La futura Space Smart Factory al Tecnopolo Tiburtino

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Space Smart Factory

La produzione di costellazioni satellitari ad alta affidabilità a Roma. Un investimento di oltre 100 milioni che include anche l’impegno dell’Agenzia spaziale italiana tramite i fondi del Pnrr

L’avvento delle costellazioni satellitari in orbita terrestre bassa è stato il passo tecnologico fondamentale per molte applicazioni di grande importanza. Parliamo di connessione di aree terrestri remote o scarsamente popolate, di sistemi di posizionamento globale, di sorveglianza e monitoraggio ambientale e meteo. Ciò è fondamentale per seguire i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse e la prevenzione delle catastrofi.

I costi di produzione

È ovvio che costellazioni di migliaia di satelliti hanno costi considerevoli, dovendo riprodurre migliaia di volte il costo di un singolo satellite. Questo rende necessario considerare l’utilizzo di piccoli satelliti che abbiamo però caratteristiche tecniche e performances paragonabili a quelle dei grandi satelliti. Ciò è possibile utilizzando tecnologie miniaturizzate ad alta affidabilità. Questo produce dei costi più accessibili ma impone di rivedere criticamente tutto il processo produttivo.

Dal satellite artigianale alla produzione di massa

I primi piccoli satelliti sono stati realizzati in modo sperimentale o per scopi educativi. Tipici sono i mini e micro satelliti della classe universitaria, per esempio gli Unisat. Sono spesso realizzati utilizzando il formato standard cubesat 1U (cubo di 10 cm di lato) o multipli di questa unità. Questi piccoli satelliti sono stati realizzati con tecnologie economiche ma, per contro, hanno prodotto risultati sorprendenti in termini di performance. I problemi sorgono quando si analizzano le durate ma soprattutto l’affidabilità. Il problema fondamentale è quello di produrre migliaia di satelliti riproducibili e identici dal punto di vita funzionale. Naturalmente, per fare questo, risulta necessario passare a processi di produzione standardizzati e a linee di assemblaggio automatizzate.

La Space Smart Factory

Il 9 Novembre è stata presentata a Roma presso il Tecnopolo Tiburtino, la futura Space Smart Factory, un insieme di fabbriche spaziali italiane di varie dimensioni focalizzate al segmento dei micro e piccoli satelliti. Tali fabbriche concorreranno insieme, nello stesso luogo fisico, alla realizzazione di costellazioni di piccoli satelliti utilizzando tecniche di elevata automazione e digitalizzazione. La capofila è la Thales Alenia Spazio, una joint venture Thales (67%) e Leonardo (33%). Il centro poi ospiterà lo Space Joint Lab, uno spazio innovativo e collaborativo pensato per ospitare e formare nuove figure professionali nel campo spaziale. È inoltre previsto che le attività saranno svolte in partnership con Pmi, start-up già presenti nel Tecnopolo o di nuove che saranno ospitate nel futuro.

La sostenibilità ambientale del progetto

Il progetto è ispirato ai principi dell’architettura sostenibile, con particolare riguardo al risparmio energetico e all’utilizzo di energie rinnovabili. La Space Smart Factory capitalizza le competenze di Thales Alenia Space in sinergia con le altre ditte. Tra i progetti della nuova Space Smart Factiry troviamo la costellazione Galileo di seconda generazione, i nuovi satelliti per il programma Copernicus, RoseL e Cimr, la costellazione Iride. Il complesso progetto Space Smart Factory avrà anche centri accademici come il Politecnico di Milano, l’Università di Roma “La Sapienza” e un’organizzazione come Accenture, esperta nell’innovazione digitale e di processo a supporto del settore aerospaziale.

Il ruolo dell’Asi e dei fondi Pnrr nell’esistente Tecnopolo Tiburtino

La Space Smart Factory è frutto di un investimento di oltre 100 milioni che include anche l’impegno dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) tramite i fondi del Pnrr. Il nuovo insediamento produttivo sorgerà nel Parco tecnologico di Roma, il Tecnopolo Tiburtino, che ospita già 150 imprese, per la maggior parte piccole e medie. Lo stabilimento sarà realizzato dalla società Cbre | Hitrac, esperta nelle tecnologie per le infrastrutture e servizi. Leonardo Global Solutions ha supportato l’intera operazione immobiliare, dall’acquisizione del terreno, alla gestione delle gare d’appalto fino all’avvio del processo di costruzione.

La presentazione del progetto al Tecnopolo Tiburtino

Come illustrato nella presentazione, che ha avuto luogo presso il Tecnopolo Tiburtino il 9 Novembre 2023, la futura Space Smart Factory avrà a diposizione 21.000 mq totali, 5.000 mq camere pulite riconfigurabili, 1.900 mq uffici e aree collaborative, 1.800 mq aree tecniche industriali a supporto. Grazie a camere pulite modulari e all’utilizzo delle tecniche digitali, la Space Smart Factory potrà essere riconfigurata in funzione delle produzioni richieste per consentire l’integrazione e prove di una ampia tipologia di satelliti di differenti classi, applicazioni spaziali come l’Osservazione della Terra, la Navigazione e le Telecomunicazioni.Space Smart Factory Il centro sarà un vero e proprio digital hub che utilizzerà, durante tutte le fasi della progettazione, assemblaggio, integrazione e test dei satelliti. Si svilupperanno tecnologie quali modellazione numerica e Digital Twin, tecniche di realtà virtuale e aumentata, simulatori integrati e connessi con la filiera dei fornitori ed elementi di alta automazione (robot/cobot). Alla presentazione hanno contribuito vari attori istituzionali, Asi, Comune di Roma, Camera di Commercio, Regione Lazio e del mondo produttivo Thales Alenia Space, Leonardo.

 

 

 

 

Nicola Sparvieri

Foto © Thales Alenia Space

Video © Eurocomunicazione

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Laureato in Fisica, si è occupato di superconduttività e spazio. Ha insegnato Fisica Generale alla Sapienza ed è membro dell'Accademia Internazionale di Astronautica. Giornalista pubblicista, è titolare di un blog. Scrive di scienza, società, ambiente e sostenibilità. Cofondatore di RISE, associazione noprofit che promuove la nascita di startup sostenibili. Ama i suoi nove figli e i numerosi nipoti il cui numero è destinato ad aumentare.

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