Ucraina, forze russe avanzano e tentano riconquista di Kupyansk

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Zelensky non è stato invitato al vertice del G20, poiché l’evento discuterà i problemi della crescita economica globale. Putin si

In Ucraina la Città di Kupyansk presa di mira per la seconda volta dalla Russia. Nel mentre le forze ucraine hanno condotto la controffensiva su almeno due settori. Secondo quanto riferito sono avanzate nell’area di confine della Regione di Donetsk-Zaporizhia. Pochi giorni fa le autorità ucraine hanno ordinato l’evacuazione obbligatoria per i residenti di Kupiansk e delle aree circostanti – la prima da mesi – dopo che la Russia ha intensificato i bombardamenti sulla Regione nord-orientale di Kharkiv e dopo aver fatto sapere di aver catturato posizioni ucraine vicino alla Città.

Situata vicino al confine russo era caduta nelle mani delle forze di Mosca nella prima settimana dell’invasione nel febbraio dello scorso anno. Rimasta sotto il loro controllo per diversi mesi, era tornata libera grazie a una rapida offensiva ucraina nel settembre del 2022 insieme a una serie di altri insediamenti nella Regione. Il tentativo di riconquista da parte della Russia è dovuto probabilmente alla volontà di allontanare le forze di Kiev dalle aree operativamente più significative del fronte.

Generale Syrskyi ammette “difficoltà”

Il comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Syrskyi, ha riconosciuto che “A causa delle difficoltà della situazione sull’asse di Kupiansk, ho trascorso la maggior parte della giornata a lavorare nelle unità che stanno difendendo la periferia della Città”, ha scritto su Telegram. “Il nemico cerca ogni giorno di sfondare la difesa delle nostre truppe, in direzioni diverse, con unità d’assalto, composte principalmente da prigionieri, con l’obiettivo di bloccare e poi catturare Kupiansk. Sono state prese una serie di decisioni importanti che garantiranno l’affidabilità della difesa”.

Un ragazzo di 18 anni ha perso la vita a causa delle bombe lanciate sul distretto di Sinelnikovsky nella Regione di Dnipro. Quattro persone, tra cui una bambina di due anni, sono rimaste ferite. L’attacco è avvenuto nel pomeriggio e nella zona c’è ancora un incendio che copre 400 metri quadrati di terreno.

Disguido con la Nato

Dopo le affermazioni del capo di Gabinetto del segretario generale, Jens Stoltenberg, secondo cui Kiev avrebbe potuto cedere alcuni suoi territori alla Russia per aderire alla Nato un portavoce dell’Alleanza atlantica ha reso noto che: «La posizione della Nato è chiara e rimane invariata. Come hanno ribadito i leader dell’Alleanza al vertice di Vilnius a luglio, sosteniamo pienamente la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina».

«Continueremo a sostenerla per tutto il tempo necessario. Ci impegniamo per una pace giusta e duratura. L’Ucraina deciderà quando e a quali condizioni sarà raggiunta la pace e c’è chiaramente bisogno di garanzie di sicurezza per garantire che la guerra sia non ripetuto», ha aggiunto, Stian Jenssen, capo dello staff del segretario generale. Proprio lui aveva fatto commenti sulla possibile rinuncia a territori ucraini in un forum politico in Norvegia. «Penso che una soluzione potrebbe essere che l’Ucraina ceda territorio e riceva in cambio l’adesione alla Nato. Non sto dicendo che dovrebbe essere così, ma è una possibile soluzione». In un’intervista ha riconosciuto che il suo commento è stato: «Un errore le parole su ingresso Nato, Kiev deciderà come negoziare. Le dichiarazioni facevano parte di un dibattito più ampio sui possibili scenari futuri in Ucraina e non avrei dovuto dirlo in quel modo. È stato un errore».

Le dichiarazioni di Jenssen avevano immediatamente provocato la reazione di Kiev: “È ridicolo, questo significa scegliere deliberatamente la sconfitta della democrazia, cedere a un criminale globale, proteggere il regime russo, distruggere il diritto internazionale e rimandare la guerra alle prossime generazioni”.

Sminamento

A Kiev si è svolta una riunione del gruppo di supporto per lo sminamento (Mine Action Support Group – Masg) organizzata Ucrainadall’Ambasciata d’Italia e dalla Rappresentanza delle Nazioni Unite in Ucraina. All’incontro, presieduto dall’ambasciatore Pier Francesco Zazo e dalla rappresentante Onu Denise Brown, hanno preso parte i rappresentanti di oltre 30 Stati donatori e organizzazioni internazionali che partecipano al gruppo, per fare il punto sul tema dello sminamento, una priorità in Ucraina.

«Il nostro Paese è in prima linea nell’impegno per lo sminamento umanitario, anche attraverso il neo-istituito ufficio dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in Ucraina», ha sottolineato l’ambasciatore Zazo. «L’evento organizzato a Kiev si pone nel quadro della presidenza italiana del Masg per quest’anno e testimonia la priorità assegnata all’Ucraina nello sforzo di sminamento internazionale. In conseguenza dell’aggressione russa e delle operazioni belliche, il territorio è il più minato al Mondo. Intervenire in questo settore è essenziale per la tutela della popolazione civile e costituisce una precondizione per la produzione agricola e per la ricostruzione economica».

Nuove sanzioni contro la Russia

Dalla Svizzera arriva l’annuncio di nuove sanzioni verso la Russia in linea con la Ue, che è giunta a giugno scorso all’undicesimo pacchetto di misure contro Mosca. Tra le restrizioni del Governo svizzero, c’è il divieto di esportare in Russia benidual use“, cioè che possano essere impiegati anche in campo militare, e beni che possano contribuire al rafforzamento militare e tecnologico della Russia. La proibizione riguarda 87 nuove imprese, anche di Paesi terzi che abbiano venduto a Mosca materiali del tipo menzionato. A questi si aggiungono anche componenti elettroniche, sostanze utilizzabili per la confezione di armi chimiche e additivi per carburanti impiegabili nell’industria aerospaziale. Per il settore finanziario è stato ampliato il divieto di vendere valori denominati in franco svizzero o euro a cittadini russi o enti con sede in Russia.

Washington sta facendo pressioni su Teheran affinché smetta di vendere droni armati a Mosca, usati in Ucraina. Il tema rientra nei colloqui indiretti tra Usa e Iran per raggiungere un’ampia intesa per allentare le tensioni, ha rivelato il Financial Times.

Zelensky non invitato al G20

Il presidente ucraino non è stato invitato al vertice del G20, poiché l’evento discuterà i problemi della crescita economica globale. Ad affermarlo il ministro degli Esteri indiano Subramanyam Jaishankar, commentando la notizia confermata ieri da Delhi che ha ribadito che Volomydyr Zelensky non sarà invitato. «Questo è un vertice per discutere i problemi dell’energia, dei fertilizzanti e dell’approvvigionamento alimentare». Jaishankar ha sottolineato che il prossimo incontro dei leader del G20 non è il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il G20 non si occupa di questioni di sicurezza globale.

«Il primo ministro Modi ha incontrato Zelensky alla Cop26, poi al G7 a Hiroshima, e abbiamo buone e solide relazioni con l’Ucraina in campo economico, militare, tecnologico e di sicurezza alimentare», ha evidenziato il ministro, confermando inoltre di avere invitato Vladimir Putin ma di non avere ancora ricevuto risposta.

 

Ginevra Larosa

Foto © Gwara Media, United Nation, Wikipedia

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