e Comunicazione

Articolo precedenteSfratto, quando si può chiedere un termine di grazia
Articolo successivo“I Promessi Sposi” sono ancora un romanzo attuale?
Enzo Di Giacomo
Svolge attività giornalistica da molti anni. Ha lavorato presso Ufficio Stampa Alitalia e si è occupato anche di turismo. Collabora a diverse testate italiane di settore. E’ iscritto al GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) ed è specializzato in turismo, enogastronomia, cultura, trasporto aereo. E’ stato Consigliere dell’Ordine Giornalisti Lazio e Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Revisore dei Conti Ordine Giornalisti Lazio, Consiglio Disciplina Ordine Giornalisti Lazio

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui