“Il violino svelato” di Trabucchi

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Violino

A Cremona la liuteria volano dello sviluppo economico e turistico

Costruire un violino è come eseguire una scultura. Stradivari un po’ Michelangelo, Bernini, Sanmartino con il suo capolavoro marmoreo “Il Cristo velato”. La scelta del legno è come selezionare il marmo di Carrara, come faceva Michelangelo, e lavorarlo per ricavarne suoni celestiali attraverso lo strumento. Come realizzare “La Pietà”, “Apollo e Dafne”. Per entrare nel mondo della liuteria si deve necessariamente arrivare a Cremona, la Città-madre di tutti i più prestigiosi violini, viole, violoncelli del Mondo.

A Cremona esisteva una grande scuola di ebanisteria con grandi artigiani del legno, in una Città musicalmente attiva per la presenza di un grande compositore, Claudio Monteverdi. Se le strade di Vienna erano lastricate di cultura, mentre altrove erano ricoperte di asfalto – come osservò ironicamente lo scrittore Karl Kraus –, quelle di Cremona parlano di liuteria e violini. Dal 2012, con molto ritardo per la verità, ”Saperi e saper fare liutario della tradizione” è stata iscritta nella lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale Unesco.

Tecniche e segreti in un libro

Si diceva del legno. Per il fondo, tavola, testa o ricciolo, tastiera e montatura (le parti essenziali del violino), viene utilizzato acero marezzato dei Balcani per fondo fasce e testa; per la tavola armonica abete rosso della Val di Fiemme, ebano per la tastiera. Lo spiega il maestro liutaio Stefano Trabucchi nel libro/intervista “Il violino svelato” (Academ Editore) scritto con il giornalista e scrittore Roberto Messina per raccontare arte, tecnica e segreti della liuteria contemporanea, oltre che l’epoca classica.

Il maestro Trabucchi è nato a Castione Andavenno in provincia di Sondrio e a 14 anni si è trasferito a Cremona per studiare alla scuola di liuteria. Poco più di 200 chilometri per arrivare ad essere, oggi, uno dei più affermati liutai al Mondo, nello studio laboratorio di via Bella Rocca 14 nel centro Città, di fianco al museo del Violino. La produzione artigianale annuale è di circa una quindicina di strumenti.

Come tutti i lavori è necessario un uso quotidiano fatto di studio e applicazione per arrivare all’arte. «Stradivari non aveva nessun segreto. È stato un sommo artigiano e liutaio» – spiega Trabucchi – «che ha portato la liuteria con i suoi strumenti al più alto punto di realizzazione tecnica e sonorità. Ha perfezionato la forma del violino, rendendola proporzionata ed elegante. Non è un caso ma quasi tutti i liutai moderni o del passato, si sono ispirati ai suoi modelli e alle sue forme». Parla di Stradivari come se stesse analizzando opere di arte pittorica, scultorea.

Volano per l’economia

Il settore della liuteria, a Cremona, riveste un carattere di volano per l’economia e per il turismo. Si parla di un fatturato complessivo di 7,7 milioni di euro per un export di 5,5 milioni di euro (Fonte Regione Lombardia 2019). Sul territorio oggi vi sono 150 botteghe attive che producono violini, viole, violoncelli e contrabassi con le tecniche che tutto il Mondo riconosce. Sono 64 le ditte con uno dei titolari di origine straniera: sono ex allievi della Scuola internazionale di Liuteria che hanno deciso di fermarsi in Città.

Violino

Stefano Trabucchi ha festeggiato 30 anni di intensa attività liutaia. «Costruirò una serie speciale di violini denominataItalian Collection”. Questi strumenti avranno inserito nella nocetta del fondo un gioiello appositamente costruito, in oro 24 carati, riportante la mia iniziale “T” impreziosita da diamanti e contornata da smeraldi e rubini: i colori della bandiera italiana. Un omaggio e un segno di speranza verso il nostro amato Paese, dopo tanta tribolazione e dolore passati negli ultimi due anni».

 

Enzo Di Giacomo

Foto © Trabucchi.com

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Enzo Di Giacomo
Svolge attività giornalistica da molti anni. Ha lavorato presso Ufficio Stampa Alitalia e si è occupato anche di turismo. Collabora a diverse testate italiane di settore. E’ iscritto al GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) ed è specializzato in turismo, enogastronomia, cultura, trasporto aereo. E’ stato Consigliere dell’Ordine Giornalisti Lazio e Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Revisore dei Conti Ordine Giornalisti Lazio, Consiglio Disciplina Ordine Giornalisti Lazio

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