Così tecnologici, così vulnerabili

0
341
Intelligenza artificiale

A Roma la conferenza nazionale su digitalizzazione, intelligenza artificiale e fintech promossa da John Cabot University e Confcommercio

Come sempre, servono le chiavi giuste. Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale offrono opportunità lavorative, di progresso e di sviluppo per varcare nuove soglie e proiettare l’uomo verso orizzonti finora impensabili, ma è necessario prestare attenzione. Molta attenzione. Dovremo sviluppare speciali abilità, quelle che non possono essere facilmente automatizzate, ripensare le regole e investire nell’istruzione. Con la chiave buona apriamo la porta, con quella sbagliata rischiamo di provocare grossi ed esiziali danni.

La Conferenza nazionale

Questo, in estrema sintesi, il messaggio scaturito dalla Conferenza nazionale su digitalizzazione, intelligenza artificiale e fintech, promossa da John Cabot University (JCU) e Confcommercio e ospitata da quest’ultima nella sede di Trastevere, in piazza Gioachino Belli. È stata un’occasione per celebrare i 50 anni dell’ateneo americano, frequentato da studenti provenienti da 75 Paesi.

Tanti punti interrogativi

Cosa c’è dietro l’angolo? L’uomo, parafrasando John Kennedy, èe sempre rimarràil più straordinario dei computer, anche se l’intelligenza artificiale ha ormai superato il test di Alan Turing? E quali sono i consigli che prof ed esperti sentono di offrire ai giovani, rispetto ai cambiamenti che seguono la curva del “numero e”?

“Il nostro cervello e il nostro organismo non si sono evoluti alla stessa velocità dei microprocessori”, scriveva James Gleick nel lontano 1999, cioè nella “preistoria”. Rispetto al passato, l’uomo ha meno tempo di riflettere. Fatica a stare dietro, e quindi a gestire, ciò che lui stesso crea. E questo è un problema. Ma procediamo con ordine. Il tavolo era formato da relatori, che riveleremo riga dopo riga, di profilo mondiale. A “pungolarli”, la giornalista del Corriere della Sera, Fausta Chiesa.

Cambiamenti epocali

Tantissimi sono i cambiamenti innescati dall’avanzamento esponenziale della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, il cui ulteriore sviluppo è stato accelerato dall’emergenza Covid. Non c’è solo la crescente automazione del lavoro, di cui tutti abbiamo più o meno consapevolezza. La diffusione dell’internet delle cose è sempre più capillare. I sistemi di supporto alla gestione delle aziende, del commercio e della ricerca, evolvono giorno dopo giorno. Le tecniche di predizione dei comportamenti stanno dilagando.

Intelligenza artificiale«Questi cambiamenti, che tendono a scompaginare e scardinare gli equilibri esistenti, comportano un enorme aumento dei pericoli, ma anche delle grandi opportunità», ha spiegato alla folta platea Alessandro Antonelli, docente del Politecnico di Milano – Graduate School of Management – e della John Cabot University di Roma – Capital Markets, Investment Analysis, Economia internazionale. Alcuni pericoli elencati dal professor Antonelli: distorsioni nel mercato del lavoro, pirateria informatica, furto di identità, disinformazione, cyber bullismo, dipendenza da Internet, guerre cibernetiche. E, di contralto, tra le grandi opportunità: maggiori possibilità di smart working, enormi progressi nella salute, nel benessere e in tutti i settori della ricerca, probabilità di scoprire nuovi materiali avanzati, esplorazione e colonizzazione dello spazio. Proseguiamo con un po’ di positività.

Finanza e Tecnologia

Quando Finanza e Tecnologia si incontrano, si trasformano a vicenda. Con molte soluzioni positive. Gli strumenti di intelligenza artificiale permettono una maggiore automazione nel settore dei servizi finanziari, consentendo alle aziende di offrire nuovi prodotti e cambiare radicalmente la loro interazione con i clienti. Le tecnologie emergenti stanno rimodellando il modo in cui investiamo, prendiamo in prestito, acquistiamo e consumiamo, prestando maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale. Blockchain ha permesso lo sviluppo di prodotti innovativi come gli smart contract. Questo, in buona sintesi, l’intervento di Marco Mione, Head of Deloitte Central Mediterranean Fintech Team.

Il primo caso studio

Circa 15 anni fa, Stefano Ackermann, assieme ad altri soci, acquistò per pochi soldi un’azienda. Era in perdita, con notevoli problemi economici. La riorganizzò, dando vita a un percorso di crescita basato sulle nuove tecnologie, fino alla quotazione in borsa. I progressi continui resero la rigenerata impresa un target appetibile da parte di aziende di maggiori dimensioni. Ebbene, nei mesi scorsi una grande società di consulenza, la “Engineering spa” ha acquistato la sua azienda, il cui nome è “Be Shaping the Future”, per un valore complessivo di quasi mezzo miliardo di euro, confermandolo come amministratore delegato. Rispondendo alla giornalista Fausta Chiesa, Stefano Achermann ha sottolineato l’importanza della visione strategica, delle tecnologie e delle risorse umane adeguate, della flessibilità e della necessaria attenzione alla responsabilità sociale d’impresa, quali fattori fondamentali per poter competere con successo nell’attuale contesto di cambiamento.

Il secondo caso studio

Andrea Crovetto, già presidente dell’Associazione italiana Fintech, ha spiegato come sia passato dal ricoprire ruoli apicali presso banche e istituti di credito, all’avvio di progetti imprenditoriali e di una startup, basati sull’innovazione tecnologica nel settore finanziario. La maggioranza di un ramo d’azienda di una società, la “Epic SIM”, da lui creata con un gruppo di manager alcuni anni fa, è stata poi acquisita dal Gruppo Azimut. Oggi Andrea Crovetto si occupa di diversi business fintech in forte crescita in Italia e all’estero. In qualità di chief executive officer di “Azimut Direct spa”, ha evidenziato le molteplici opportunità di nuove e interessanti occupazioni che l’evoluzione tecnologica offre ai giovani con un adeguato percorso di studi e con tanta voglia di fare e mettersi in gioco.

La medicina di precisione

Altre buone news le ha portate Carlo Cogoni, del dipartimento di Medicina molecolare della “Sapienza”. Il professore ha enucleato le grandi opportunità offerte dalle nuove tecnologie, come lo sviluppo di una “medicina di precisione”. La terapia “ritagliata su misura”, in base al genoma del singolo paziente, sembra ormai dietro l’angolo. Il grande potenziale delle tecnologie nel migliorare cure e prevenzione contempla, però, la necessità di gestire i rischi che questi nuovi approcci generano. Ad esempio, la delicata questione della riservatezza dei dati genetici e la possibilità di discriminazioni, anche su larga scala.

L’avanzata dell’intelligenza artificiale

Tutti temiamo che l’intelligenza artificiale porti alla disoccupazione totale. Saranno fondamentali le doti di adattamento. «I giovani dovranno padroneggiare le capacità di lungimiranza e analisi degli scenari futuri. Man mano che gli ambienti di lavoro andranno a evolversi sarà importante sviluppare abilità che non possono essere facilmente automatizzate, come il pensiero critico, la creatività, l’intelligenza emotiva, la capacità di pianificazione», ha spiegato Francesco Lapenta, direttore dell’Institute of Future and Innovation Studies della JCU. In questo senso, il professore ha incoraggiato i giovani a essere proattivi, abbracciando il cambiamento e assumendosi la responsabilità della propria carriera.

John Cabot University e Confcommercio

Intelligenza artificialeSull’importanza dello sviluppo del pensiero critico ha posto in particolare l’accento Franco Pavoncello, presidente della John Cabot University. «L’università deve offrire il meglio ai propri studenti e mettere loro in condizione di dare il meglio. Allo stesso tempo deve assicurare le giuste opportunità nell’ambito degli sbocchi occupazionali. I nostri studenti sono molto ricercati, studiano in un ambiente internazionale unico, radicato nella tradizione delle arti liberali americane, e nella storia e cultura di Roma e dell’Italia».

«Il ripensamento profondo che è richiesto alle imprese per affrontare le sfide tecnologiche del mercato non ci può essere senza la collaborazione con il mondo accademico, che è di importanza strategica per l’innovazione. Come Confcommercio, costruiamo da sempre una salda sinergia fra il sistema universitario e il nostro mondo di rappresentanza», ha dichiarato il presidente Carlo Sangalli.

Passato, presente e futuro

«La politica, le istituzioni e l’intera società incontrano difficoltà enormi nel tentare di dotarsi degli strumenti giusti e delle chiavi appropriate per comprendere e affrontare i turbolenti processi in corso. Purtroppo, e paradossalmente, in questo secolo diiperinformazioneesuperintelligenza”, ci troviamo vulnerabili», ha chiosato il professor Antonelli.

“È il cambiamento, il cambiamento continuo, il cambiamento inevitabile, che è il fattore dominante della società odierna. Nessuna decisione sensata può essere compiuta senza tenere conto non solo del Mondo come è ora, ma di come sarà. Questo, a sua volta, significa che i nostri uomini di Stato, i nostri imprenditori, i nostri uomini comuni, devono orientarsi verso un modo di pensare fantascientifico“. Così Isaac Asimov, nel saggio “My own view”, anno 1978.

 

Leonida Valeri

Foto © JCU – Riccardo Pugliese

Articolo precedente“Il violino svelato” di Trabucchi
Articolo successivoAdriana Tata Rojas, da trader a guida spirituale
Leonida Valeri
Giornalista professionista e architetto, scrive su “Eurocomunicazione” e si occupa da oltre vent’anni di comunicazione istituzionale presso enti pubblici e privati. Ha iniziato come cronista al “Momento Sera” e all’“Indipendente”. È stato inviato per le pagine della Cultura e dei Motori del “Tempo” e autore di inchieste pubblicate dal “Giornale”. Ha scritto per il settimanale “Il Borghese” e ha curato la rubrica scientifica “La Mela di Isacco” per il mensile “Area”. S’è occupato di cronaca nazionale per “News Mediaset”. Ha scritto un format televisivo e un monologo teatrale sulla sicurezza stradale, “Strada Maestra” e “Testacoda”, un format per un giornale radio di news curiose, “Questa è Grossa”, ed è coautore di un format Tv sull’orientamento al lavoro, “Get the Job!”. Ha pubblicato un romanzo, intitolato “Missione Cocomero enoissiM oremocoC”, prendendo spunto da alcune notizie strane, ma vere, apparse negli anni sui media. È un pittore Effettista. Il suo dipinto “Sogno durante il lockdown” ha ricevuto la menzione della critica alla 43ª edizione del concorso “Medusa Aurea” dell’Accademia internazionale d’arte moderna

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui