Fallimento per il sistema europeo gps, la traiettoria del razzo vettore va fuori orbita

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Riscontrate anomalie nel posizionamento dei due satelliti Galileo. La Commissione costretta a chiedere spiegazioni ad Arianespace ed ESA sui problemi di lancio

Quattro mesi dopo il successo del lancio del satellite Sentinel 1A (link) l’Europa ha vissuto il suo giorno più nero in campo spaziale. Venerdì 22 agosto, già in ritardo di un giorno per le condizioni avverse nel cosmodromo situato presso Kourou, nella Guyana francese, il programma di navigazione satellitare Galileo ha subito un duro smacco nel lancio di altri due satelliti che si aggiungono ai precedenti sei in orbita sull’asse terrestre.

Quello che doveva essere un ulteriore passo verso un vero e proprio sistema globale europeo di navigazione satellitare di proprietà integrale dell’Ue, al fine di migliorare sensibilmente la copertura del segnale simil-gps rendendo più vicina la fase di piena operatività del programma, si è rivelato molto prossimo a un vero fallimento. Il Sole 24 Ore ha quantificato in 100 milioni di euro il danno economico. In totale la spesa prevista per il completamento dell’operazione è di 7,2 miliardi.

La Commissione europea ha richiesto ad Arianespace e all’Agenzia spaziale europea (ESA) di fornire tutti i dettagli sull’accaduto, insieme a un calendario e a un piano d’azione per porre rimedio al problema. I risultati preliminari del Consiglio d’inchiesta si avranno nella prima metà di settembre.

Arianespace ha comunicato che il problema ha riguardato l’ultimo stadio del razzo, con il risultato che i satelliti non sono stati posti nell’orbita prevista, mentre l’ESA ha informato la Commissione che il proprio centro di controllo di Darmstadt (Germania) ha comunque il controllo sui satelliti.

Il Commissario Ferdinando Nelli Feroci ha sottolineato come «il problema sorto con il lancio dei due satelliti Galileo è estremamente deplorevole. La Commissione europea parteciperà a un’indagine con l’ESA per comprendere le cause dell’incidente e verificare in che misura i due satelliti potrebbero essere utilizzati per il programma Galileo». Nonostante questo Feroci si è detto convinto dell’importanza strategica del programma di realizzazione del sistema sotto controllo civile europeo di navigazione satellitare, dichiarandosi fiducioso che il dispiegamento del parco di satelliti proseguirà secondo quanto programmato.

Elena Boschi

Foto © European Community, 2014

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Elena Boschi
Aretina, classe '81. Laureata in giurisprudenza e storia, si avvicina all'attività multimediale dopo un master e anni di pratica pubblicistica, occupandosi principalmente di politica e cronaca nazionale. Ultimamente la sua attenzione e passione si cimenta con l'attualità europea, grazie anche alla collaborazione con una importante associazione internazionale.

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