Conte riceve la Merkel, Italia e Germania sempre più unite

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La Cancelliera tedesca a Roma per un vertice con il Presidente del Consiglio, discutere comuni strategie politiche, industriali ed economiche per affrontare crisi attuali e sfide per il futuro

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ricevuto la Cancelliera della Repubblica Federale di Germania, Angela Merkel, a Roma, nella spledida sede istituzionale di Villa Panphilj. È un momento molto delicato e difficile per la politica italiana ed europea, la visita della Cancelliera (dopo le celebrazioni per il trentennale della caduta del Muro di Berlino) ha un valore non solo diplomatico ma anche di amicizia e supporto reciproco. Il premier italiano ha iniziato il suo intervento ribadendo i comuni intenti per affrontare problemi e sfide globali: «I rapporti bilaterali tra Italia e Germania sono plasmati dal contributo che i nostri Paesi, i nostri governi possono dare insieme al rilancio dell’Europa. Siamo all’avvio di una nuova legislatura europea e questo congiunto in direzione di soluzioni europee in modo da rendere più efficiente la nostra azione per raccogliere, affrontare e risolvere le principali sfide che ci attendono. Parliamo di gestione europea della migrazione, parliamo di rilancio della crescita economica, stiamo attraversando una congiuntura non favorevole, niente affatto favorevole, rilanciare anche l’occupazione in Europa, lottare insieme contro il cambiamento climatico, lavorare al completamento della governance dell’Unione europea, lavorare al negoziato sul quadro finanziario pluriennale, abbiamo anche la sfida della Brexit e il tema che per noi è molto importante che abbiamo affrontato di recente, senza ancora una soluzione adeguata, dell’allargamento dell’Unione europea a tutti i Paesi dei Balcani occidentali. A questi obbiettivi Italia e Germania devono continuare a lavorare insieme ecco perché è importante avere questo continuo confronto».

Il Presidente ha poi evidenziato che bisogna lavorare insieme affinché le difficoltà attuali non alimentino ulteriormente la disillusione e le forze disgregatrici della casa comune europea e per questo ha ribadito come il trentennale della caduta del Muro di Berlino rappresenta dei valori che le istituzioni devono tutelare. Ha poi evidenziato quanto siano legate le nostre economie, a cominciare dai sistemi produttivi, dall’industria. Quindi la siderurgia e inevitabilmente l’ex “Ilva” a Taranto e sarà fondamentale trovare insieme delle soluzioni, anche tecnologiche, per risolvere il tema della salute di lavoratori e popolazione e nello stesso momento salvaguardare l’occupazione . Per quanto riguarda la crisi in Siria, Conte ha sottolineato che, sotto legida delle Nazioni unite si intende comunemente promuovere ogni sforzo per il cessate il fuoco e la stabilizzazione dell’intera area, sulla lotta al terrorismo ha menzionato i cinque soldati italiani feriti ieri in un attentato terroristico in Iraq. Ha così concluso il suo intervento sul prossimo vertice della Nato, che avrà luogo a dicembre a Londra: «La Nato non deve perdere il suo ruolo di piattaforma politica e quindi dobbiamo muoverci con unità di intenti, perché dobbiamo gestire efficacemente l’alleanza militare più potente e forse, a mia memoria, più longeva della storia, è un concetto che ho sottolineato  spesso e che è utile riaffermare: la Nato resta per noi un pilastro della politica internazionale»

La Cancelliera ha manifestato il suo accordo sui temi e intenti trattati dal Presidente del Consiglio:  «Abbiamo uno stretto rapporto bilaterale, sia a livello europeo che mondiale» ha poi comunque osservato che i buoni rapporti fra i due Paesi vanno comunque migliorati, così come è utile puntare ad un dialogo commerciale basato sulle regole. Su Ilva: «Hai fatto presente le difficoltà che sta affrontando l’Italia nel settore siderurgico ma anche noi, proprio in questo settore, dobbiamo affrontare una situazione molto difficile, quindi dobbiamo insieme lavorare per le future tecnologie, i nostri ministeri economici devono cooperare più strettamente. Ceramente non sono cose da realizzare in pochi mesi ma la Germania sta lavorando sulla futura importanza dell’idrogeno e questo è anche da inserire nel contesto della tutela dell’ambiente». Sulla Brexit «abbiamo deciso di analizzare questo processo assieme a Jean-Claude Juncker e Emmanuel Macron, anche in futuro lavoreremo affinché i rapporti euro-britannici rimangano stretti e caratterizzati dalla fiducia reciproca, c’è molto da fare e anche adesso che l’accordo sulla Brexit è praticamente concluso».
Sull’allargamento ai Paesi dei Balcani, la Merkel ha ribadito la medesima visione e ha evidenziato come potrebbe essere pericoloso lasciare lì un vuoto che inesorabilmente verrebbe colmato da altri.  Sia pure con difficoltà, l’intera area si sta anche avvicinando alla Nato e in tal senso il parere della Cancelliera è che la loro Adesione a l’Europa avrebbe importanza nella strategia atlantica.

In merito al quadro finanziario pluriennale, ha manifestato il comune accordo con l’agenda strategica della nuova presidenza della Commissione. Interessi comuni anche sul tema dei rifugiati e il fenomeno delle migrazioni, l’importanza di risolvere il problema alla radice, combattere le cause,  offrire soddisfacenti prospettive esistenziali ai giovani africani.  «Un grazie di cuore per l’impegno che l’Italia sta dimostrando in Libia,  grazie per la vostra partecipazione al Processo di Berlino».  Ha poi concluso: «Dobbiamo preparare il vertice della Nato, settant’anni di Alleanza Atlantica, una storia di successo ma noi europei dobbiamo dimostrare maggiormente che la Nato è anche nel nostro interesse quindi anche lì dobbiamo rafforzare il nostro impegno comune, congiunto. Sono molto lieta che proprio in tempi difficili e complicati, con tanti problemi globali che poi influiscono sulle nostre situazioni nazionali, che abbia l’opportunità stasera per questo scambio di vedute d’opinione. È un luogo meraviglioso questa Villa Doria Panphilj, è proprio un luogo splendido, grazie di cuore ancora caro Giuseppe».

I due premier hanno poi risposto alle domande dei giornalisti.

 

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