Sblind un social sostenibile che parla italiano

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Presentata a Bergamo una nuova piattaforma social che non cede dati degli utenti a terzi, geolocalizza e seleziona le risorse del territorio, oltre a limitare a 90 minuti il proprio tempo di utilizzo

 

È ormai un fatto condiviso che l’utilizzo di internet ha provocato una vera e propria rivoluzione, riducendo le distanze tra le persone e agevolando le comunicazioni. Attraverso i social, presenti su ogni telefono, si accede a internet con un semplice gesto che ciascuno di noi compie nell’arco della giornata, nelle case, negli uffici, negli ospedali e nelle aziende. L’utilizzo diffuso e prolungato di internet fa parte della nostra vita di relazioni e di rapporti economici e commerciali.

Una ricerca nel cambiamento del modello di sviluppo

Tuttavia sappiamo anche che il nostro modello di sviluppo economico post industriale basato sui consumi, se lasciato a se stesso, produce problemi sociali e ambientali anche irreversibili. Questo sta provocando una profonda revisione critica e un cambiamento di direzione verso politiche green e sostenibili. I Governi nazionali e le Organizzazioni sovranazionali definiscono chiare linee guida, una fra tutte, l’Agenda Onu con gli obiettivi 2030 sullo sviluppo sostenibile.

Le politiche green coinvolgono anche i social

In questo contesto hanno preso l’avvio proposte green anche nei social nel tentativo di poter risolvere, o almeno limitare, molti problemi determinati da un uso prolungato e a volte compulsivo e senza protezioni al diritto di privacy. Lo sforzo che si sta da più parti realizzando consiste nel condividere e conservare ciò che è positivo e a eliminare le componenti dannose che si sono individuate.

Cosa è necessario limitare

L’uso dei social può portare a problemi di dipendenza, isolamento sociale e perdita di tempo prezioso. Le piattaforme social possono veicolare i pericoli costituiti dagli hacker, che una volta preso possesso di un account sono in grado di falsificare i contenuti o diffondere virus di vario genere. Anche il phishing e il reindirizzamento a siti fraudolenti sono azioni tipiche della criminalità informatica sui social. Inoltre ricerche recenti mostrano che gli adolescenti che trascorrono più di tre ore al giorno sui social corrono gravi rischi di sperimentare problemi di salute mentale, come sintomi di depressione e ansia.

Salvaguardare l’identità digitale degli utenti

socialGeneralmente i social hanno poco rispetto della privacy degli utenti. Talvolta gli algoritmi usati fanno un uso improprio di dati provenienti dalla identità digitale fornita dagli utenti. Si presenta quindi la necessità di tutelare i dati sensibili degli utilizzatori. Gli sviluppatori di Sblind dichiarano che i dati vengono trattati esclusivamente dalla piattaforma e non da terzi e che non vengono inseriti cookies di terze parti o pubblicitari. Tutti i contenuti vengono validati singolarmente dalla piattaforma e non vengono memorizzati like o comportamenti degli utenti.

Geolocalizzazione e limitazione del tempo di utilizzo

Sblind si definisce un social a chilometro zero o proximity social. Tutti i contenuti postati dagli utenti sono geolocalizzati e quindi fruibili da coloro che avranno impostato la stessa area geografica di riferimento. Un utente decide come geolocalizzarsi per area (sono presenti tutte le Province italiane) e i suoi contenuti appariranno agli utenti che hanno fatto la medesima scelta. Inoltre viene definito il cosiddetto social time che introduce di default un tempo massimo di utilizzo. Una volta finito il tempo di navigazione giornaliero, pari a 90 minuti, Sblind non sarà più utilizzabile fino al giorno successivo.

Compensazione nelle emissioni di CO2

Nelle indicazioni dichiarate dagli sviluppatori di Sblind c’è anche la distribuzione a tutti gli utenti di quantità di CO2 virtuali derivanti dall’utilizzo della piattaforma. Tali azioni potranno generare una compensazione di crediti di carbonio. Il CO2, il cui aumento in atmosfera è principalmente di origine antropica, qualora venga rimosso o, in alternativa, di cui è evitata l’immissione produce crediti. Essi sono certificati all’interno di standard riconosciuti a livello internazionale. Un credito di carbonio è un’unità finanziaria corrispondente a una tonnellata di diossido di carbonio.

Sostenibilità ambientale

L’idea alla base del mercato dei crediti di carbonio è quella di creare un incentivo economico per le aziende a ridurre le proprie emissioni di gas serra. Semplificando, il meccanismo è questo: la riduzione di CO2 che dovrebbe fare l’azienda A, viene fatta da un’altra azienda B, che cede i propri crediti di carbonio in cambio di un pagamento basato sulla quantità di CO2 sottratto dall’atmosfera. Sulla base di questo meccanismo Sblind possiede un altro elemento a sostegno della sostenibilità ambientale.

Il convegno

socialAl Kilometro Rosso, Innovation District di Bergamo, si è tenuto ieri l’incontro di presentazione di Sblind con la partecipazione di Jaime D’Alessandro (giornalista di Repubblica, saggista, esperto di tecnologia e cultura digitale), Giacomo Poretti, comico e attore del noto trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”, Francesco Bertuletti, Ceo in Sblind, Federica Perico di Rigamonti Spa, Francesco Musardo, Ceo di Alberami Regenerative Farming. Eurocomunicazione ha trasmesso in diretta il convegno sui suoi portali (Eurocomunicazione.com ed Eurocomunicazione.eu) e sui canali social (dove rimarrà visibile) YouTube e Facebook, con lanci di parti dello stesso su Twitter (X) e Instagram.

 

 

Nicola Sparvieri

Foto © Eurocomunicazione, leadership & management magazine, Sblind.com

Video © Eurocomunicazione

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Laureato in Fisica, si è occupato di superconduttività e spazio. Ha insegnato Fisica Generale alla Sapienza ed è membro dell'Accademia Internazionale di Astronautica. Giornalista pubblicista, è titolare di un blog. Scrive di scienza, società, ambiente e sostenibilità. Cofondatore di RISE, associazione noprofit che promuove la nascita di startup sostenibili. Ama i suoi nove figli e i numerosi nipoti il cui numero è destinato ad aumentare.

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