Berlusconi fine di un’era. E ora?

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La breaking news della scomparsa del più volte ex presidente del Consiglio italiano in ogni giornale e portale mondiale

È morto all’ospedale San Raffaele di Milano l’ex pluripremier italiano Silvio Berlusconi. Il presidente di Forza Italia aveva 86 anni ed era rientrato lo scorso nove giugno nell’ospedale dove aveva trascorso fra aprile e maggio 45 giorni di ricovero per curare una polmonite, complicanza di una leucemia mielomonocitica cronica. Questa mattina sono arrivati in ospedale tutti i cinque figli di Berlusconi e il fratello Paolo.

Breaking news in ogni parte del Globo

La notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi fa il giro del Mondo, è ovviamente in apertura sui siti dei principali media internazionali. Dalla Bbc al Guardian, dalla Cbs a Sky News, da Al Jazeera a Arab News, da Le Monde al El Pais, da Indian Times al Financial Time, da Deutsche Welle a Der Spiegel, dal Jerusalem Post al Japan Times, tutti immediatamente danno la breaking news della scomparsa del più volte ex presidente del Consiglio italiano.

Personaggio molto noto all’estero sia per le sue amicizie con i capi di Stato e di Governo che per le sue attività di imprenditore e/o per i processi in cui venne coinvolto. La news sta rimanendo in testa nelle homepage online di praticamente tutti i principali giornali e portali di informazione internazionali, che si soffermano spesso sugli aspetti da intrattenitore e sugli scandali in cui fu coinvolto, e sull’influenza che ebbe sulla società italiana.

La “diplomazia della pacca sulla spalla”

Dalla relazione speciale con il presidente russo Vladimir Putin al “giro in piazzetta” con la bandana a Porto Rotondo in Sardegna insieme a Tony Blair e signora. In oltre vent’anni di attività politica Silvio Berlusconi, nel bene e nel male, ha portato una novità assoluta nel modo di “cercare” di essere in primo piano nei rapporti interpersonali. La diplomazia del Cav è stata ribattezzata di volta in volta la “diplomazia della pacca sulla spalla”, per i toni friendly usati con i suoi interlocutori, o addirittura quella del cucù, prendendo spunto dal siparietto con Angela Merkel in un bilaterale tenutosi nel 2008 a Trieste.

Dall’ottimo feeling con Mu’ammar Gheddafi e Hosni Mubarak, alla freddezza con la stessa cancelliera tedesca dopo una battuta pesante uscita da un’inchiesta o col presidente francese Nicolas Sarkozy, massimi interpreti del gelo europeo che – per qualcuno con la sua stessa arma, il “sorrisino” – alla fine del 2011 spinse il Governo Berlusconi quater alle dimissioni per cedere il posto all’esecutivo tecnico di Mario Monti. Fino all’ultima “ossessione” del Cav, la Cina, considerata un «pericolo per il Mondo intero, che dovrebbe far paura a tutti», perché «da anni sta portando avanti un progetto commerciale, ma anche politico e militare, di carattere egemonico».

L’amore ricambiato con Putin e la Russia

“Siamo sconvolti dalla notizia della morte di Silvio Berlusconi. Un grande statista che ha lasciato un segno profondo nella storia dell’Italia, del Mondo e dei rapporti italorussi. Un visionario, un uomo dalle grandi capacità e dal grande cuore. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici, al popolo italiano”. Lo scrive in un tweet l’ambasciata russa in Italia postando una foto in bianco e nero del Cavaliere.

Per Berlusconi l’amicizia conVladimir” ha scandito la sua vita – non solo politica – per tanti anni. Numerosi gli incontri, sia ufficiali che privati. Nel settembre del 2015 in Crimea la visita del memoriale – dedicato anche ai caduti del regno di Sardegna – per la guerra fra il 1853 e il 1856, vicino a Sebastopoli portò alla prima condanna di Kiev e l’imbarazzo dei rappresentanti Ue. A cui ne seguirono altre, con una posizione che spesso quasi si contrapponeva a quella del suo stesso partito, in linea con la posizione del Governo italiano e del Partito popolare europeo. Forse la più ricordata fu quella durante una conferenza stampa congiunta nella villa di Porto Rotondo nell’aprile 2008, quando una giornalista chiese al leader russo notizie sulla sua vita privata e Berlusconi mimò una sventagliata di mitra.

Non solo Pratica di Mare

Il rapporto di amicizia parte da lontano. Nacque, raccontò il Cav, durante il G8 di Genova nel luglio del 2001, quando Berlusconi si adoperò per far sì che i Grandi del Mondo (dall’americano Bush, al britannico Blair) mettessero da parte le diffidenze nei confronti del capo del Cremlino, con un passato da agente segreto del Kgb. Il summit europeo nel Capoluogo ligure fu l’occasione per parlare di Blue Stream, il progetto di gasdotto sottomarino di Eni e Gazprom, e gettare le basi di un rafforzamento dei legami economici bilaterali. A fine ottobre del 2001 il presidente del Consiglio italiano, infatti, era già a Mosca per un faccia a faccia. Da allora il legame si cementò e divenne fortissimo. Fino al decisivo ingresso nel G8 di Mosca con Berlusconi che fece stringere le mani a Bush e Putin a Pratica di Mare.

In quasi 15 anni i due leader si sono visti varie volte per parlare di affari e politica, anche nelle residenze private. E poi ancora telefonate, messaggi, regali, pubblici attestati di stima reciproca. La foto più famosa è quella coi colbacchi di pelliccia nella foresta di Zavidovo a 21 gradi sotto zero, nel febbraio 2003. Nemmeno la crisi tra Kiev e Mosca ha scalfito i loro rapporti. L’ex premier è stato fra i pochi a denunciare più volte “l’errore” di comminare sanzioni alla Russia dopo l’annessione della Crimea.

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina

Berlusconi spesso è tornato a sottolineare gli errori di Kiev, suscitando polemiche e mettendo in imbarazzo anche gli ultimi Governi di cui Forza Italia ha fatto parte, in particolare l’ultimo in cui il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è da sempre considerato il suo principale delfino.Berlusconi Anzi, proprio durante le trattative per la nascita dell’Esecutivo Meloni, filtrarono degli audio registrati durante la riunione del Gruppo parlamentare azzurro, nel quale il Cav sottolineava di aver riallacciato i rapporti con il presidente russo, con il quale si erano scambiati lettere affettuose e bottiglie di vodka e lambrusco.

Per me Silvo è stata una persona cara e un vero amico“. Le prime parole di Putin in un messaggio di condoglianze inviate al presidente Sergio Mattarella. Berlusconi, aggiunge il leader del Cremlino, ha dato “un inestimabile contributo allo sviluppo della partnership russo-italiana reciprocamente vantaggiosa”.

L’umorismo dissacrante

Gli avversari politici e la stampa hanno ricordato in questi anni soprattutto le gaffe dell’uomo di Arcore. Dalle “corna” al vertice Ue di Caceres alla definizione di kapò nei confronti dell’allora eurodeputato tedesco – poi presidente del Parlamento europeo – Schulz, dall’Obama “abbronzato” alla “bella mamma” di Macron. Mentre gli estimatori preferiscono attribuire al leader e creatore di Forza Italia il merito di aver risolto varie crisi internazionali, grazie al ruolo di mediatore internazionale. Fu Blair a definire “Silvio unico, perché non ha assolutamente nulla del politico convenzionale”. Di certo, è l’unico leader politico ad aver presieduto per una volta il G7 e due volte G8: a Napoli nel 1994, appena nominato per la prima volta premier, a Genova nel 2001 e poi a L’Aquila nel 2009.

Le parole e il video messaggio della Meloni

«Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente, era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono stati esattamente quel coraggio, quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti dalla storia d’Italia, a consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione, nel mondo dell’impresa. Con lui l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti. Ha imparato che non doveva mai darsi per vinta. Con lui noi abbiamo combattuto, vinto, perso, molte battaglie e anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che insieme c’eravamo dati. Addio Silvio». Così la premier Giorgia Meloni ha ricordato in un videomessaggio Silvio Berlusconi.

 

Ginevra Larosa

Foto © Eurocomunicazione, Le Soir, Der Spiegel, Politico.eu

Video © Eurocomunicazione

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