Pnrr, da Ue via libera a terza rata e revisione quarta

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Terza rata

Meloni esulta dopo il semaforo verde da Bruxelles nonostante gli allarmi per i ritardi sugli obiettivi da parte dell’Italia

Giornate chiave e senz’altro positive per l’Italia sul piano economico e delle relazioni con Bruxelles, che sembrano ormai essere ai massimi da anni. C’è stato infatti l’atteso ok definitivo della Commissione europea al pagamento della terza rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla proposta italiana di modifiche alla quarta rata.

Un lungo e tortuoso percorso

Dopo gli allarmi delle scorse settimane per i ritardi nel raggiungimento degli obbiettivi e la realizzazione dei progetti fissati dal Piano, (con addirittura lo spettro della rinuncia a parte dei fondi ndr), finalmente buone notizie per l’Italia e per l’esecutivo Meloni, che hanno incassato un fondamentale e convinto sì allo sblocco della terza tranche di fondi. Non è stato semplice, la Commissione infatti si è presa una notevole quantità di tempo, ma dopo una valutazione durata sette mesi Bruxelles dà l’ok al pagamento dei 18,5 miliardi di euro previsti dal Piano per il Belpaese. E c’è di più: si registra infatti anche il parere favorevole alle modifiche di dieci obbiettivi della quarta rata. Quest’ultima sarà erogata entro fine 2023 e ammonterà a un valore di 16,5 miliardi di euro.

Segnali distensivi di Bruxelles

Terza rataParole importanti, elogi significativi e un clima di solida cooperazione. Altro segnale forte dalla presidente della Commissione europea Von der Leyen che ha parlato, o meglio scritto in italiano, in una nota ufficiale: “Avanti tutti con l’Italia domani”. E aggiunge: “L’Italia ha mostrato molti progressi nel portare avanti riforme cruciali e gli investimenti previsti dal suo Pnrr”.

Nettamente positivo anche il giudizio del vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis: «La crescita sarà più forte. Due passi avanti importanti per Roma».

Si esprime anche il commissario per gli affari economici e monetari, nonché ex primo ministro italiano Paolo Gentiloni: «Le risorse sosterranno lo sviluppo del Paese in tempi duri».

Intanto sul fronte interno

Toni e dichiarazioni simili provengono da Roma, il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto esterna grande soddisfazione: «Le decisioni prese oggi sono il risultato di un lungo confronto costruttivo tra il Governo italiano e la Commissione europea». E sarà proprio il ministro Fitto, che ha aggiunto anche una nota di merito «all’eccezionale lavoro svolto da tutte le amministrazioni coinvolte», a illustrare al Parlamento le modifiche del Pnrr martedì prossimo.

«Governo affidabile a livello internazionale» rivendicano dalla maggioranza, risaltando «l’ennesimo successo del Governo Meloni».

Polemico il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani: «Chi giocava contro l’Italia e l’interesse nazionale è rimasto deluso».

Le opposizione all’attacco

Critiche delle opposizioni che si estendono anche su altro fronte: si sono conclusi intanto i lavori nella Commissione finanza del Senato, con il via libera alla riforma fiscale che dalla prossima settimana sarà all’esame dell’aula. Contestati in particolare alcuni emendamenti della maggioranza che prevedono di escludere sanzioni penali tributarie nei confronti di contribuenti collaborativi. “Governo pavido” tuonano esponenti M5S.

Dure le critiche delle opposizioni con Dem e M5S che puntano il dito sul taglio ai fondi per il dissesto idrogeologico. Alessandro Alfieri (PD) afferma che: «Il Governo taglia 13 miliardi di euro contro il dissesto idrogeologico e per la rigenerazione urbana. Un vero e proprio scippo ai comuni». Di simile tenore Matteo Richetti (Azione): «I fondi ai comuni non vengano toccati soprattutto quelli per il dissesto idrogeologico e venga ricostruita Industria 4.0».

Ma Meloni esulta 

Grandissimo entusiasmo e orgoglio per l’andamento della giornata e le conferme che da Bruxelles Terza rataarrivavano a Washington dove si trova il presidente del Consiglio, il quale, a margine del primo bilaterale ItaliaStati Uniti dichiara alla stampa presente: «È un grande risultato, frutto dell’intenso lavoro di questi mesi e della sinergia con la Commissione europea». Rapporto più che consolidato sottolineato da uno specifico ringraziamento del premier a Ursula Von Der Leyen: «Continueremo a lavorare nell’interesse di cittadini, famiglie e imprese».

 

Giulio Catalucci

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Giulio Catalucci
Giulio Catalucci, 23 anni, viterbese. Giornalista e giurista. Autore presso ventonuovo quotidiano e eurocomunicazione. Appassionato di cronaca nera e cold case. Mi piacciono i libri di diritto, di sport e i gialli.

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