Sicurezza, la conferenza a Monaco ha due assenze

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Sicurezza

I conflitti in Ucraina e in Medio Oriente sono i temi principali della tre giorni che vede riuniti i leader mondiali

La Conferenza di Monaco è un importante forum di discussione sulla sicurezza internazionale. A febbraio di ogni anno i leader, ministri ed eserti di geopolitica di tutto il Mondo si riuniscono con l’obiettivo di affrontare le questioni strategiche contemporanee. Quest’anno il tema principale è “rafforzare l’ordine internazionale basato su regole”, molto attuale a causa dei diversi conflitti in Medio Oriente e i due anni di occupazione russa dell’Ucraina. La Conferenza di Monaco è un evento altamente sicuro e popolare per le opportunità che offre di incontrare leader ed esperti generalmente meno accessibili. Gli ospiti sono accuratamente selezionati e quest’anno, ad esempio, non sono invitati Russia e Iran. L’evento vuole fare luce soprattutto sulle emergenze umanitarie in corso in molte Regioni del Mondo che obbligano ogni giorno alla fuga milioni di persone e costituiscono una minaccia per la vita di molti operatori umanitari.

La prima, nel 1963 a Monaco, era un incontro tra la Germania e i suoi alleati della Nato, nel contesto della Guerra Fredda. Successivamente si è ampliato per includere partecipanti dall’Europa, nonché dalla Federazione russa. Attualmente accoglie anche delegati provenienti da Cina, Brasile, India e altri. Con 70 rappresentanti, i Paesi del “Sud del Mondo” sono particolarmente ben rappresentati.

Propositi

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha anticipato che, se verrà riconfermata nell’incarico, istituirà un commissario Uealla Difesa”. Alla specifica domanda se il presunto commissario verrà dall’Europa centrale ha risposto: «Sì, se sarò il prossimo presidente della Commissione, istituirò un commissario per la Difesa. Penso sia ragionevole. Da dove proviene, lui o lei, rimane una questione aperta ma naturalmente penso sia molto importante per i Paesi dell’Europa centrale e orientale avere buoni portafogli e questo è un buon portafoglio». Sulla proposta, tra gli altri, si è detto molto favorevole il titolare della Farnesina.

Nell’ambito della conferenza bavarese, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha aperto la riunione dei ministri del G7 chiedendo ai suoi colleghi un minuto di silenzio per onorare Alexei Navalny. «Per le sue idee e per la sua battaglia per la libertà e contro la corruzione in Russia, Navalny di fatto è stato portato alla morte. Mosca deve fare chiarezza sulla sua morte e interrompere la repressione inaccettabile del dissenso politico».

«Dobbiamo essere in grado di rafforzare le capacità di difesa nell’Ue. Ne ho parlato anche con il presidente francese, Emmanuel Macron, e siamo d’accordo su questo. Noi europei dobbiamo fare più per la sicurezza ora e nel futuro” ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, durante il suo intervento. Ha anche ricordato che “la Germania continuerà a investire il 2% del Pil per la difesa» e molti altri Paesi Ue si stanno adeguando a questo standard.

Invitato speciale

È bello vedere il ministro Wang Yi alla Conferenza sulla sicurezza. Abbiamo discusso delle relazioni UeCina, della guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e della guerra a Gaza. La Cina è un partner importante per affrontare le sfide più urgenti in materia di sicurezza” ha scritto su X l’alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, dopo l’incontro con il ministro degli Affari Esteri cinese Wang Yi. Borrell, si legge in una nota, ha espresso l’aspettativa dell’Ue che la Cina si astenga dal sostenere la Russia. Ha, inoltre, incoraggiato Pechino a impegnarsi nella formula di pace dell’Ucraina, anche partecipando al vertice globale sulla pace. Ha poi ribadito la forte determinazione dell’Ue a sostenere l’Ucraina, sia sul versante militare che su quello civile.

«La Cina resterà una forza di stabilità nel Mondo», ha assicurato da parte sua il ministro degli Esteri cinese: «Indipendentemente dai cambiamenti nella situazione internazionale, la Cina, in quanto grande Paese responsabile, manterrà sempre la continuità e la stabilità delle sue principali politiche e rimarrà risolutamente una forza di stabilità in un mondo turbolento».

Guerra in Ucraina al centro dell’agenda

Secondo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, «Putin deve realizzare che Sicurezzanon otterrà quello che vuole sul campo di battaglia, per avere una pace stabile serve quindi continuare a fornire all’Ucraina quello di cui ha bisogno. Dobbiamo passare da un sistema industriale a passo lento, da tempi di pace, a uno dall’alto ritmo, tipico dei conflitti, per produrre di più. Tutto ciò non aiuterà solo l’Ucraina ma anche la Nato, con la creazione di posti di lavoro di qualità, come qui in Bavaria, dove saranno costruiti i missili Patriot».

«Dobbiamo investire di più, dobbiamo investire meglio e dobbiamo investire in modo europeo. Ecco perché il prossimo mese presenteremo una strategia per l’industria europea della difesa per rafforzarla e affermare che devono essere fatti più investimenti, in modo coerente e sostenibile», ha aggiunto la presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso di un punto stampa congiunto con Stoltenberg, alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza.

Volodymyr Zelensky ha incontrato a Berlino, prima di giungere a Monaco, il cancelliere Olaf Scholz e il presidente federale tedesco FrankWalter Steinmeier. Con Scholz il presidente ucraino ha firmato un patto bilaterale sulla sicurezza tra Germania e Ucraina. L’obiettivo sono impegni e sostegno a lungo termine.

La sicurezza al primo posto

Dalla Conferenza di Monaco Zelensky ha sostenuto che: «Il 2024 chiede una risposta da tutto il Mondo. Se non lo facciamo ora, Putin renderà le condizioni catastrofiche anche per altre Nazioni. Il 2024 deve diventare il momento per ristabilire le regole. La Russia che non rispetta le regole deve appartenere al passato. Dobbiamo fare in modo che la sicurezza torni ad essere una realtà. Questa guerra è una minaccia per tutti, non solo per l’Ucraina, per l’Europa e per il Pianeta intero. Se si lascia che la Russia continui ad essere questa, forse le persone dovranno vivere in un Mondo dove le guerre non saranno solo locali, ma si estenderanno a un conflitto globale».

«Putin ha solamente due opzioni: finire all’Aia (presso la Corte penale internazionale) o essere ucciso da una delle persone che lo circondano e che ora uccidono per lui» ha pronosticato ancora il presidente ucraino. «Per favore, non chiedete all’Ucraina quando finirà la guerra; chiedetevi perché Putin è ancora in grado di continuarla». Poi ha chiesto nuovamente alla comunità internazionale di sostenere Kiev nel respingere l’invasione russa, fino alla caduta dello zar del Cremlino. «La mancanza di artiglieria e di capacità a lungo raggio permette a Putin di adattarsi all’intensità della guerra e l’auto-indebolimento delle democrazie nel tempo mina i nostri risultati comuni».

Conflitto in Medio Oriente

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato che: «Non c’è spazio per l’antisemitismo e per tutte le altre forme di odio nel Mondo di oggi. Sono stato molto commosso nel visitare la sinagoga Ohel-Jakob di Monaco, Città legata alla nascita del partito nazista».

Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha chiesto oggi la protezione degli operatori umanitari e dei civili coinvolti nel conflitto in Medio Oriente. Parlando a Monaco, in un evento a margine della Conferenza sulla sicurezza si è soffermato sulla situazione della Regione e ha affermato che la guerra a Gaza «non finirà senza una soluzione a due Stati che ne includa uno palestinese indipendente e sovrano».

Il primo ministro palestinese, Mohammed Shtayyeh, partecipando a un dibattito sul futuro delle relazioni israelo-palestinesi insieme all’ex ministro degli Esteri israeliano Tzipi Livni e al ministro degli Esteri giordano Ayman al-Safadi ha ribadito: «Abbiamo bisogno di muoverci dalle discussioni sulla soluzione dei due Stati all’attuazione della soluzione dei due Stati. Questo è ciò di cui abbiamo bisogno adesso».

 

Ginevra Larosa

Foto © Khaama Press, Virgilio Notizie, TRT, NDTV, NNA

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